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Autori

gli autori presenti sul sito che ci hanno inviato la loro biografia

ABATI MASSIMO

Sono di Rimini, e vedo la luce nell’agosto del 1963.

Amo il teatro, dall’età di 10 anni quando, con mio padre, seguivamo una compagnia di amici che rappresentavano commedie  dialettali qui in zona. Quell’odore, quel mistero, quel sudore che vedevo sulle fronti degli attori, le risate della gente ed i commenti successivi mi hanno contagiato del tutto di amore per il palco. Fino al 2003 non ho avuto occasione di tentare nessun tipo di esperienza del genere ma, finalmente, una compagnia molto conosciuta in città tramite un amico mi chiede di partecipare come attore ad una commedia. Con zero esperienza ma tanta voglia di imparare debutto finalmente su di un palco davanti a 250 persone.

E’ fatta. Non penso ad altro dalla mattina alla sera e… fondo assieme un gruppo di colleghi (autisti di bus) la compagnia Chi Màt Di tranvièr.

Da quel momento recitare e far regia diventerà la mia vita. Debuttiamo nel 2005 con commedie scritte da autori romagnoli bravissimi e riscuotiamo un ottimo successo in tutta la zona.

Nel 2012 scrivo la prima commedia. Sorelle zitelle. La commedia ottiene un successo grandissimo quanto inaspettato e viene addirittura (non me l’aspettavo al momento) ripresa anche da un’altra compagnia riminese. Viene inoltre rappresentata a Bergamo dalla compagnia Costa valle Imagna ed a Vicenza dalla

compagnia Arcadia di Francesco Picheo.

Dopo un periodo di alti e bassi sia personali sia riguardanti la composizione della mia compagnia dopo uno stop di tre anni, scrivo La Stagione delle stelle, commedia con intrecci e sorprese a non finire. La compagnia imolese Filodrammatica di Casola Canina me la rappresenta da fine 2019 ma, purtroppo, la pandemia ha bloccato tutte le successive repliche. Nel 2021 ho scrivo “La scappatella” che rappresenteremo (covid permettendo) nella stagione 2022. Non sono scrittore e non sono in grado di sfornare copioni a profusione come altri illustri colleghi autori fanno da anni, cerco però ogni tanto di raccogliere su un foglio esperienze, letture, notizie, battute e situazioni che riguardano la normale vita quotidiana. Aggiungendo un po’ di fantasia, episodi vissuti, e cercando di rendere tutto in chiave comica credo comunque di riuscire nell’intento di far divertire chi assiste ai miei spettacoli, senza presunzione e senza montarmi la testa.

Ho tanta strada da fare e tantissimo ancora da imparare.

email: massimoabati.teatro@libero.itabatimax@alice.it 

Facebook: www.facebook.com/massimoabati

telefono: 338.2983801

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ALLOTTA GIOVANNI
Era il 20 settembre del 1982 quando nacqui io.
Nel 1989 scrissi il mio primo racconto “Giuseppe vagabondo”.
Tra il 1990 - 91 conobbi il teatro.
Nello stesso anno ebbi il mio primo ruolo da protagonista nella commedia scolastica “I sei amici”.
Grazie al successo del mio personaggio “ Un giovane mafioso” nel 1992, la commedia divenne un film. All’epoca, il film girò l’emittenti private della provincia di Palermo.
Nello stesso anno, dedicai una poesia al magistrato assassinato dalla mafia Giovanni Falcone,
che riscosse un notevole successo!
Tra il 1992 – 2000, feci teatro con scuole e chiese.
Nel 2000, entrai a far parte dell’associazione teatrale, la bottega dei sogni.
Nel 2002 - 03, mi trasferii a Roma per conseguire gli studi di cinematografia, con la direzione artistica del regista Giuseppe Ferrara.
Nel 2005, con una canzone scritta mia musicata da un amico,
arrivammo ai quarti di finale nella selezione di San Remo giovani.
Nel 2006, la bottega dei sogni si disgregò e entrai a far parte, dell’associazione teatrale “ il tesoro ritrovato” composto principalmente da persone diversamente abili.
Nel 2007, iniziai a scrivere commedie teatrali e soggetti cinematografici.
Nel 2008, presi parte alla realizzazione di un illustrissimo cortometraggio,
con la direzione alla fotografia del maestro Sandro Caiuli. Diretto da Domenico di Giovanna.
Nello stesso anno, scrissi la mia prima sceneggiatura!
2009, debuttai come autore e attore in un mio testo teatrale, regia Carmelo Montalbano
riscuotendo successo di pubblico.
2010, ho diretto (La mia prima regia) la passione del Cristo vivente con attori non professionisti,
Ha riscosso grande successo di pubblico.
2010 ho ricevuto una targa di riconoscimento come miglior testo teatrale
sito internet www.giovanniallotta.it
e-mail posta@giovanniallotta.it
telefono 3890795330

 

ALVINO BRUNO
Bruno Alvino è nato a Vico Equense in provincia di Napoli, il 24 Aprile 1955. Conseguito il diploma di Maturità frequenta la facoltà di Lingue e letteratura straniere presso l’Università di Napoli. Nel 1988 costituì con alcuni amici ‘l’Associazione Culturale Teatro Mio che gestisce un piccolo teatro nel Comune di Vico Equense, rappresentando un importante punto di riferimento culturale per i cittadini. Dal 1992 (grazie alla sua esperienza) ha prestato consulenza teatrale per conto dell’Ass. Cult. Teatro Mio e seguito Laboratori Teatrali presso : Scuola Media Statale di Vico Equense, Scuola Media Statale " Amalfi " di Piano di Sorrento, Liceo Classico "Publio Virgilio Marone " di Meta di Sorrento; ha istituito e diretto all'interno di Ass. Cult. Teatro Mio la bottega teatrale "L'Alambicco" frequentata da giovani della fascia di età tra i 15 e i 22 anni; ha diretto sempre all'interno di Ass. Cult. Teatro Mio un laboratorio teatrale per allievi che frequentavano la scuola media inferiore.
Bruno Alvino ha scritto per i ragazzi e messo in scena con i ragazzi, numerosi spettacoli teatrali quali:
"Una volpe in mezzo alle galline"
"La città dalle cupole d'oro"
"Meringa e Clararita nel mondo di Fabulia"
"Silenzio per favore"
"La favola del'uccello grifone"
"La vera storia di Cappuccetto rosso" ed altri.
Ha inoltre ridotto e allestito per i ragazzi e con i ragazzi testi editi quali:
"Lumie di Sicilia" di L. Pirandelo
"L'altro figlio" di L. Pirandello
"Il berretto a sonagli" di L. Pirandello
"La gatta Cenerentola" di R. De Simone sotto il titolo di "Esperimento Gatta"
" I menecmi " di Plauto, ed altri
Ha curato infine la riduzione e la regia teatrale di alcuni classici, quali: “Il berretto a sonagli”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “Liolà”.
Non solo riduzioni di classici e testi di teatro ragazzi, ma anche commedie originali, mai pubblicate, fanno parte della produzione artistica di Bruno Alvino; ha scritto in gioventù infatti tre commedie:
“Mimì nun me fai ridere”(due atti),
“ ‘A vita è ‘nu palazzo’ “(tre atti),
“Pasquale Coccorito”.(tre atti) e dopo vari testi di teatr/ragazzi:
"Una volpe in mezzo alle galline"
"La città dalle cupole d'oro"
"Meringa e Clararita nel mondo di Fabulia"
"Silenzio per favore"
"La favola del'uccello grifone"
"La vera storia di Cappuccetto rosso"
Nonostante il teatro, Bruno ha una intima inclinazione alla poesia e così di tanto in tanto ne scrive qualcuna, cosìcchè ne ha pubblicato, nel 2007 una raccolta: “Quarant’anni di...versi”.
Le sue ultime opere, regolarmente depositate sono:
"Ma che fessi che siamo" (2004)
"Meno male che c’è Attilio" (2007)
"E’ tutta colpa di Zia Amelia" (2009)
"Condominio palazzo Tamburrino" (2011)
"E tutti risero felici e contenti" (2013)
"Chi non muore si rivede" (2015)

 

ANDOLFI COLOMBA ROSARIA
Di me posso dire ben poco: sono nata a Napoli, dove ho sempre vissuto.
Scrivo da molti anni, spinta, soprattutto, dal desiderio di dare un po’ di nuova linfa al Teatro Comico Napoletano, perché questa tradizione continui.
È dal 1992 che una Compagnia amatoriale mette in scena, con esclusiva SIAE, i miei testi ( www.compagniailguazzabuglio.it ), incontrando il favore del pubblico.
Al mio attivo ho due pubblicazioni: “Chicchi di grano - Poesie, macchiette, teatro in versi, testi di canzoni” (Ed. Guida 2005) e “Facile facile. Impariamo la lingua napoletana” (Ed. Kairòs 2008).
Sono in pensione già da qualche anno; forse proprio il timore che le mie creature finissero presto dimenticate mi ha fatto ora maturare la decisione di svincolare da esclusiva SIAE già qualche mio testo per farlo girare, eventualmente, anche su altre Compagnie.

 

ANGELETTI GIULIANO
attività: Autore Teatrale (Dramaturg)
N° Posizione SIAE 198563
Socio del " Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea"
nazione: Italia
regione: Liguria
nato a: Vezzano Ligure
il: 29 ottobre 1957
sesso: M
occhi: Marroni
altezza: 166 cm
peso: 73 Kg
c u r r i c u l u m v i t a e
Mi sono formato con:
1995 “Teatro in castello”: Giuliano Velasicò
1996 “scrittura creativa”: Lorenzo Marini
1997” estetica “: Giorgio Manfredini
1997 “il silenzio della creatività”: Mario Linetti
1998 “creatività nelle cose”: Mario Linetti
1998 “la memoria del creativo: Piera Leoni
1999 “Estetica e regia”: Ugo Bisciotti
1999 “testo e scena”: Riccardo Naselli, E. Candilori
1999 “ musiche di scena”: Eleonora Candilori
1999 “testo e attore” : Francesca Conti
2000 “mimica e testo”: Viviana Lena, Laura Linari
2001 “ dramma e vita”: Marcello Olivieri, E. Candilori
2001 “ il dramma creativo”: Ilario Scandura
2001 “la sorgente della commedia”: Mario Linetti
2002 “comicità”: Carlo Bianchi
2002 “testo e analisi” Domenico Lisetti
2002 “il dramma di se”: Davide Cavallani
2003 “il drammaturgo”: Luana Cavalcanti
2003 “scene e testo”: Dario Mazzoleni
2004 “il moderno teatro greco”:E. Candilori
2004 “la scrittura pirandelliana”: Ezio Villani
2004 “Pirandello e il cuore” Ezio Villani
2008 “cabaret inpenna”: Giorgio Giannetti
2009 “attori e battute”: Candilori,Conti
2009 “tipi da teatro”: Candilori, Conti
Questa è la mia produzione teatrale aggiornata al 2011
DRAMMI:
Il Condannato
Il Poeta E La Musa
Manuela Mengibar
Creso
Latrati
Van Damme
Lola
Roma Termini
Michela
La Regina
Jessica
Orpheus
COMMEDIE:
Palazzo Parodi
Venanzio e Rubina
l’osteria di Concon
Tutti i giorni si alza un cuculo … beato chi se lo cucca
Magda
’nbrogi e conf’ssion
La peracottara
Le olive di Giacchè
Diletta
Donne e motori … gioie e dolori
Emilia, l'amore e Don Piateleto confessore
Pio Albergo Malaspina
La rapina di Pino e Tino
Il primario
L’armadio
I due onorevoli poco onorevoli
Daria e i bambini
Matrimoni d’interesse
L’inafferrabile Robertik
Attenti al ladro
Amori e stoccafissi
Romilda della Guerzana
E' meglio riposare che lavorare
Assicurazioni Lisetta Bedini
La Premiata Ditta Frisseo e Boccion
RAGAZZI:
Il Natale della banda del Dispetto
La rivolta selle Uova Di Pasqua
RISCRITTURE:
Cecè di Luigi Pirandello
L’uomo dal Fiore in Bocca di Luigi Pirandello
e…
HO PUBBLICATO LE SEGUENTI SILLOGI POETICHE:
Attimi di rosa – Marea – Tentazioni- Ai margini del nulla –Solo – Deserto – Palpiti d’amore – Parole d’amore
e-mail poetangeletti@gmail.com
telefono 3317115597

 

AQUILINO
Aquilino scrive libri per ragazzi e testi teatrali. Potete conoscerlo meglio visitando il suo sito o contattandolo via e-mail.
sito internet www.aquilino.biz
e-mail quila@libero.it

 

ARRICHIELLO DENNY
Denny Arrichiello nasce a Napoli nel 1978, nel tristemente noto quartiere di Secondigliano, dove fonda nel 1999 "Ci Siamo Anche Noi", gruppo teatrale, costituitosi dapprima come compagnia, in seguito come Associazione Culturale fino ad arrivare ad Organismo di Base Europeo di cui è presidente onorario dal 2001.
Dopo aver compiuto gli studi classici nel 1997 consegue anche la maturità magistrale nel 1999.
Diplomato in Arti Drammatiche e recitazione teatrale nel 2001 compie studi anche di dizione, fonetica e drammatizzazione, trucco teatrale, tammorra e ballo antico tra Napoli e Roma.
Si diploma in regia cinematografica e tecnica cine-televisiva, nel 2003 studiando sempre nelle città di Napoli e Roma.
Esperto di Computer Grafica e animazione 3D alla Scuola Italiana di Comix, è autore, attore, regista, sceneggiatore e soggettista.
Ha depositato in SIAE anche diversi testi di soggetti per cinema e diversi scritti letterari.
Nel 2001 realizza per la prima volta l'adattamento teatrale del film "Un letto a tre piazze" e ottiene il Premio Amici di Totò per il testo.
Nel 2002, per salutare l'avvento della moneta unica europea, mette in scena “C’€uro una volta” la storia di un gruppo di incapaci falsari alle prese con le nuove banconote.
Nel 2003 scrive e dirige lo spettacolo “Dio c’è, ma non si vede!”, storia futuristica di una famiglia bigotta del 2024, alla prese con il furto della chiave della Porta Santa durante il Giubileo.
Per innovazione e comicità il testo riceve un grande successo di critica e pubblico e vince nel 2004 il primo Premio Nazionale “Pulcinellarte” come miglior testo italiano. In quell'occasione riceve anche il premio alla miglior scenografia e il premio speciale della critica.
A questo spettacolo aggiunge un seguito, "Sempre sia clonato" esilarante continuazione del testo pluripremiato, a cui va ad aggiungersi anche lo spettacolo "Anche Dio ha una Ferrari" che forma con i primi due testi, una trilogia che si intitola "ANNO DOMINI".
Nel 2005 realizza lo spettacolo musicale "Fratelli si nasce!" che racconta la scalata al successo di un gruppo di scapestrati artisti verso il Maurizio Costanzo Show.
Nel 2006 scrive la commedia "Quando il sesso fa brutti scherzi" e poi anche lo spettacolo divertentissimo scritto a due mani con Nando Verolino "Dieci buoni motivi per far fuori mia moglie".
Nel 2007 mette in scena lo spettacolo musicale "Il Codice D'Avincio", parodia esilarante liberamente ispirata al discusso romanzo di Dan Brown. I giornali definiscono il testo "una genialità" e criticano positivamente la scelta delle musiche in esso contenute e le coreografie disegnate dall'autore stesso con Anna Greco.
Tre musical attualmente inediti sono già stati depositati in SIAE in attesa di essere messi sulle tavole: "'a palummella e 'o falcone" ispirato alla storia di Ferdinando di Borbone, "Principe d'Egitto" ispirato ala storia biblica di Mosè e "Alice: un paese di meraviglie" una storia ambientata in un futuro non molto lontano.
sito internet www.cisiamoanchenoi.altervista.org
e-mail daniele.arrichiello@fastwebnet.it

 

BALDI LINO LIANO
Lino Liano Baldi, nasce a Montignoso in Toscana.
Fin da ragazzo s'avvia alla professione di parrucchiere che tuttora esercita in quel di Massa, riuscendo uno fra i pochi in Italia a fregiarsi di regolare attestazione in CCIA, atta allo svolgimento dell'attività di Tricologo e Consulente in Tricologia applicativa, materia che tuttora studia a livello scientifico e tiene convegni, in tutta Italia.
Da sempre attratto dall'arte in genere, si diletta a scrivere, dipingere, fotografare e recitare in teatro, in un primo tempo in dialetto Montignosino, per poi passare con la compagnia "Le luci della ribalta" a commedie in lingua, recitando, in sostanza, in tutta Italia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e primi premi in concorsi di poesia e di pittura. Scrive racconti e commedie. S'interessa, da sempre, di storia locale.
Legato a Montignoso, pragmatico ed eclettico, ha ideato diverse e molteplici iniziative. Vale la pena di ricordare l'associazione Congrega da bosco e da riviera, sodalizio, enoculturalgastronomico. Il Premio Internazionale di Poesia dedicato ad Enrico Pea. Il concorso di poesia Erotica a Viareggio. La gara dei Castelli di Sabbia sul litorale del Cinquale, i giochi da Spiaggia, la gara degli Aquiloni, il carnevale Stradavecchia. I concorsi tra il serio e il goliardico di: Miss Castellana, Miss-Rizza e Miss Culetto D'a-mare. Ha allestito e curato, diverse mostre di pittura, incontri con i poeti e seminari sull'arte. La stampa ha spesso parlato di lui, dedicandogli negli ultimi dieci anni, circa mille articoli.
Ultimamente, rubando tempo al tempo, è tornato con sempre più frequenza alla sua prima passione che è la pittura non tralasciando le altre attività artistiche e goliardiche che ricompensano, con i giudizi positivi ottenuti, dai dissapori della quotidianità.
e-mail liano@freemail.it
telefono 0585.42670 - 328.6969169

 

BALDUCCI ALFREDO
Alfredo Balducci è nato a Livorno, ma da molti anni risiede a Milano. Ha scritto numerosissimi lavori teatrali di genere drammatico e satirico-ironico, una ventina dei quali sono stati rappresentati: Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Trieste, Teatro Sistina di Roma e altri. Ha ricevuto otto primi premi teatrali (sette nazionali ed uno internazionale: il Pirandello-Brecht project di New York, nell'aprile 1997, dove è stato rappresentato nel novembre 1998). Premi nazionali: Riccione, Pirandello di Agrigento, Istituto del Dramma Italiano, Anticoli Corrado, Pozzale, Giuseppe Fava. L'ultimo è stato il Luigi Antonelli dell'autunno 1998. Tradotto in francese, inglese, spagnolo, sloveno, ceco, russo, greco, romeno e serbocroato. Rappresentato in diversi paesi stranieri. I suoi testi sono pubblicati su "Sipario", "Il dramma", "Ridotto", altre riviste teatrali e nella collana "Teatro italiano contemporaneo", a cura della Società Italiana Autori Drammatici. Ha collaborato con la Rai-Tv, la Radio della Iugoslavia, la Radio e la Televisione Svizzera, Telemontecarlo e con la Radio Greca. I maggiori critici italiani hanno scritto delle sue opere (Jacobbi, De Monticelli, Possenti, Terron, De Chiara, Prosperi e altri). Roberto Rebora ha pubblicato su di lui una monografia critica apparsa nella "Rivista Italiana di Drammaturgia".
Alcuni pareri: 
"Balducci è un commediografo fecondo che possiede un preciso linguaggio drammaturgico ed una ricca immaginazione." 
(Roberto De Monticelli, su Il Corriere della Sera, per "Il vento e i giorni")
"Alcune scene del 'Don Giovanni al rogo' sono tra le migliori del teatro italiano del nostro tempo".
(Ruggero Jacobbi, per "Don Giovanni al rogo")
"Questo autore possiede un pregio indubbio: lo stile."
(Roberto Rebora, su Sipario, per "I dadi e l'archibugio")
"E' una commedia scritta su un delicato filore ironico-lirico."
(Odoardo Bertani, su Avvenire, per "Incontro al Carrobbio")
"Onorata del Premio Riccione di quest'anno, 'La nuova isola' di Balducci dimostra alla prova scenica di essere sicuramente meritevole del riconoscimento".
(Ghigo De Chiara, su l'Avanti, per "La nuova isola")
"Balducci ha al suo attivo una produzione non priva di qualità e continuità di ispirazione".
(Giorgio Prosperi, su Il Tempo, per "Un cielo di cavallette")
"'Labirinto' è un interessante duello seguito con schietto gradimento dal pubblico."
(Paolo Paganini, su La Notte, per "Labirinto")
sito internet www.alfredobalducci.it
e-mail alfredobalducci@alfredobalducci.it
telefono 02.6597585 - 347.84.55.327
fax 02.89427840 

A
B

BARNI FULVIO e CECCUZZI MARIA LETIZIA
Fulvio Barni nasce a Chiusi il 7 dicembre 1951. Impegnato socialmente da molti anni, è appassionato conoscitore di storia “minore” della propria città, quella parte della storia che non è trascritta nei testi ufficiali, usi, costumi, tradizioni, ma che tanta importanza ha per capire chi siamo e da dove veniamo. Nel 1993 ha pubblicato “Così parlava Chiusi: vocaboli, proverbi e modi di dire della lingua chiusina”. Nel 1998, “Et sarà abbellimento della città: storia della costruzione del Teatro Mascagni di Chiusi”. Nel 2001, Tre sassate all’ingiù: usi costumi, credenze che furono del popolo chiusino”. Nel 2003, “Chiusi: fatti e personaggi che nel lungo cammino dei secoli hanno segnato l’esistenza della città”. Amante del teatro, è autore, e coautore con Maria Letizia Ceccuzzi, di svariati testi brillanti per il teatro popolare ed il teatro di piazza del genere fanta-storico. Molti anche da lui stesso interpretati con la compagnia del Teatro Popolare Sant’Angelo della quale fa parte.
Maria Letizia Ceccuzzi nasce a Chiusi il 20 giugno 1965 ed è coautrice insieme a Fulvio Barni di svariati testi teatrali. Fa parte della compagnia del Teatro Popolare Sant’Angelo di Chiusi, come attrice, costumista e scenografa.
e-mail fulviobarni@alice.it
telefono 338.2414038

 

BECKETT SAMUEL
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

 

BERTARELLI FABIO
Nato e residente a Jesi (Ancona).
E' laureato in Economia e Commercio e si dedica da tempo alla Narrativa e al Teatro. Molti suoi testi teatrali sono stati rappresentati da Compagnie Marchigiane e Nazionali e ha riportato diversi premi letterari in campo nazionale. Fra questi il PREMIO GERACI di Sicilia, il PIRANDELLO di Venaria, il premio SUSA, il premio ANTON DORICA CIVITAS FIDEI, AUGUSTA PERUSIA, il SAN VALENTINO e tanti altri. E' presente nel "Teatro in Italia 2002" della SIAE e nell'antologia dei poeti e artisti marchigiani TRA SPAZIO E TEMPO. Ha pubblicato le sue opere di narrativa nel libro IMMAGINI E RACCONTI JESINI edito dal Centro Studi Jesini nel 1992 ed i testi teatrali nel libro COMMEDIE edito dalla Gej nel 1995. E' coautore nei libri di narrativa DONNE DELLE MARCHE DI UNA VOLTA, RELIGIOSITA' MARCHIGIANA DI UNA VOLTA e LA RISCOSSA DEMOCRATICA, editi della Computer Firm, rispettivamente 1994 e 1996 e 1998. Gli ultimi anni della sua attività letteraria li ha dedicati alla stesura del romanzo storico "La felice pianta" che ha richiesto anche lunghe e approfondite ricerche d'archivio.
e-mail prof.bertarelli@libero.it
telefono 0731.211723

 

BISSON ALEXANDRE
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

BITETTI DONATO
Bitetti Donato, insegnante in pensione. Presidente, responsabile, autore, attore e “cireneo” della Compagnia Teatro della Murgia di Santeramo – Bari, che opera da 30 anni con sue commedie in lingua e vernacolo pugliese.
Ne ha scritte 10 brillanti, umoristiche, satiriche: La Ricetta - la Tovaglia - il Sindaco di Curtocicerchia – l’Uccellenza di Curtocicerchia – il Tiracocchie – Doppiogomito – Le Uova delle monache – la Trombandiera – il Farinello. – Chisenefr (tragi-commedia). Poi articoli, poesie, farse scolastiche, racconti, lavori radiofonici, esperienze e collaborazione in cinema (fratelli Taviani) e in TV.
Il successo della Compagnia in Italia e in Europa, dimostra la validità e l’interesse per queste commedie che valorizzano tradizioni e cultura. Consigliate dal Distretto Scolastico di Gioia del Colle per eleganza di esposizione e ricchezza di contenuti.
Raccontano argomenti e spunti di vita locali, con pregi, difetti e valori che poi sono comuni e universali. Commedie vincitrici di prestigiosi titoli e con centinaia di rappresentazioni.
Di una sua commedia, un critico disse: “…Un insieme di insipidi quadretti, privi di contenuti, non capisco come possa piacere alla gente, …commedia che farà poca strada!”. Quella commedia è stata replicata circa 350 volte! Oggi quel tale si è dato alla politica! Fosse rimasto a fare il “critico” avrebbe fatto meno danni!
Commedie di massimo rendimento, adattabili ovunque con piccoli e intelligenti riferimenti o tradotte nei dialetti locali. Tecnicamente di facile messa in scena, ideate e scritte da “uno” che nel teatro ci guazza da una vita! Rappresentate da tante compagnie italiane e spagnole.
Dei suoi lavori teatrali dice: “Dagli scritti, dai modi, dal linguaggio si capisce il carattere delle genti. Ovunque pregi e difetti fanno parte di usi e consuetudini locali. Saperli stemperare senza vittimismo, orgoglio o stupido campanilismo è segno di saggia tolleranza. Saperli sfruttare con umorismo costruttivo è segno di intelligenza e di stima reciproca. A questa operazione magica il Teatro dà una valida mano. Quindi, VIVA IL TEATRO!!
Di Bitetti hanno detto:
“…uno spaccato di acuta analisi locale. Un autore che dà respiro e importanza alla nostra cultura” Prof. Dino Bianco – SAMMICHELE (BARI)
(traduzione) “…gli abitanti dei comuni di Grenzach e Wyilehn si sono resi conto che dal Sud-Italia non proviene solo il vino primitivo, l’olio di oliva, ma anche tanta cultura, e che l’arte è universale.” (dal Badische Zeitung – Germania)
“…una Compagnia, e un autore di uno dei paesi più disagiati della Puglia, lontano dai grandi circuiti teatrali, dai contenuti ancora intatti, genuini.” E. Pani - dalla Gazzetta del Mezzogiorno – BARI
“La Tovaglia” rappresentata a Mons, Città di Lussemburgo, Bruxelles, “…una splendida e coinvolgente commedia. Un pubblico di emigranti divertito e commosso nei ricordi di una struggente nostalgia…”. (da EUROPA-SUD Bruxelles)
“…la Compagnia di Santeramo ha un suo repertorio di commedie scritte da Donato Bitetti, una vecchia volpe con idee molto chiare in fatto di teatro locale, senza velleitari intellettualismi ma col senso pratico del sano divertimento…” Pasquale Bellini dalla Gazzetta del Mezzogiorno – BARI
“…lo spettacolo non è solo un distillato di puro divertimento, ma è anche un messaggio culturale. Un richiamo alle origini, alle radici più salde della nostra gente…” don Pino Panciera – KLOTEN Svizzera
e-mail teatromurgia@hotmail.it
telefono 080.3038237 – 330.850401

 

BONFANTE VELISE
Velise Bonfante ha iniziato l’attività letteraria nel 1987, partecipando prevalentemente a concorsi di poesia dialettale conseguendo numerosi riconoscimenti per composizioni sia in dialetto sia in italiano. Ha pubblicato tre libri di poesie in dialetto bresciano: Òja de primaéra - El süpilì ros e A caal del tèmp. Collabora con il mensile DIPENDE-GIORNALE DEL GARDA curando la pagina della poesia.
Appassionata di teatro nel 1995 con alcune amiche ha fondato la Compagnia de Riultèla.
Ha scritto numerosi testi brevi (dei quali 17 rappresentati) e ben 15 commedie (alcune tradotte dal bresciano e recitate in dialetto mantovano, cremonese, trentino).
La commedia brillante “Villa Artemisia” in linqua italiana il 6 maggio 20006 a Portogruaro è stata premiata al concorso letterario “I Fiumi” quale miglior testo per il teatro.

 

BOSCOLO ARNALDO
Nel panorama del teatro italiano e particolarmente veneto tra le due guerre mondiali, Arnaldo Boscolo (Quarto d’Altino, 17 agosto 1885 - Roma 1963) è considerato uno dei più brillanti e prolifici autori e le sue commedie sono state rappresentate dalle più importanti compagnie veneziane e italiane del tempo (Carlo Micheluzzi, Gino Cavalieri, Cesco Baseggio, ecc.). Le sue opere (teatro, radioteatro, poesie, ecc.) sono circa novanta.
La sua passione per il teatro trae origine da un simpatico aneddoto, così da Lui raccontato :
“Un giorno, i genitori non rintracciano più il bimbo ancora in sottanine; dopo averlo cercato ansiosamente dovunque, avvertono provenire da un sottoscala semibuio, addetto a ripostiglio Per il granoturco, un borbottio su diverse tonalità. Il bambino era là da ore accovacciato, che manovrava le pannocchie legate con lo spago per i peduncoli, e le animava in funzione di creature umane, donando loro la parola con accenti, ora irati, ora teneri, ora commossi. - Teatro.”

 

BRECHT BERTOLD
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

BURATTINI MORENO
Sceneggiatore di fumetti, scrittore, critico specializzato, curatore di mostre e autore teatrale, Moreno Burattini nasce il 7 settembre 1962 a San Marcello Pistoiese. Da sempre appassionato di fumetti, oggetto anche della sua tesi di laurea, dà vita nel 1985 la fanzine "Collezionare": è su quelle pagine che crea il suo primo personaggio, Battista il Collezionista.
Nel 1992 è tra i fondatori della prozine Dime Press, dedicata ai temi bonelliani. Ha contribuito con i suoi articoli alle più importanti riviste specializzate, pubblicato libri di critica fumettistica e ha organizzato mostre. La sua attività ha inizio nel 1990 sulle pagine della rivista "Mostri" (Acme). Seguono poi sceneggiature per "Intrepido", "Il giornale dei Misteri", Cattivik" e "Lupo Alberto". La maggior parte della sua produzione, però, è legata al marchio Bonelli a partire dal 1991, quando esce la sua prima storia di Zagor.. Oggi, oltre a essere il principale sceneggiatore di Zagor, ne è anche il curatore. Sempre per la Bonelli, Burattini ha scritto anche storie del Comandante Mark. Nel 1995 gli sono stati attribuiti il Premio ANAFI come miglior soggettista e il Premio FUMO DI CHINA come miglior autore umoristico. Durante l'edizione 2003 di Lucca Comics si aggiudica il prestigioso Gran Guinigi e, sempre per le sue sceneggiature, nel 2006 vince il premio Cartoomics.
e-mail morenob@dada.it

 

BURGADA MARIANO
Mariano Burgada, laureato in Architettura, docente di Storia dell' Arte, ha frequentato il corso di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli e si è diplomato Maestro d'Arte. E' regista professionista iscritto al Collocamento Spettacolo dal 1982 ed è iscritto alla SIAE dal 1986 come autore teatrale. Alcuni lavori prodotti: "Andonio Petito"; "Mostri & Co" ; "Donna Leonora" ; "Il dono della libertà"; "Satyricon di Petronio"; "La vita è una farsa" ; "Quanti guai per campà"; "Il canzoniere scanzonato"; "Goldoni"; "Al genitore non far sapere"; "Nerone"; "Tutti al mare"; "Rifiuti"; Doppio gioco.
sito www.teatroburgada.it   
e-mail marianoburgada@libero.it 
telefono 081.5569362 - 333.1020065

 

CALANDRELLI SILVIO
Nato a Benevento il 24/05/1941.
Professione: Insegnante di tecnologia (in pensione dal 1° settembre 2010)
Iscritto alla SIAE in qualità di autore nella sezione teatro
Lavori registrati : “ Spaccato Napoletano ” – “ ‘A Cullana D’’A Marchesa ”
“Nu miezo Sinneco e Nu quase Consigliere ”. Detti lavori sono stati rappresentati, con successo di pubblico e di critica,al teatro Massimo e al Teatro Comunale di Benevento, per beneficenza a favore della Croce Rossa Italiana,dalla compagnia teatrale “ I Guitti “ di Benevento.
Esperienza di regia
Ha diretto i ragazzi della scuola media del Comune di Sant’Angelo a Cupolo e poi dell’Istituto Comprensivo dello stesso Comune in opere teatrali di E. Scarpetta, Peppino De Filippo, V. Guarini e dei suoi stessi lavori rappresentati in piazza e in manifestazioni scolastiche come Maleventum e le Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività.Nell’anno scolastico
2000/2001, con gli alunni della scuola media diSant’Angelo a Cupolo, ha vinto il Premio “Migliore rappresentazione teatrale “ al concorso indetto dalla Regione Campania in memoria del giornalista G. Siani mettendo in scena " Nu miezo sinneco e nu quase cunsigliere ".
Negli anni Scolastici 2000/2001-2005/06 è stato nominato dall’Istituto Professionale Alberghieri “Aldo Moro “ di Montesarchio BN quale esperto esterno di teatro su progetti PON. Nell’anno scolastico 2006/2007 e 2007/2008 è stato nominato dall’Istituto Comprensivo di Sant’Angelo a Cupolo quale esperto interno di teatro su progetti POR “Scuole Aperte”
ARGOMENTI TRATTATI NEI TESTI
- ‘A Cullana d’’a marchesa (commedia in due atti)
Nella commedia, scritta nel 1994, l’autore non perde occasione per sottolineare la proverbiale fantasia dei napoletani a inventarsi lavori per sbarcare il lunario. Il protagonista Gennaro, esageratamente superstizioso, scarica la colpa della sua avversa fortuna al gioco, sul portiere del suo stabile, da tutti ritenuto iettatore.
L’arcano che si genere intorno ad una collana di inestimabile valore è il motivo dominante di tutta la commedia che è un crescendo di colpi di scena e situazioni esilaranti creati, ora da un personaggio maldestro, ora da una serie di circostanze che rendono il lavoro brillante e piacevole da seguirsi.
- Nu miezo sinneco e nu quase cusigliere (commedia in due atti)
La commedia, scritta nel 1999 a ridosso del fenomeno TANGENTOPOLI, dà uno spaccato della situazione politica dell’epoca e, in chiave comica, stigmatizza le connivenze tra malavita organizzata e Pubblica Amministrazione. Il protagonista Ferdinando Quagliolo e suo cognato Gennaro, che vivono nella stessa casa, subito dopo il suddetto fenomeno si candidano alle Elezioni Amministrative in liste diverse, il primo a sindaco e il secondo a consigliere. Questi, sono due “puri” che si illudono di cambiare il mondo ma, purtroppo, si devono scontrare con la dura realtà della politica che è riluttante a cambiare il metodo di approccio con il territorio, dove la camorra, con il suo sottobosco, è sempre in agguato, pronta a insidiare, a corrompere , a subornare.
- Spaccato napoletano ( fantasia musicale )
Una fantasia musicale scritta nel 1997che porta in scena brani famosi della tradizione partenopea e personaggi che hanno da sempre animato quel teatro napoletano che finisce con il regalare agli spettatori momenti di autentica comicità; non disgiunto dal riproporre valori che pur con il passare del tempo conservano una loro validità e spontaneità.
Carmelina, una bella ragazza orfana, dopo un breve periodo trascorso in Francia, torna per restarci definitivamente, nel piccolo centro dell’Hinterland napoletano da cui era partita. Ha bisogno però, di crearsi un’indipendenza economica e si adopera per ottenere una licenza che possa permetterle di aprire un chiosco per le bibite al centro della piazza principale. La sua bellezza, e i suoi modi “ disinvolti “, nell’affrontare le persone che le servono per raggiungere questo scopo, mettono in allarme le donne del rione che sentendosi, ingiustamente, minacciate nella loro tranquillità coniugale, con le loro malelingue, rischiano di mettere in crisi il rapporto amoroso di Carmelina con Michele , il ragazzo a cui quest’ultima si era promessa ancora prima di partire per la Francia.
e-mail silvio.calandrelli@libero.it
telefono 338.4250678
indirizzo Via G. Capasso - Torre 7 - Benevento

 

CALVINO PASQUALE
Pasquale Calvino nacque alcuni decenni or sono al centro di Napoli nelle vicinanze della casa natale di Giovanni Leone e vicinissimo a quella di Lina Sastri per cui, al di fuori della scuola, parlava solo napoletano. Sua madre, grande donna, amava molto il teatro e seguiva con la famiglia, in particolare, gli spettacoli del teatro San Ferdinando ricostruito da Eduardo. Pasqualino ebbe così la fortuna di conoscere da piccolo il grande Eduardo e ricorda che una volta, in un altro teatro napoletano, i genitori lo portarono a vedere "Questa sera si recita a soggetto" di Pirandello ma Pasqualino non capì molto e la commedia non gli piacque anche se poi, in seguito, ha amato moltissimo, oltre Eduardo, il teatro pirandelliano. Il papà di Pasqualino e anche la mamma amavano molto la zona di Bellavista e così Pasqualino si trasferì lì andando a iscriversi alle scuole medie di Portici, pur continuando a frequentare molto Napoli centro dove c'erano la maggior parte degli zii e il nonno paterno. Il suo amore per la letteratura e per il centro di Napoli(odi et amo) lo riportarono a scuola a Napoli dove si iscrisse al quarto ginnasio del liceo classico. Il ritorno quotidiano con la circumvesuviana ai luoghi natali fu molto stimolante e in quell'anno lo studente ginnasiale si iscrisse e frequentò molto il "Circolo Canottieri Posillipo" e per il liceo, con l'insegnante di Educazione fisica, partecipò ai campionati regionali del lancio del peso con ottimi risultati. Ma capitava spesso di non avere il tempo per studiare e non riuscì ad essere interrogato in greco per un intero trimestre. In conclusione quell'anno fu respinto e dovette poi cambiare vita. Finito il liceo classico, pur continuando ad amare la letteratura, invece di iscriversi a lettere si iscrisse a medicina perché aveva un nuovo amore: la psichiatria che richiedeva una laurea mentre la letteratura e il teatro no.
La frequentazione da studente di un ospedale psichiatrico napoletano(siamo prima della legge 180) lo convinsero che quello dello psichiatra non era professione adatta a lui. Su consiglio della madre accetto un posto a Brindisi per un anno dopo del quale gli fu promesso che sarebbe stato trasferito a Napoli. Ma passato l'anno il trasferimento non fu possibile e dato anche l'amore per la tranquillità della sua nuova città Pasquale mise su famiglia a Brindisi recandosi però molto spesso a Napoli dai genitori, parenti e amici con i quali ultimi si vede ancora ora quasi tutti i giorni per il caffè. A Brindisi dovette abbandonare l'uso del napoletano e parlare solo o quasi in italiano. Inizia poi a fa parte di un circolo culturale fotografico(passione mai abbandonata) dove conosce Antonio Schiavano e stimola l'amico a fare della fotografia pubblicitaria la sua professione, cosa che avviene poi con successo. Con Schiavano si occupa di Fotografia pubblicitaria e di spot pubblicitari per la televisione. Sempre a Brindisi viene contattato da Gabriele D'Amely Melodia per un'associazione culturale e dirige il "Gruppo Teatrale Eduardo". Conserva con grande affetto una cartolina inviatagli da Eduardo nel maggio 1984. Dopo la morte di Eduardo organizza incontri per discutere del grande autore teatrale, della grandezza del quale tutti a Brindisi credono escluso un professore universitario di letteratura che ama Eduardo come attore, regista ma non come autore di letteratura teatrale. Pasquale scrive articoli per riviste di cultura, teatro,fotografia, letteratura... Il successo lo porta a fondare e dirigere una nuova compagnia teatrale: "Il laboratorio Videoteatrale" col quale unisce la sua passione per il teatro a quella per le cineprese e telecamere. Il laboratorio VT mette in scena con la sua regia "Il settimo si riposò" di Samy Fayad che Pasquale ritiene altro suo grande maestro e amico. Con questa commedia lancia alcuni bravi attori e riempie quasi completamente un teatro di oltre mille posti(Teatro Impero di Brindisi). Collabora anche con una emittente televisiva brindisina(TRT). Dopo la morte prematura della madre(1986) cade in una profonda depressione dove l'unica ancora è l'amore per il figlio Carloclaudio e per la famiglia e gli amici. Scrive con la poetessa Fiorita Satalino Brunetti un breve romanzo: "Oltre la maschera". Fonda e dirige il “Centro dello Spettacolo e della Comunicazione” per mezzo del quale vengono presentati ai brindisini nuovi autori e nuovi libri con la collaborazione di illustri professori universitari.
Insegna per oltre un lustro: Teatro, Fotografia, Linguaggio cinematografico e televisivo nell’ “Accademia di Danza, Arte e Spettacolo -ADAS” diretta dalla ballerina classica e coreografa Elisa Potenza.
Nel 1995 accresce il suo interesse per la scrittura di soggetti, copioni(iniziata negli anni delle scuole medie). Nel 2007 muore il suo amato papà. Nel teatro, oltre le commedie originali, scrive adattamenti, riscritture, rifacimenti...dove il suo particolare metodo di scrittura è quello di modificare i testi teatrali di partenza secondo la compagnia che li rappresenterà... scrive oltre venti copioni differenti di "Sarto per signora" di Feydeau(con un numero di personaggi che va da 8 fino a 16 finora). Il suo amore anche per Feydeau, che non vede ripubblicato dal 1970, lo porta a ideare una nuova pubblicazione delle commedie esilaranti del grande autore francese, secondo solo a Moliere, che prende il titolo di "Il teatro comico di Georges Feydeau" della quale pubblicazione sono stati stampati i primi tre volumi(il quarto pronto a breve) dalla benemerita casa editrice "Editoria e Spettacolo" diretta da Massimiliano La Monica. Pasquale sta finendo di scrivere un saggio sul grande Eduardo che analizza solo le commedie di Eduardo registrate dalla televisione e contiene una biografia, che evidenzia, tra l'altro, alcuni misteri sul luogo di nascita di Eduardo. Il saggio comprende anche una particolarissima e minuziosa bibliografia in ordine di anno di pubblicazione dei libri, riviste, giornali che trattano di Eduardo. Pasquale ama oltre Eduardo e Pirandello anche moltissimo Moliere, Checov, Freud, Leopardi, Shakespeare( ritiene che il monologo di Amleto sia la più bella pagina di letteratura teatrale che conosca)... E' molto interessato a scrivere anche per conto terzi. Gli piace aiutare nuovi talenti ma lamenta che, in passato, delle molte persone da lui aiutate e valorizzate alcune non hanno risposto al suo interessamento nemmeno con un minimo di amicizia e gratitudine.
Ama ancora, oltre il teatro e la letteratura, la fotografia, la filosofia, il cinema, la televisione, la psicologia, la medicina... e cosa che non dovrebbe fare : la cucina( che adora sia per cucinare che per mangiare). Sta avendo un buon successo la sua nuova commedia "Una bugia tira l'altra" scritta per e con il regista Francesco Romano.
Ha avuto l'onore di essere stato autorizzato ad adattare e tradurre la bellissima commedia "Il senatore Fox" del grande Luigi Lunari che ne ha anche autorizzato la pubblicazione con il titolo di "Il senatore Volpe". All'adattamento e traduzione della commedia ha collaborato Paolo Di Perna, grande conoscitore del napoletano scritto e non solo.
A Pasquale piace molto la scrittura a quattro mani in particolare con autrici dell'universo letterario e teatrale femminile in modo che in un lavoro si possano riscontrare comportamenti, motivazioni e sensibilità sia maschili che femminili. Ha recentemente scritto con la bravissima Santina Titti Giannino un copione originale brillante "Pasqua con chi vuoi!!!" in cui si accenna, tra le righe, anche a problemi di psichiatria. Il suo sogno irrealizzabile(ipertrofia dell'io) è quello di scrivere un giorno, da solo o a quattro mani, una stupenda commedia che venga rappresentata in tutta Europa e non solo oppure pagine di narrativa di grande spessore. Pasquale ha moltissimi libri.
e-mail pasqualecalvino@gmail.com
telefono 347.6622400

 

CALVINO VITTORIO
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

CANZANO MASSIMO E DOMENICO
I fratelli Canzano, Domenico e Massimo, nascono nel secolo scorso (20-11-1962/12-10-1966)  da una nota famiglia napoletana .Si ricorda il padre Mario, gia autore con una grande “fame”.
Come attori teatrali comincino  nel 1988 a solcare le tavole del palcoscenico  in una compagnia teatrale di San Giorgio a Cremano (NA) i “Megadera” (nome che deriva dallo scoglio su cui fu innalzato il Castel dell’Ovo) con la quale tutt’ora continuano ad esibirsi per i vari teatri,accompagnati da i suoi componenti ,ottimi interpreti ,e grandi amici con i quali si divertono a portare in scena con naturale disinvoltura sia testi italiani (vedi Garinei e Giovannini) che commedia nella loro lingua madre ,il napoletano (Eduardo Scarpetta, i De Filippo, Di Maio, Curcio ).
Questo fino al 2005 data in cui spinti da una forte voglia di mettersi alla prova e dalla curiosità nel vedere se dopo anni di teatro fatti interpretando testi altrui ne erano in grado,si chiudono in una stanza e dopo un incubazioni di trenta giorni, tirano fuori la loro prima ed inedita storia, “Ch’ s’adda fa’ pe ’ campa”.(Chi lo sa  poi dove l’avranno copiata?)
Successivamente producono "Ch’ pacienz’ ca nc’ vò".
Certo in passato  si erano un po’ esercitati scrivendo dapprima i menu dei loro matrimoni,(1992) seguiti dagl’inviti per i compleanni dei loro figli(1997/2000/2001) e poi scrivendo le comunicazioni per la partecipazione all’assembla condominiale nel parco in cui vivono (2004).
Tutt’oggi vivono a San Giorgio a Cremano e (fortunatamente per loro) lavorano a Napoli uno come ingegnere e l’altro come orafo.
sito internet www.canzanodomenicoemassimo.it
Massimo :
e-mail officinaoro@gmail.com
telefono 081.5741308
Domenico :
e-mail mecocan@tin.it
telefono 072.11790243

 

CAPIZZI SANTO
Santo Capizzi nasce a Catania nel 1977 ed è laureato in Scienze della Comunicazione.
Affascinato da sempre dalla parola scritta, nel tempo si cimenta in diversi generi letterari.
Diverse le collaborazioni con periodici che si occupano di ambiti diversi: dalle tematiche sindacali con Il caffè, a quelle del volontariato con News Fratres, religiose con Il San Paolo ed ancora La clessidra, fino al Katane Magazine periodico di ambito subacqueo interamente ideato e curato da Capizzi.
Più intima, riflesso del suo mondo interiore, la raccolta di sensazioni intitolata Pensieri in parole.
La misura con il romanzo porta alla scrittura di Palpiti, storia avvincente ed incalzante dove la suspense psicologica incontra in un connubio avvolgente, le affascinanti atmosfere africane.
Anche il genere cabaret lo vede attivo e prolifico, in particolare nella collaborazione con il duo comico i Cabaretna. Nasce allora il ciclo Adamo & Eva con gli sketch:
Eva cerca lavoro; Eva candidata politica; Adamo ed Eva in gita al mare; Eva in love; Adamo con la sciatalgia; Le origini.
Tematiche non cicliche sono trattate invece negli sketch:
Il pesce spada anemico; Il posteggiatore: ca certu; La puntura intranasale; Il mago dell'infinitesimo.
Soggetto per una sitcom è Il commendatore Ermanni: la governante.
L’incontro con il teatro arriva inatteso e totalizzante. Un rapimento intellettuale che lo porterà a concentrare la sua produzione quasi esclusivamente sulla drammaturgia.
Arrivano allora i lavori vernacolari (tradotti anche in lingua) e quelli in italiano:
‘A cummari barunissa; ‘U fantasma da mala soggira (Il fantasma della mala suocera); Tutti sutta a ‘n tettu (Tutti sotto un tetto); Ogni cosa o so postu (Una mamma da spennare); U mavaru (Il mago dell’infinitesimale); Il mammolone; L'onorevole con la "p" minuscola; Mio cugino il nordico; Follie d’amore; Che botto col lotto delle otto.
Commedie quelle di Capizzi, attraversate da chiari fili tematici legati al riscatto sociale delle classi meno abbienti, alla riscoperta dei valori morali ed etici, alla denuncia dell’intollerabile e del tollerato per convenzione. Commedie come specchio paradossale della società, commedie come strumento di rilettura analitica della fotografia della realtà proposta in chiave umoristica mediante una comicità che trasuda ironia in ogni sua scena, in ogni su parola. Comicità semplice ma anche sottile e penetrante, in grado di dare ai lavori leggerezza ma che nello stesso tempo non perde l’occasione di rappresentare la vita nelle sue sfaccettature, anche quelle più amare proposte in veste ironica ma mai ridicolizzante. Il teatro come meraviglioso strumento di comunicazione del quale servirsi, anche, per trattare tematiche sociali importanti ed attuali, veicolando il messaggio con il sorriso, mezzo che permette una più ampia divulgazione; teatro come espediente per divertire e nello stesso tempo consentire di riflettere.
I lavori teatrali con le loro tematiche trasversali, hanno incontrato il favorevole consenso di registi, attori e pubblico in tutto il paese fino a vincere diversi premi. Dotate di originalità e peculiarità caratteristiche, le commedie sono uscite dai teatri per veicolare il loro contenuto in ambiti diversi dal consueto. Inseriti in progetti di drammaturgia destinati a scuole ed in programmi di festeggiamenti solenni, i lavori teatrali ottengono anche il positivo riscontro della stampa nazionale oltre che di quella locale e per mezzo internet, entusiasmata da un giovane ed innovativo autore.
Teatro come sano divertimento, teatro come percorso cognitivo delle eterogenee realtà del mondo, teatro come evasione, teatro come passione che accompagna una vita.
sito internet www.santocapizzi.it
e-mail santocapizzi1@alice.it
telefono 347.8060577

C

CAPPELLONI PAOLO
Paolo Cappelloni è nato a Pesaro nel 1954 e tuttora risiede in provincia. Si è laureato in Lingue e Letterature Straniere presso L'Università degli Studi di Urbino ed è insegnante di Lingua Inglese. Nell'ambito artistico nasce come attore di teatro e successivamente si dedica anche alla stesura dei testi, scrivendo commedie teatrali, brevi racconti e poesie, sia in italiano che in dialetto pesarese.
Compagnie Teatrali di numerose parti d’Italia hanno rappresentato e stanno rappresentando i suoi lavori.
1998 – “Pesaro Village” con “La casa nuova.”
Vincitrice del 1° premio al Concorso “Fare Scena”. “La casa nuova” E’ stata inoltre oggetto di lavoro per una scheda di lettura in lingua francese presso l’Università di Nizza.
1999 – “Teatro delle Rose” con “A gim a teatre” (in dialetto pesarese) e “Mi scusi, signora”
2000 – “Teatro Accademia” con “Che noia la domenica” e “Una lezione di dialetto pesarese”
2001 – “Teatro Accademia” con “Orilio, Orilio...”
(Premio per il miglior attore e la miglior attrice non protagonista alla VI Rassegna di Teatro Dialettale di Porto Sant’Elpidio)
2002 – “Teatro Accademia” con “La casa nuova”
2003 – “Compagnia Dialettale Urbinate” con “L’arplit”
(traduzione in dialetto urbinate di “Orilio, Orilio...”)
2004 - "Compagnia Apecchiese"" con "L'arpirett"
(Traduzione in dialetto apecchiese di “Orilio, Orilio...”)
“Teatro delle Rose” con "Occupato!" e "Ciac, si gira!"
Laboratorio Teatrale di Cesenatico con "Ciac, si gira!"
2005 - Compagnia "La Gulpè di scavezz" con "E valor di baioch" in dialetto faentino (Traduzione in dialetto faentino di “Orilio, Orilio...”)
Gruppo Teatrale "Gli Squattri-Nati"di Castellina in Chianti con "Per un paio di soap opera".
Laboratorio Teatrale di Castelnovo ne' monti (RE) con "Ciac, si gira!"
(Premio Speciale alla Rassegna Teatrale di San Lazzaro di Savena)
Bottega del Teatro di Mesagne (BR) con "Ciac, si gira!"
Compagnia “Il Sogno” di Genova con “La casa nuova”.
Compagnia Teatrale di Narni (PG) e Compagnia “Il Crogiuolo” di Mondolfo con “Una giornata in cantina”.
Gruppo “Amici di Sergio” di Maccagno (VA) con “Occupato!”
2006 – “Teatro Accademia” di Pesaro con "Una giornata in cantina” (in dialetto pesarese) (Vincitrice del 2° premio al Festival del Dialetto di Varano).
Compagnia "La Gulpè di scavezz" con l’atto unico “Assassinio in condominio”.
2007 – Con “L’altro fratello” si aggiudica il 3° premio al II Concorso per Commediografi “Fermento Teatrale” – 31 marzo 2007 - Organizzato dall’Associazione Culturale Teatrale “Idea Scena” di Roma con il Patrocinio di: Regione Lazio – 5° Municipio del Comune di Roma – Teatro S. Genesio
Ass. Teatrale “Le Ombre” – Pesaro con “La mina vagant”
Istituto Sup. “G. Fortunato” – Rionero in Vulture (PZ) con “Ciac, si gira!”
Comp. “I Rabdomanti” con “Periodo di prova”
2008 – “Teatro Accademia” di Pesaro con "Quatre brigant, Pesaro 1898"
Teatro “dell’Improbabile” di Castiraga Vidardo (Lodi) con “Orilio, Orilio...”
Ass.ne “Girasole” di Nicosia (Enna) con “Orilio, Orilio...”
Ass. Teatrale “Le Ombre” – Pesaro con “Ficcanaso” (Versione dialettale pesarese)
Comp. “Gli Arancillotti” di Fragagnano (TA) con “Il ladro e la signora”
Comp. “I Giullari” di Vigevano (PV) con “Occupato!”
2009 – Laboratorio Teatrale “Lorenzo” di Roma con “La casa nuova”
In allestimento: “Il ladro e la signora” da parte del Gruppo “Escape in Art” di Londra.
e-mail paolo_cappelloni@yahoo.it
blog https://ilmioteatrino.blogspot.com/

 

CARBOCCI BRUNO
Uno dei maggiori autori fiorentini, molto rappresentato negli anni 40-50-60 ed anche attualmente.
Maestro elementare nel quartiere delle Cure (dove ancora oggi è ricordato con stima ed affetto), diplomato al conservatorio, il Carbocci scrisse numerose commedie in vernacolo di genere comico-sentimentale dove venivano esaltati i valori della patria, della famiglia, della religione.
Da esperto musicista compose anche operetta fra le quali LA TOSCANA INNAMORATA.
Fra le moltissime commedie del Carbocci:
I' MORINO
LA FAMIGLIA
LA MOGLIE BELLA
LA SORA PRIORA
LA MAMMA MALATA (atto unico)
LA CAPANNUCCIA
Carbocci lasciò erede dei suoi lavori la figlia Brunorina. Alla morte di questa l'opera di questo importante autore non è stata più curata da alcuno.

 

CASINI GIORGIO
Io, allo specchio
Pisa è una città che le guide turistiche definiscono calma e tranquilla. Anche se, in questi ultimi tempi ha dovuto arrendersi al traffico caotico e alle cosiddette "polveri sottili", è pur sempre un luogo dove è piacevole vivere tra un piatto di "Cèe alla salvia" o di "Zuppa di 'avolo nero" e la brezza marina che, di sera puoi godere sui Lungarni, divenuti ormai un autentico salotto per i giovani pisani e forestieri ospiti dell'università. E se qualche motore è troppo assordante e maleodorante, niente paura: puoi sempre infilarti in quei vicoletti del quartiere di Kinzica, vere oasi di tranquillità, che qualche previdente architetto medievale mise lì fornendoli di case-torri scenograficamente disposte da mozzarti, ancora oggi il respiro, quando le scopri. Al tramonto puoi vedere il sole che si getta in Arno, quasi a spegnersi il fuoco dopo aver incendiato col suo riflesso la Cittadella, antico arsenale dove la Repubblica Marinara costruiva le sue galeee.
Puoi andare anche sulla Piazza del Duomo, che difende eroicamente il candore dei suoi marmi dall'assalto dello smog. Lì, puoi ancora vedere nei pomeriggi di primavera, frotte di giovani: studenti che tra una lezione e l'altra vengono a crogiolarsi al sole, come lucertole, sul prato che circonda i monumenti. In una bella giornata d'autunno puoi goderti il cielo di un azzurro intenso che soltanto qui, trovi impreziosito dal bianco dei monumenti e dal verde cupo del prato.
Proprio qui, in una delle case che si affacciano sulla piazza detta "Dei Miracoli" nacque molti anni fa, Giorgio Casini. Nacque in una stanza la cui finestra è posta proprio sotto la Torre Pendente. Probabilmente fu la prima cosa che vide. Anche i suoi due figli sono venuti al mondo proprio in quella camera. Il Casini sostiene che la "Piazza dei Miracoli" non è chiamata così per la bellezza dei suoi monumenti, ma perché ci è nato lui. Non dategli retta: è un vanaglorioso! Quando si dice "pisano DOC! Ha trascorso la vita in una galleria lì presso, dove si vendono statue di alabastro di un certo pregio artistico e souvenirs per turisti. Questo preambolo per sottolineare che la sua attività teatrale e letteraria si esprime soprattutto in vernacolo pisano: scrive poesie e racconti, come pure brevi scenette teatrali, il tutto pubblicato sulla stampa locale. Pensionato ormai da diversi anni; ha una moglie, due figli, due nipoti, si occupa di letteratura scrivendo in vernacolo e in italiano. Fa teatro con due gruppi: in vernacolo e in italiano. Ma, lasciamolo parlare.
"Il teatro è da sempre il mio maggiore interesse. Cominciai giovanissimo con il teatro goliardico che a Pisa, sede di ateneo, ha radici antichissime, data di nascita 30 luglio 1893 "Francesca da Rimini" parodia della tragedia del Pellico - nel 1895 il grandioso ballo "Krotokron" del quale si conservano rare fotografie di baldi studenti agghindati da leggiadre ballerine (!). Caratteristica è la presenza di soli uomini che fanno anche i ruoli femminili, la comicità nasce dalla battuta soavemente femminile detta con la rudezza di una robusta voce maschile e, magari una gamba pelosa che spunta maliziosa da sotto la veste di una gran dama, il tutto con l'immediatezza e l'intrinseca comicità che solo il vernacolo possiede. Questa tradizione si è mantenuta fino ad oggi con l'allestimento dell'annuale operetta e gruppi che portano in giro spettacoli del genere. Io ne faccio parte ormai da una vita e dichiaro fermamente che è stata una delle mie esperienze più belle e gioiose. Ho pubblicato due volumi sul teatro goliardico: "Siamo un Crocchio di Bravi Ragazzi" e "Bimbe di Pisa" esposto al Museo della Goliardia a Bologna. Ho pubblicato anche una commedia "Le Cervellone".
Fin qui, le mie esperienze di attore. Come autore, dirò che cominciai col riadattare vecchi testi goliardici alla mutata sensibilità del pubblico moderno: "Francesca da Rimini" "Otello" "Il Nerone". Pensai poi che il vernacolo, nella sua naturale spontaneità popolaresca è il linguaggio che la gente parla normalmente e non si può sempre ridere; la giornata dell'uomo (pisano o sotto qualunque latitudine esso viva) è composta di gioie, dolori, lavoro, amore, preoccupazioni e se il Teatro è specchio della vita, deve raccontare tutto questo. Una tesi che a Pisa era praticamente sconosciuta, data la vitalità del teatro goliardico che fa soltanto ridere. Cominciai a buttare giù commedie, sempre in vernacolo, con ruoli femminili da affidare a donne "vere" e tematiche che trattano i problemi di tutti i giorni. Furono rappresentate con un certo successo, il che mi convinse a tradurle in italiano, una traduzione direi epidermica (il pisano non è altro che un italiano un po' storpiato) che lascia intatto, oltre alla tematica proposta, lo spirito immediato e colorito che la parlata popolaresca ha in se. Operazione possibile con il pisano e toscano in genere, che con l'italiano hanno un comune ceppo originario, specialmente la sonorità del linguaggio. Ho recitato il vernacolo pisano in molte parti d'Italia dalla Lombardia alla Campania passando per la Romagna, la Liguria, il Lazio e tutti l'hanno capito e gustato appieno.
Il concetto ispiratore delle mie commedie va dal dichiaratamente comico: "Vino Amore e Medicina" "La Giostra" alle tematiche sociali: "Le Cervellone" "Il Mutuo" "Veronica e Margherita" al drammatico: "Ritagli" "Sul Fiume" al sentimentale: "Ragazzi" al biografico: "Lo Scaccèri" al cabaret "Zucchero Limone e…" al fiabesco "La Scarpina" alle problematiche attuali "La Cicogna Impazzita" che è stata definita un "vero inno alla gioia di vivere". In un mondaccio che ti parla solo di morte, se uno riesce a comunicarti la vita, magari facendoti fare anche una risatina, ha già compiuto opera meritoria. C'è in tutte un filo conduttore: il desiderio di comunicare, umilmente, dal basso, vivere con gioia le piccole cose della vita con i suoi affetti di tutti i giorni che sono poi i valori eterni che reggono questo mondo. Molte delle mie commedie vengono lette e rappresentate in varie parti d'Italia grazie, in larga misura, ai siti Internet che le ospitano e divulgano.
Io, da parte mia, continuo la mia attività: di attore e di autore in italiano e in vernacolo cercando di proporre sempre qualcosa di nuovo. Per quanto ancora? Non mettiamo limiti…
e-mail giocas27@interfree.it

 

CATTANEO GIUSEPPINA
Mi chiamo Giuseppina Cattaneo (per tutti sono semplicemente Giusi) sono nata e abito a Brusaporto in provincia di Bergamo. Da pochi anni mi diletto a scrivere commedie in italiano che poi traduco in dialetto. Penso di aver così realizzato un sogno che rincorrevo da anni. Sono iscritta alla S.IA.E. da maggio 2009. Le mie commedie si ispirano a sentimenti di amicizia e di onestà in un contesto sociale semplice e familiare.
sito internet https://giusicopioni.altervista.org/  
e-mail giusicattaneo@hotmail.com 
posizione SIAE 193077

 

CHINNICI ROCCO
Rocco Chinnici, nato il due Settembre del 1947 a Belmonte Mezzagno, un paesino di circa diecimila abitanti, dedito all'agricoltura (olio di primissima qualità) e alla pastorizia (si produce un ottimo caciocavallo e del buon pecorino). Il paese, disteso in una vallata, è circondato dai monti che sovrastano Palermo, sembra, come un bimbo in una culla, dormire beato un lunghissimo sonno.
L'attività letteraria di Rocco Chinnici, comincia in piena età giovanile con la stesura di numerose poesie scritte in lingua italiane e in dialetto siculo. Si tratta di componimenti in cui le numerose immagini idilliache e le metafore si intrecciano con un forte impegno di carattere sociale, argomento centrale che li accomuna pur nell'infinita diversità dei temi. Questi componimenti hanno riscosso il dovuto successo se si tiene conto dei numerosi riconoscimenti tributati in occasione di varie manifestazioni culturali tenutesi in diverse zone della Sicilia: Vittoria (SR), Carini (PA) e così per tanti altri paesi.
Accanto a questa venatura poetica, R.C. vanta uno spiccato talento teatrale che gli ha permesso non solo di comporre una quindicina di opere (tra cui commedie e drammi) ma di essere anche il regista che ha permesso l'effettiva realizzazione di alcune di esse.
A circa 30 anni, R. scrive il suo primo dramma dal titolo "il seme del male" , il cui successo ha solidamente inaugurato la sua futura attività. Da allora, infatti, R. ha continuamente mantenuto questo amore e questo interesse per il teatro che lo ha portato a rappresentare anno per anno, in diverse zone della Sicilia, le proprie e gli scritti di altri geni. Leggendo le sue opere possiamo rintracciare degli elementi salienti che sono proprio del genio che le ha composte. Si tratta di valori fondamentali come la famiglia, le tradizioni, la lotta contro la mafia. Ancora oggi R. continua a lavorare in ambito teatrale dirigendo l'associazione da lui stesso fondata: "La Bottega dei Sogni", associazione culturale a sfondo teatrale che ha tra l'altro potuto beneficiare, per la realizzazione di alcune opere, della collaborazione di grandi nomi tra cui, per tanti anni, quello del Maestro Accursio Di Leo. Inoltre R. è impegnato, oltre alla continua stesura di nuovi testi teatrali, socialmente con i disabili e i ragazzi della scuola media e gli scolari delle elementari di Belmonte Mezzagno, con i quali porta avanti un progetto noto col nome di "Laboratorio Teatrale", progetto che anche negli anni passati lo ha portato alla realizzazione di alcune opere nelle quali i bambini hanno dato prova di grande maturità.

"Difficilmente m'è capitato… ora che ricordo mai, di scrivere una biografia o cos'altro, su persone esistenti o esistite, specie sulla mia persona; è difficile farlo per uno come me abituato a scrivere invece su personaggi nati dalla propria mente che non hanno ne tempo ne dimora, per loro mi trovo ad essere tutto: "madre" in quanto li ho partoriti, padre per aver indicato loro la giusta via o meglio quella a me più congeniale; credo quindi di non essere proprio la persona adatta a commentare l'Io che mi appartiene; cercherò di farlo con parole molto semplici, e con l'umiltà che penso di avere anche nel pormi cavia di questo sperimentarmi biografo.
“Vju e guardu lu paisi,
quannu ancora
avìa li balàti;
… E fu lì che nacqui, nel lontano Settembre del 47… il 2, ricordo, volendo rispettare l’amico mio più caro che fa di nome: “tempo”. Belmonte Mezzagno, un paesino, disteso in una vallata, circondato dai monti che sovrastano Palermo, sembra, come un bimbo in una culla, dormire beato un lunghissimo sonno.
- Giojoso, osservo dall’alto della mia rupestre dimora in su del “Pizzo Bellomonte”, e m’inebrio nel rimirar le pietrose vie di quel tempo remoto. -
e la genti, fora,
'ntra li strati,
sutta lu suli cucenti,
parrari junciuta;
Vedo ancora l’animato capannello cuocersi sotto i cocenti raggi; e la vecchietta, stanca, narrare storie di vita colorata, arsa di quel sole settembrino;
mentri all'umbra
di 'na manu jsata,
'na vicchiaredda
cuntannu joca
mentre un bimbo, ricordo, inseguiva, con lento movimento… come flemmatico era quel dolce narrare della vecchietta, la scarnosa mano mimare placida l’arcana storia; e mentre la furtiva ombra donatagli dal dolce ristoro, s’abbeverava in quel ricco sapere di un tempo.
a lu carmuciu 'mbambulatu,
ca cu lu sguardu assenti,
curri
'ntra dda fàula 'nvintata.
Ed egli, fanciullo, “allaccarùtu”, immobile ascoltava; mentre la sua mente libera, in quell’inventata favola, gironzolava negli infiniti spazi senza frontiera.
Ora, a tempu scurdatu,
cercu, caminannu
nna ddi strati... nenti.
Ora, quando già le pagine del libro della vita volgono a termine, riguardo quelle che furono giojose vie; ed intristito, rivango, cercando nella mia annebbiata, mente… niente.
La genti, ca tannu
parrava,
ora, fui 'n fretta.
Il capannello, rimane solo un ricordo sbiadito dal tempo; la gente che allora parlava, ora fugge in fretta, inseguita dal breve “domani”.
Lu carmuciu, già granni,
s'avvrazza forti
a lu prisenti;
Il fanciullo già grande s’abbraccia forte al presente,
jornu senza méta,
cursa sfrinata.
Quantu valuri avia,
oh carmuciu...!
dda manu jsata.
giorno senza méta, corsa sfrenata. Quanti valori aveva, oh fanciullo, quella scarnosa mano alzata!
Questo breve discorrere, che può sembrare intriso di nostalgia, è solo un sottilissimo filo che mi lega a speranze di migliori domani. E’ questo mio vissuto, fra strade e vanèddi, in mezzo alla gente semplice e povera d’allora, che di averi possedeva solo i giorni, lunghi giorni di fame e tanta sofferenza; ma giorni ricchi di valori esistenziali, che mi hanno donato quell’umile arte di poter esprimere, quanto di bello la vita ci dona e tramandare ai posteri, attraverso la poesia, la narrativa, il teatro, quelle dolci speranze di meravigliosi domani, senza arrancare tra fati e destini, facili prede di una ignoranza che stenta a morire.
Questa mia attività letteraria, se così si può dire, forte di avvenimenti sopra narrati, comincia in piena età giovanile con la stesura di numerose poesie scritte in lingua italiana e in dialetto siciliano. Si tratta di componimenti in cui le numerose immagini idilliache e le metafore si intrecciano con un forte impegno di carattere sociale, argomento centrale che li accomuna pur nell’infinita diversità dei temi. Questi componimenti hanno riscosso il dovuto successo se si tiene conto dei numerosi riconoscimenti tributati in occasione di varie manifestazioni culturali tenutesi in diverse zone d’Italia: Vittoria (RG), Carini (PA), Pescara, Terni e così per tanti altri paesi.
Diversi i libri pubblicati, e a breve un libro di racconti.
Accanto a questa venatura poetica, spicca il talento teatrale che mi ha permesso non solo di comporre una trentina di opere (tra cui commedie e drammi) ma di essere anche il regista che ha permesso l’effettiva realizzazione di alcune di esse. Sono tanti i teatri che mi invitano a vedere le mie opere, e, se devo essere sincero, sono molto contento nell’accogliere gli inviti, ma dispiaciuto nel non poterli esaudire tutti.
Lungo quel mio peregrinare ho incontrato tantissima gente, di spettacolo; tra cui Accursio Di Leo; che tanto ha fatto maturare in me l’arte della teatralità; da ragazzo ho avuto l’onore di cenare al Circolo Ufficiali di Palermo con il poeta Salvatore Quasimodo ed il Maestro Michele Lizzi, grande compositore ed amico, che chiudevano in quel periodo, ricordo, la composizione di: “L’amore per Galatea”. Ho conosciuto il Magistrato Rocco Chinnici, innamorato delle mie liriche che erano pubblicate sul Giornale di Sicilia. In uno di quei giorni che ci vedemmo mi raccontò l’origine del nostro casato… dei Chinnici per l’appunto. “ Devi sapere ” mi diceva - “ sbarcarono, provenienti dalla lontana Inghilterra, un gruppo di gente; non si seppe con certezza se questi venivano per commercio o per altro. Dopo tanto vagare “ – continuava a raccontare orgoglioso d’essere riuscito a risalire al proprio casato; - “ arrivarono a Sommatino (un paesino dell’entroterra fra Riesi e Canicattì). Non sapevano in paese il perché della loro venuta, il motivo insomma che li spinse a Sommatino. Erano tempi in cui la Sicilia era invasa da popoli diversi; di certo, gli abitanti del paese, capirono che l’intenzione dei nuovi arrivati era quella di rimanere a Sommatino. Il tempo passava; al Comune decisero che dovevano regolarizzare anagraficamente i nuovi ospiti, e come? Con quale nome, se nemmeno li conoscevano? E intanto che si pensava il da fare e quale nome loro assegnare, il Sindaco di quel tempo ebbe un’idea geniale, disse: <<li chiameremo Chìnnici!>> Erano quindici, infatti, nel gruppo; ed è così che ancora oggi difatti si pronunzia, là, in quel paesino, il numero 15 “ -.
Tanti personaggi ho ancora conosciuto e tutti in me hanno lasciato un indelebile segno.
Devo dire grazie a tutte queste conoscenze ed esperienze di vita, e l’aver lavorato con i disabili ed i bambini del paese. Ancora oggi, continuo ad essere impegnato in questa attività letteraria che mi ha permesso di ricevere grandi meriti che mi onorano e che mi permettono sempre più di scrivere: opere teatrali, poesie, racconti e questa mia umile biografia che tanto mi auguro possa entrare nel cuore di tutti i lettori.
sito internet www.roccochinnici.it 
telefono 338.8472773 -328.4168430

 

CIRRI ALDO
ALDO CIRRI nato a Portoferraio (LI) il 28.8.1953, dal 1989 vive e lavora a Roma. Dopo aver fatto parte per sei anni di una compagnia teatrale amatoriale, ed aver frequentato per due anni un corso di recitazione, nel 1986 inizia la sua attività di autore teatrale. Ottiene la recensione di quattro lavori sulla rivista "Prove Aperte". Con la F.O.M. (Fondazione Oratori Milanesi) Pubblica tre commedie. Nel 1998, la commedia "Teatro che Pazzia" ottiene il terzo posto in una rassegna teatrale e nel 2000 il secondo posto in due sezioni diverse (rappresentata da due compagnie diverse) nella stessa rassegna. Con la commedia "Il Sommo poeta" si classifica tra gli otto finalisti della 49° edizione del premio "Vallecorsi per il teatro". Con il romanzo "I giorni dell'uomo" si classifica al terzo posto nella sezione narrativa inedita del "12° Premio Nazionale di poesia e prosa" del Club Letterario Italiano e al primo posto nella sezione narrativa della "4° edizione del concorso letterario Jaques Prèvert 2000" del Club degli Autori. Con il racconto "Acqua Cheta" si classifica al 3° posto nella 3° edizione del premio letterario 2002 intitolato a Romolo Ranzini del Centro Culturale Antonianum di Milano. Con il racconto "Il raptus del Savonarola" si classifica al primo posto nella 2° edizione del premio letterario umoristico "Dino Durante - Sganassade & Sganassoni". Con la commedia "Un'amica tra i piedi" si classifica al secondo posto nella prima edizione del concorso per commediografi "Fermento Teatrale" organizzato dall'associazione "Idea Scena". Con la commedia "Un'amica tra i piedi" la compagnia "Quelli delle 21", ottiene il secondo premio nelle sezione "Prosa Liberi", e con la commedia "Delitto al castello", la compagnia "Gli Antistress", ottiene il secondo premio nella sezione "Prosa Giovani", entrambe nell'ambito del "Concorso Teatro Gatal 2003-2004"; è l'autore in assoluto più rappresentato dell'intera manifestazione con tre lavori in scena. Ha pubblicato numerosi racconti ed articoli sulla rivista "Lo scoglio" e sul settimanale "Rigore". Ha al suo attivo circa trenta lavori teatrali, due romanzi, una raccolta di oltre venti racconti e alcune poesie.
sito internet www.isoladialdo.com
e-mail aldocirri@tiscali.it , cirri@fastwebnet.it

 

COCIVERA NUNZIO
Nasce a Librizzi Me il 30/06/55
Vive a Tonnarella di Furnari (Me).
Autore di teatro molto rappresentato in sicilia.
Cabarettista attore, scrive teatro anche per la scuola.
Ha fatto scuola di scrittura teatrale nelle scuole elementari e medie.
Ha ricevuto innumerevoli premi tra i quali il premio Luigi Capuana 1999, con la commedia 'il panettiere paninaro'.
Hanno parlato di lui o dei suoi testi mensili e settimanali quotidiani come : la sicilia,
il giornale di sicilia, la gazzetta del sud, la repubblica, il piccolo, il messaggero veneto.
Ha parlato di lui e del suo sito 'La redazione di Neapolis' su rai tre giorno 09/03/2004.
Scrive racconti romanzi.
E' presente con le sue opere in moltissimi siti web.
Il suo: www.ilteatrodicocivera.org, contiene commedie in varie lingue anche per la scuola, oltre racconti monologhi ecc
sito internet www.ilteatrodicocivera.org

 

COLOMBO FIORELLA
Nasce a Genova il 27/12/1968. Artista poliedrica e versatile, con un percorso variegato e multiforme alle spalle, passa attraverso l’arte del movimento, l’espressione corporea, la musica jazz, la lirica, la scrittura per infanzia e letteratura per ragazzi e numerosi percorsi di sviluppo personale, giungendo al teatro per infanzia e teatro ragazzi, del quale s’innamora perdutamente. Ha pubblicato diverse opere teatrali, saggi, canti per bambini, fiabe e storie per infanzia e ragazzi, è autrice, regista e attrice per gli spettacoli che mette in scena con la compagnia teatrale “Liberitutti”, da lei fondata nel 2014, dove riversa, oltre agli studi di pedagogia e di counselor, tutta la sua esperienza vissuta con i bambini in qualità di insegnante di scuola primaria, di capo scout e di animatrice teatrale e musicale. Il suo desiderio: diffondere l’amore per la vita in modo alternativo e creativo, attraverso il teatro, le fiabe, il canto e la narrazione.
sito internet www.recitarcantando.net
e-mail fiorella.colombo1@gmail.com

 

COLUSSO TIZIANA
sito internet www.sindacatoscrittori.net/tizianacolusso/

 

CONATI DAVID
Autore, compositore e scrivente in genere.
Nel campo musicale dopo essersi diplomato al CET come autore di testi, ha collaborato nel 1997 con Tito Schipa Jr. alla realizzazione di un progetto a favore dell'Associazione Vittime di Ustica (Arcipelaghi Diversi, Cosa hai fatto a Ustica? - mp records Padova), nel 2000 si è aggiudicato il premio Pavanello (manifestazione nazionale trentina per giovani cantautori) e attualmente è co-produttore del gruppo pop A4 (nel 2003 per Azzurramusic è uscito il primo lavoro discografico del gruppo dal titolo "Milano Venezia"). Nel campo letterario ha pubblicato una raccolta di testi teatrali originali (Commedie e Commedianti, edito nel 2002 da Perennemergenza di Verona) e un saggio sugli infermieri per la collana umoristica "lavori socialmente inutili" pubblicato sempre nel 2002 da Edizioni Sonda. Dopo essersi masterizzato nel 2002 in scrittura teatrale al Piccolo di Milano ha deciso di intraprendere questa attività a tempo pieno. Come "scrivente teatrale" ha scritto diverse commedie e contribuito alla realizzazione di svariati spettacoli sia in lingua che in vernacolo. Collabora con diverse scuole come animatore teatrale e per i ragazzi ha scritto diversi testi, sia elaborazioni di testi classici o moderni e altri originali come "La principessa e il drago" con cui ha ottenuto una segnalazione di merito al 1° concorso di scrittura teatrale per ragazzi "Parole in scena" indetto nel 2004 dal Comune di Marano sul Panaro (Mo).
sito internet www.davidconati.com
e-mail progetti@davidconati.com
telefono 045.7680573

 

CONZO ARCANGELO
Nasce a Carosino (TA) il 2 Agosto 1964 in una calda domenica all’ora di pranzo. Si diploma in maturità artistica,ed entra in una compagnia teatrale,realizzando la sua prima scenografia di una commedia di gusto popolare in vernacolo. Partecipa a numerose mostre di pittura e scrive all’età di 19 anni,il suo primo testo teatrale. Nel maggio ’88,porta in scena una farsa scritta con l’amico Peppino Cazzato,da lì seguono altri lavori teatrali,portati in scena con successo da compagnie locali. Nel 2000 fonda con altri due amici una compagnia di teatro comico, in cui scrive,recita e dirige fino al 2003. Con attori che hanno un’esperienza teatrale trentennale, nel 2005, dà vita ad una compagnia di teatro sperimentale. Dal 1997,è iscritto alla SIAE nella sezione musica, compone canzoni (Testi e musiche) suonate in varie piazze da gruppi musicali della provincia di Taranto. Ha scritto una trentina di commedie e meno della metà sono state rappresentate tra cui si ricordano:Fiorenzo barone ,La lucerna, Coppia & Jolly,L’occasione di Nanà. Ama leggere Pirandello.

 

CORSI PAOLO
Appassionato di musica e teatro, ha compiuto studi in entrambi i campi, esibendosi sia come cantante che attore in varie occasioni. In qualità di artista del coro ha preso parte alle produzioni di opere liriche e concerti del Teatro Sociale di Trento e dell'Accademia I Filarmonici di Verona ed ha collaborato con varie formazioni corali, sia come corista che come solista. Ha inoltre preso parte agli spettacoli di operetta della compagnia veronese Belle Epoque. Ha seguito corsi di teatro e recitato in compagnie amatoriali, prima di cominciare a cimentarsi con la scrittura teatrale. Il suo testo "Il libro" è stato utilizzato nel progetto laboratorio teatrale della Scuola Media C. Battisti di Ala. Ha frequentato corsi di scrittura teatrale con David Conati e di critica teatrale con Nicola Pasqualicchio. Produce testi in proprio ed in collaborazione con altri autori. Collabora con la rivista VeronaTime.

 

D'ADDARIO GIUSEPPE
Vive e lavora a Monza ove fin, da giovanissimo, ha riscontrato particolare interesse per tutto quanto riguarda il campo artistico. Si diploma all'Istituto Statale d'Arte di Monza (1973) ove ha continuato a coltivare la sua passione sia per la pittura che per la grafica.
Dopo i primi approcci ed esperienze teatrali come attore, nel 1972, unisce un gruppo di giovani per fondare la Compagnia Teatrale Monzese.
Seguono anni particolarmente fecondi per quanto riguarda l'arte pittorica alternati da studi sulla "Nuova figurazione" (Klee e Kandinsky) a produzioni pittoriche informali e concettuali.
E' del 1977 l'approfondimento alle tecniche teatrali e dal '78 al '79 realizza un laboratorio teatrale ed una mostra collettiva presso il palazzetto N.E.I. a Monza insieme all'allestimento di uno spettacolo teatrale. Nello stesso periodo dopo esperienze e studi sulle ultime tendenze teatrali e influenzato maggiormente dalle teorie di Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba, cambia la denominazione della compagnia in quella attuale "Teatro 3" (terzo teatro, in cui l'azione dell'attore prevale sul resto dell'allestimento scenico).
Nei prossimi anni continua la produzione di opere pittoriche astratte e concettuali oltre ad opere informali-materiche.
Nel 1986 consegue l'attestato di "Comunicazione avanzata" presso il CESMA di Milano. Dello stesso anno è la scrittura e messa in scena della sua prima commedia "DEDALUS ON" realizzata in due mesi in occasione del progetto culturale: "SPAZI PER LA CULTURA" che vedeva la partecipazione della maggior parte delle associazioni culturali monzesi. In seguito saranno scritte e rappresentate altre sei commedie. Approfondisce sempre di più le tematiche teatrali con arricchimento nel campo scenografico, costumi e luci, attraverso la proposta di autori contemporanei (con qualche concessione ai classici: Molière e Shakespeare).
Nel 1994 è promotore e responsabile della "Rassegna delle Compagnie Teatrali Monzesi" in cui è impegnato a realizzare una più concreta collaborazione tra le associazioni culturali. In questi anni ha sempre più la consapevolezza dell'importanza e del ruolo che ricopre una associazione culturale nell'ambito cittadino, pertanto fonda l’Associazione pittorica “Arte&Arte”. Nello stesso periodo propone progetti culturali atti a stimolare la conoscenza, sempre più approfondita, di autori teatrali quali, nel 1997:"Shakespeare nostro contemporaneo - Shakespeare cittadino europeo" con l'intervento del drammaturgo Luigi Lunari e la realizzazione di una mostra di pittura e di fotografia inerente le tematiche della commedia: "SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE" (realizzata dalla compagnia); insieme al coinvolgimento della "BRITISH COUNCIL" con un seminario in lingua sull'argomento.
Nel 1999 continua il suo interesse per la sperimentazione teatrale e realizza un Laboratorio Teatrale per aggiornare, gli attori della sua compagnia, all'arte teatrale e le sue problematiche progettuali, metodologiche e pedagogiche.
Nell’aprile 2004 apre, la galleria “Teresa Noce - centro di arte contemporanea” spazio espositivo aperto alle manifestazioni ed alle ultime tendenze artistiche.
Ha realizzato spettacoli teatrali curando regia e allestimenti scenografici di autori classici (Shakespeare, Molière), moderni (Pirandello), e contemporanei (Ennio Flaiano, Edward Albee, Jean Tardeau, Gina Lagorio e André Roussin).
Oltre a messe in scena d’autore ha scritto e rappresentato propri testi drammatici (è iscritto alla Siae dal 1986).
Opere teatrali di Giuseppe D’Addario:
“DEDALUS ON“ (1986) commedia in due atti;
“MYOSOTIS” (1992) spettacolo multimediale in due tempi;
“SABATO POMERIGGIO” (1993) farsa in due atti;
“EN-TRANCE” (1995) farsa in due atti;
“TI SALUTO, MARIA” (1998) atto unico;
“ANGELI” (2004) dramma in due atti;
“ISABELLA E IL DUCA - cronaca di un amore - Larino 1679” (2005)
dramma in due atti.
sito internet www.giuseppedaddario.it
e-mail giuseppe.quad@libero.it  
telefono 039.2006125

 

DATTOLA PIETRO
Siracusano, nato il 23 settembre 1978 e laureando in Giurisprudenza a Roma, lavora in qualità di traduttore dall’inglese presso la Synthesis International, per la quale cura la localizzazione e l’adattamento in lingua italiana di videogiochi per PC e console. Da tre anni è anche impegnato nello studio della lingua giapponese, non saprebbe spiegare neanche lui bene perché. Da due anni frequenta in qualità di attore la Scuola della Stazione di S.Pietro a Roma, diretta dal regista Claudio Boccaccini, ma aveva già partecipato a numerosi laboratori teatrali in seno all’università e diretti dai registi Giancarlo Fares (con la collaborazione di Francesca Rizzi e Alessandra Arcidiacono) e Ferdinando Ceriani (con la collaborazione di Angelo Guidi).
Nel 2004 scrive il suo primo dramma, L’attesa, con il quale vince la IX edizione del premio Oddone Cappellino. Nello stesso anno, con il monologo L’uomo senza abitudini rientra nella rosa dei semifinalisti della IV edizione del premio Napoli Drammaturgia in Festival.
Vince e viene segnalato in diversi concorsi letterari per narrativa breve.
Il suo secondo dramma, Il signor Cugino, vince la XXXII edizione del premio Flaiano per il teatro (Coppa del Presidente della Repubblica, per il Miglior Autore Under 30).
Con Pazzi, una commedia sognante, vince il premio speciale Oltreparola 2005 per il Miglior Autore Under 30. Nel giugno 2005, Pazzi era già stato messo in scena a Roma dallo stesso autore con la sua compagnia, i DoveComeQuando.
e-mail pdsiculo2@tiscali.it , dovecomequandoteatro@tiscali.it
telefono 320.1185789

 

DE FILIPPO EDUARDO
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

DE FILIPPO PEPPINO

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

DE ROSA EVA
Attrice di cinema tv e teatro, cabarettista, regista, conduttrice ed autrice di testi teatrali nasce a Luino (VA) ma è napoletana nel dna.
Comincia la sua avventura teatrale nel 1992 come attrice nella compagnia stabile del teatro "Izzo" di Caserta dove ben presto ne diventa un punto cardine interpretando parti sempre più da protagonista.
Via via con il passar del tempo dopo essere stata ingaggiata da compagnie sia filodrammatiche che professioniste crea un suo gruppo, i “Senza fili” compagnia dove oltre ad esserne il direttore artistico vi partecipa come attrice e ne firma la regia.
Vincitrice di vari premi nazionali sia come attrice che come regista, nel 2010 comincia il sodalizio artistico con Massimo Canzano ideatore della trasmissione televisiva “Indovina chi c’è a teatro” programma tv sul teatro che va in onda dal 2011 di cui Eva de Rosa ne è la conduttrice.
Sempre con Massimo Canzano a quattro mani scrive due commedie, “Non tutte le corna vengono per nuocere” (2012) commedia comica in due atti e “In fuga con il catetere” (2013) un esilarante atto unico che in modo brillante affronta il tema della Terza Età.

 

DE SANTIS ORESTE
Nato a Pozzuoli il 2 Aprile del 1961. Autore, Compositore, Commediografo. 
Iscritto alla SIAE dal 1982. Il mio è un teatro comico, moderno e anche se tratto argomenti a volte tragici lo faccio sempre in chiave comica. Scrivo principalmente in Italiano e Napoletano.
sito internet www.orestedesantis.com
e-mail orestedesantis@libero.it
telefono 347.5748306

D

DETTAMANTI FABRIZIO
Fabrizio Dettamanti è un insegnante in pensione e vive a Zanica (Bergamo). Ha scritto le prime commedie negli anni ‘80, ma la sua produzione teatrale più significativa inizia nel 1990 quando, con altri appassionati di teatro, fonda il “Gruppo Teatro Zanica”, che per sette anni rappresenta le sue commedie dialettali confezionate su misura per gli attori della compagnia.
Fabrizio Dettamanti è anche autore di canzoni (suona da dilettante la chitarra, ma sa trascrivere su spartito le sue musiche) e quando nel 1998, sulle ceneri del Gruppo Teatro Zanica, nasce la Compagnia Stabile “Il Teatro del Gioppino”, inizia a scrivere una serie di fortunate commedie musicali dialettali (otto in tutto, di cui sei con musiche originali), che lo porteranno a vincere numerosi premi, sia come autore che come regista, anche in concorsi prestigiosi come il concorso nazionale “Festival del Teatro Amatoriale” organizzato dal Teatro Nuovo di Milano (dove, nel 2011, la giuria lo premia come miglior autore).
sito internet www.commediedettamanti.it
e-mail info@commediedettamanti.it

 

DI MAURO GIUSEPPE
Giuseppe Di Mauro nasce nel 1963 in un delizioso e pittoresco paese marinaro della Sicilia orientale, nei pressi di Catania. 
Da sempre però vive e lavora nella città di Firenze dove attualmente svolge l'attività di commerciante.
Laureato in filosofia è autore di svariati lavori letterari d'ogni genere: dalla commedia brillante al dramma, dal musical al romanzo, dal poema al giallo. Alcuni di questi sono stati pubblicati su talune riviste di rinomato successo, come ad esempio "Sipario" o, nel caso della raccolta di racconti dal titolo "Sottosopra i tetti di Firenze", edito, in parte a spese proprie, da Ed. Tassinari di Firenze. 
e-mail rosano_22@hotmail.com
telefono 055.579526 - 339.6444728 

 

DI PIRAMO VALERIO
Valerio Di Piramo nasce a Pescia, nel bel mezzo della Toscana, nel gennaio del 1953.
Vivace ed intraprendente, fin da piccolo dimostra interesse e curiosità per la musica ed il teatro.
Inizia precocemente a suonare la chitarra, dividendola con gli studi tecnici che lo porteranno al diploma in elettronica. Per oltre dieci anni la sua passione principale è la musica, e la coltiva suonando in gruppi di vario genere ed esibendosi soprattutto in Toscana.
Vive e lavora a Pescia come impiegato postale; nel 1975 si sposa e dopo due anni ha un figlio.
Nel 1986 rispolvera una sua vecchia passione, e con un gruppo di amici fonda la compagnia teatrale “Mercanti di parole”.
Nei primi tre anni di attività i lavori messi in scena appartengono ad autori noti di inizio ‘900, dopodiché Di Piramo decide di misurarsi con se stesso mettendo in gioco le proprie capacità di scrittore. Nascono così una serie di opere teatrali in vernacolo ed in lingua, che riscuotono ben presto i favori del pubblico e che vengono rappresentate da diverse compagnie teatrali.
L’apice della soddisfazione viene raggiunto quando riesce a mettere in scena un suo adattamento teatrale del Don Camillo di Giovannino Guareschi che gli vale l’entusiastico consenso di Alberto e Carlotta, figli del noto autore.
La compagnia replica il lavoro ben trentadue volte, in Toscana, in Emilia e in Francia.
Il successo ottenuto come autore teatrale lo spinge a scrivere alcuni racconti e poesie, raccolti nel suo primo libro “ Il cassetto dei ricordi”, pubblicato nel 1998.
Nel 2001 esce il suo secondo libro, “Cronos”, un romanzo edito dal gruppo Edicom di Milano.
Nel giugno del 2004 viene invitato ad Ottawa ad assistere alla rappresentazione della sua commedia “Don Camillo”, messa in scena dalla comunità italiana in Canada.
Le origini toscane, profondamente radicate in lui, lo portano al desiderio di riscoprire attraverso la musica e il teatro il passato popolare della sua regione.
Nasce così il gruppo di canto e di ricerca sulle tradizioni musicali popolari toscane "Fuoridalcoro", con il quale collabora tutt’oggi.
e-mail vdipir@tin.it
sito internet www.dipiramovalerio.altervista.org

 

DOMENICACCIO PIERO
Iscritto SIAE posiz. n° 105799
Testi teatrali: Le tre misure – Verbigrazia – Luci di servizio – Trilogia con maschere: L’orma, la spada, la luna! - Sileno e i gusci - Concertino da scarsella – Cosa rode Erode – Damina Bianca – Da Brixia a Betlemme (breve testo per ragazzi).
CURRICULUM PROFESSIONALE
Primi passi con il CUT-Centro Teatral Universitario de Buenos Aires e con l’Instituto de Teatro de la Universidad de Buenos Aires.
Diplomato presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 1963, da allora attore professionista.
ATTIVITÀ PROFESSIONALE:
Con il Piccolo Teatro di Milano in vari periodi, (per complessive sei stagioni). Tra i vari ruoli sostenuti: Vittorio Emanuele III in “W BRESCI” di Tullio Kezich . – Velosipedkin in “Il Bagno” di Majakowskij.
Teatro Gruppo diretto da Carlo Quartucci, (attività sperimentale), per quattro anni.
Gruppo della Rocca, per cinque anni. Fra i vari ruoli: Hitler in “Svejk nella Seconda Guerra Mondiale” di Bertolt Brecht
Teatro Pierlombardo (Compagnia Franco Parenti) per sei stagioni. Fra i vari ruoli: Dottor Fecis (Purgon) ne “Il Malato Immaginario” di Molière. – Bronterre O’Brian Price ne “Il Maggiore Barbara” di Bernard Shaw.
Teatro della Loggetta e poi CTB-Centro Teatrale Bresciano, per complessive cinque stagioni. Fra i ruoli: Mr Dupont in “I Costruttori di Imperi” di Boris Vian con la regia di Massimo Castri.
Inoltre, partecipazioni a spettacoli con: Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, Teatro Stabile dell’Umbria e varie compagnie private fra cui quella di Dario Fo.
Registi con i quali ha lavorato: Giorgio Strehler, Eduardo, Puecher, Missiroli, De Bosio, Chéreau, Egisto Marcucci, Castri, Cesare Lievi, Minotis, Quartucci, Squarzina, Puggelli, Guy Retoré, Franco Parenti, Marco Parodi, Dario Fo, Giorgio Barberio Corsetti, Giacomo Andrico ed altri.
E’ stato tra i fondatori del Teatro dell’Orma.
ATTIVITÀ COME INSEGNANTE:
Espressione del gesto:
1) 1965, Corso per studenti universitari al Teatro Durini di Milano.
2) 1971-72, Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Recitazione:
1968-69, Scuola del Teatro Stabile di Torino.
e-mail pier.domenicaccio@libero.it
telefono 030.2423817

 

EBERSPACHER MAURO
Mauro Eberspacher, cioè io, comincia a scrivere, a scrivere sul serio, non solo in piccole cose (racconti, poesie, scenette) nel 2006, dopo circa venti passati a fare l'attore, il musicista, il tecnico luci, il fonico, lo scenotecnico ed infine, negli ultimi dieci, il regista (e l'attore ancora, ahimé, sì).
Come scrittore non si tratta di libri nel cassetto disseppelliti dopo varie annate di stagionatura; è cominciata così, d'un tratto, perché sì e basta; perché hai qualcosa da dire e finalmente pensi che se non cominci mai, mai saprai se ne valeva la pena.
Ogni cosa che scrivo ha un movente, una cosa che voglio dire e che, vestita al meglio con gli strumenti consentiti dal mestiere drammatico, cerco di trasmettere agli spettatori; tra questi annovero anche gli "addetti ai lavori" che tento di affascinare nel momento della lettura e dell'invenzione del gioco scenico, curioso di vedere cosa ne possa essere colto e sviluppato. Tutte le mie "creature" vengono portate all'attenzione del lettore dopo un lavoro di limatura che mi mette a posto la coscienza nei confronti degli errori dell'eccessivo slancio.
Per la parte relativa al breve curriculum personale posso dire che vivo con un impiego nel campo dell'informatica, che tra i miei interessi ci sono, oltre al teatro, la musica, specialmente la classica, le arti figurative, la fotografia, la storia medievale (da prima che diventasse di moda), la lettura quasi onnivora (dico "quasi" perché di brutti libri purtroppo ne esistono, eccome) ed un mucchio di altre cose. Dopo un'esperienza di un paio di anni, alcuni anni or sono, in un'università della terza età, ora tengo per il secondo anno un laboratorio di recitazione ad Acilia, presso il Teatro San Leonardo.
Fondatore de "La cipria e la giubba" e della "Compagnia dei Minimi", ho collaborato con vari altri gruppi nelle varie vesti che l'esperienza e la contingente necessità richiedevano. Tuttora il Regista non trova sminuente presentarsi nel ruolo di Attore, Compositore, Fonico, Addetto di sala.

 

ELLI MAURIZIO
Nato a Milano il 22 giugno 1946.
Una vita da tecnico, e non da mediano...
Pertanto una vita da elettrotecnico
con specializzazione in misure elettriche e
campionamenti da laboratorio di strumentazione analogica e digitale.
Ma non solo, anche tecnico da impianti con specializzazione
per lo studio della struttura delle dighe Enel con sistema termografico a raggi infrarossi.
E poi?
E poi, una volta andato in pensione mi sono dedicato alla mia passione e piacere giovanile: il Teatro.
Prima solo come attore, circa 8 anni e poi, sempre per quel grande piacere giovanile di amante del teatro, mi sono anche cimentato nella realizzazione di saggi teatrali, successivamente come aiuto regista,
sino a giungere alla realizzazione di una mia prima commedia.
Ed è quella che si trova in rete nel sito e che ha per titolo:
"DODICI ATTORI IN CERCA D'AUTORE".
In questa mia commedia esordirò anche come regista e sarò, oltre che autore anche attore.
Spero che tutto dia i risultati desiderati per l'impegno che sto profondendo.
Ho entusiasmo e tanta tanta voglia di vedere il sipario aprirsi e la mia opera prender vita .
In questo momento sono impegnato con due compagnie, la mia "vecchia",
"APRI IL TUO SIPARIO" solo come attore
e quella nuova "QUELLI DI DUPRè" come sopra indicato...
Ho frequentato vari corsi di teatro, uno a Torino,
brevissimo, ma intensissimo, tenuto da Ugo Chiti.
Poi dei corsi teatrali di formazione (U.T.E.) tenuti da prof. Bozzo e sig.ra Chinaglia.
sito internet https://eliahilbardo.spazioblog.it/
e-mail maurizio.elli@tiscali.it
telefono 339.3259536
 

FAYAD SAMY
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

FERRARA ENZO
ENZO FERRARA inizia la sua attività di autore nel 1975 a Catania scrivendo i testi per “BLUE”, uno spettacolo televisivo di una emittente locale: Telejonica.
Crea un’azienda di grafica e fotoincisione, ma continua a scrivere spettacoli di cabaret che mette in scena con il suo amico sodale Francesco Geracà, scenografo del Teatro Stabile di Catania. Sono molti e divertenti i suoi spettacoli, nei quali prende di mira, con argute annotazioni, le incongruenze della società. La satira è dunque la sua caratteristica creativa. Nel 2000 Viene chiamato da Cinzia Leone con la quale collabora ai testi di:
“RODIMENTI”
Monologo dell’attrice Cinzia Leone
Scrive per Stefano Masciarelli il monologo:
“RAPSOMIA”
Monologo
Scrive per altre attrici alcuni monologhi fra cui:
“CREDENZE E DISPENSE”
Monologo per attrice
Nel 2001 mette in scena a Firenze un suo testo:
“AMORE... VOCE DEL VERBO MORIRE”
Spettacolo di Teatro Cabaret
Nel 2000 la sua attenzione si rivolge anche al teatro di prosa. Conservando il suo stile graffiante e ironico mette in scena situazioni e tematiche di attualità con una visione grottesca della realtà. Nel 2002 partecipa al Concorso nazionale “Teatro Minimo Renato Lulli di Bologna”
e gli viene assegnato il 1° premio con il suo atto unico “INTESTINI” che viene messo in scena a Bologna nell’ottobre dello stesso anno.
Altri lavori: CONTAGIO
Commedia in 2 atti
andata in lettura scenica al Teatro Libero di Milano
IO TARZAN, TU JANE
Commedia brillante musicale in 2 atti
DOPPI SERVIZI... SEGRETI
Commedia in 2 atti
O.G.M. Organismi Geneticamente Modificati.
Dramma parossistico in 9 mesi e 2 parti... cesarei
GRAAL GAME
Opera musicale
LEGAMENTI
Monologo per attrice
BACKSTAGE
Dramma in due atti
Attualmente stanno andando in scena in Sicilia due suoi spettacoli di cabaret dal titolo: “PRECARI SI NASCE” e “IL CIELO SOPRA CATANIA”.

 

FEYDEAU GEORGES
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino 

 

GATTI CLAUDIO
Nato a Roma il 3-6-63, lo stesso giorno della morte di Papa Giovanni XXIII; il clima di cordoglio e la forma palindroma di questa data hanno determinato successivamente la mia laurea in Ingegneria Elettronica e la mia carriera di travet dell'informatica. Oggi lavoro a Roma e vivo fuori dal Grande Raccordo Anulare; in questo modo, riesco a rispettare la media nazionale secondo cui l'uomo italiano risiede a meno di un chilometro dalla casa dei genitori e ad almeno 45 minuti di macchina dal proprio lavoro. La mia incredibile produzione letteraria inizia con "Bacetti a colazione" (1992), commedia scritta a quattro mani e selezionata per il premio "G.Totola - Drammaturgia Giovane". Sull'onda dell'entusiasmo scrivo altri testi teatrali: "Non ci sono per nessuno" (1993), "Santo Cielo" (1994) e "Sette Anni di disgrazia (e grandi sventure)" (1995). "Santo Cielo" viene rappresentata nella rassegna Romana "Alcantara '94" ottenendo un buon successo tra il pubblico di parenti e amici precettati per l'occasione. Nel '96 riprendo la sopra citata collaborazione a quattro mani, nascono così "I miei Due Pargoli" (1997/1998); per addormentarli o semplicemente farli mangiare, inizio la mia opera più, riuscita : la saga de "Il Mostro Peppone e ...". In modo sporadico mi sono dedicato anche a racconti corti, brevi e pulviscolari. A marzo 2003, il racconto "Qualità Arabica" è stato presentato, con inatteso ma assoluto insuccesso, ad un concorso a tema su "Il caffè". A giugno 2004, "The Fabulous Bonus Track Band" è stato accolto con bonaria indifferenza al concorso romano "Parole in Corsa".
sito internet www.geocities.com/gatticl
e-mail cgatti@hotmail.com
telefono 329.6267366

 

GAUDIANO CARMELO
Carmelo Gaudiano, nato a Matera nel 1955, è coniugato ed ha tre figlie. Nel 2003 col racconto “RICORDI DI FANCIULLEZZA” ha partecipato al Premio Internazionale Navarro di Sambuca di Sicilia, conseguendo una lusinghiera Menzione Speciale della giuria nella sezione riservata alla narrativa inedita. Nel 2006 ha pubblicato un libro dal titolo: “CERCA LA TUA VERITA’ - Storia di vita e di sogni, di addii ed incontri“, che per i contenuti “valoriali” è risultato oggetto di adozione da parte di numerose Scuole Medie di I° e II° grado di Puglia e Basilicata. Da sempre innamorato del Teatro e di quello napoletano in particolare, ha in passato composto una serie di commedie in sintonia con la scuola di “pensiero Eduardiano”, dai titoli: “11° NON GIUDICARE – Fatevi i fatti vostri” (rappresentata nel 2008/2009/2010); “LA LICENZA DI NATALE – Ma quale miracolo?” (rappresentata nel Natale 2011 in provincia di Taranto e di prossima rappresentazione in provincia di Latina); “E SE CI VIENE UN MAL DI TESTA? – Al cuor non si comanda” (rappresentata a Matera nel 2006/2007). Con questo ultimo lavoro ha partecipato nel 2003 al Concorso Nazionale “Città di Bitetto”, riportando una promettente Menzione Speciale della giuria nella sezione Teatro. Nel 2009 ha scritto la commedia “LA P’ND’DDET – Attenti al nome del nascituro” insieme col coautore R. Randazzo, testo che verte sulla tradizione popolare, purtroppo in disuso, di chiamare il nascituro primogenito col nome del nonno paterno (già rappresentata più volte ed in via di nuova rappresentazione per Natale 2011 nel teramano). Nel marzo del 2011 ha scritto “FAI BENE E SCORDATELO”, insieme col coautore A. Piccirillo di Foggia, commedia che tratta del difficile rapporto tra padri e figli (già rappresentata in Sicilia nel luglio 2011). Nel giugno 2011 è risultato finalista nel Premio Nazionale Martucci di Letteratura e Teatro di Valenzano (BA), con la Commedia “E’ SOLO UN SOGNO!”, scritta insieme col medesimo autore foggiano, commedia tragi-comica con finale di grande pathos, che tratta della paura della morte che si insinua in una coppia di anziani coniugi e risolta grazie all’ausilio Divino. Infine ha di recente composto “ SCACCIATABU’ “ , corto teatrale intorno al malessere della “famiglia” nella società contemporanea, che si ripercuote inevitabilmente sulle molteplici situazioni di disagio in cui versano i giovani. Due le protagoniste femminili di questo atto unico, che nel finale vedranno nella “coesione familiare” il primo passo da compiere per venir fuori dalla loro incerta condizione.
e-mail gaudianocarmelo@alice.it

 

GHIDONI PAOLO
Paolo Ghidoni si dedica al teatro, soprattutto dialettale, da molti anni. Nato a Concordia sulla Secchia in provincia di Modena nel 1943, si è trasferito in tenera età nel limitrofo Comune di Moglia (provincia di Mantova) dove è vissuto quasi ininterrottamente fino ad oggi. Ha iniziato a far teatro nell’ormai lontano 1968 come attore dialettale. Nello stesso anno iniziò anche la propria attività di autore con la commedia “Va’ dal barber e fat tusar”. A partire dal 1977 il “Gruppo Teatro Aperto”di Moglia rappresentò prima “Va’ dal barber e fat tusar” e successivamente, nel corso degli anni, le altre commedie dell’autore: “Quand a runa la palèra”, “La cambra di salam”, “La regina di vdei”, “Li tre bambuli”, “L’ustaria dli beli doni”, “La ca’ di ladar”. Quasi tutti questi testi sono stati ripresi e messi in scena con notevole successo anche da varie altre compagnie dialettali soprattutto delle province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. Il dialetto usato è, infatti, quello che si parla nel Basso mantovano (suzzarese) e nella confinante Bassa reggiana (guastallese) ed è facilmente comprensibile e adattabile in una vasta zona della Val Padana a cavallo fra Lombardia ed Emilia. Si tratta di testi brillanti, ricchi di spunti e di battute comiche ma mai grossolani e farseschi. Le storie raccontate contengono buoni intrecci e, senza aver la pretesa di fare satira, cercano di rappresentare in modo bonariamente ironico situazioni e vicende del mondo contemporaneo.
In questi ultimi anni Paolo Ghidoni, ormai pensionato, ha alleggerito il proprio impegno come attore e regista, ma ha continuato a lavorare intensamente come autore. I suoi ultimi tre testi (“Pulenta e gras pistà”, “Scambi ad not a la stasiun” e “Angilin”) non hanno ancora trovato chi se la sente di metterli in scena, forse perché affrontano da un punto di vista, in un certo senso, più approfondito e meno scherzoso rispetto alla produzione precedente, argomenti quali i problemi della terza età e le lotte contadine dell’ottocento padano.
sito internet www.ghidonidialetto.altervista.org - www.xoomer.alice.it/ghidoniautoredialetto
e-mail ghidoni.paolo@alice.it
telefono 0376.557631 - 348.5481794

 

GIAMBRONE PINO
Pino Giambrone insegnante d’Educazione Tecnica nasce il 10 gennaio 1950 a Campofranco un piccolo paese situato su una collina che domina la Valle del Platani, nell’entroterra della Sicilia, in provincia di Caltanissetta, dove vive ed opera.
Sin da giovane ha avuto la passione per il teatro tanto che nel 1977 tra i giovani dell’Azione Cattolica costituisce un gruppo di ragazzi che hanno la passione per il teatro. Rappresentano come primo lavoro “ U PARANINFU “ una commedia in tre atti di Luigi Capuana sotto la regia dello stesso Pino Giambrone. Debuttano al Cine Teatro della Casa del Fanciullo, allora gestita dai Padri Vocazionisti, il 25 dicembre di quell’anno. Visto l’enorme successo di critica e di pubblico la neo compagnia decide di continuare dandosi un nome. Nasce così la Compagnia Teatrale Luigi Capuana che per più di venticinque anni ha calcato le scene di tutta la Sicilia portando in scena lavori teatrali dei più noti commediografi siciliani Capuana , Martoglio, Pirandello ed altri autori contemporanei. Non soddisfatto dei lavori teatrali che esistono in commercio Pino Giambrone decide di cimentarsi nella realizzazione di opere teatrali, cosi nel 1992 scrive una commedia brillante in tre atti in vernacolo siciliano “ CU AVI CRAPI AVI CORNA”. Nell’anno successivo scrive la commedia in tre atti , in vernacolo siciliano “ FATTI, FATTURI E FATTAZZI “ con la quale riesce ad ottenere un ambito premio, la Targa D’Oro in una Rassegna Regionale organizzata dal Comune di Casteltermini, sotto la direzione artistica di Michele Guardì. A questa Rassegna parteciparono le più qualificate Compagnie Teatrali che operano nel territorio siciliano, appartenenti alle scuole di recita di Catania e Palermo. La commedia fu rappresentata dalla sua Compagnia, sempre sotto la sua Regia. Continua la sua vena di drammaturgo in altri lavori teatrali in tre atti, sempre in vernacolo siciliano quali: “CAVADDUZZU, CAVADDUZZU….”, “ CINCU FIMMINI E UN TARI’ “, “ DON CICCIU ‘U PRE’FICU “ , “ ASSU DI COPPI E TRI DI VASTUNI e la commedia campestre in due atti, sia in vernacolo siciliano che in lingua “ ZIZZANIA “ con la quale la sua Compagnia si aggiudica sei premi, nella rassegna teatrale regionale organizzata dal comune di Vittoria , migliore Compagnia, migliore attrice protagonista, migliore attrice non protagonista, scenografia, costumi e migliore Regia, il Premio Nazionale STELLA D’ORO Città di Allerona ( TR ) come migliore Regia e Migliore testo ZIZZANIA e l’anno successivo con CINCU FIMMINI E UN TARI’. Il premio regionale di Roccapalumba come migliore Regia e migliore Testo. Altri premi come migliore regia: Caltanissetta 1990, Marianopoli, Cammarata, Caltanissetta 98, Roccapalumba 2000, Vittoria, Roccapalumba 2003, Roccapalumba 2005, Gela. Altri lavori teatrali sono: “ ‘A VACCA FODDI “ commedia brillante in due atti. Atti unici, adatti anche per le scuole elementari e medie, in lingua : “ IL COLORE DELLA PELLE “, “ IO SONO SOLAMENTE LUCA “, “ MI ALZERO’ ED ANDRO’ DA MIO PADRE “. In vernacolo siciliano “ S’AVISSI UN LAPISI “, “ MIEGLIU UN SORDU “, “A SCUOLA” “ ‘PI CURPA DI LI VACCHI “ , “ SCIAURU DI MUSTU ZUCCARINU”, ‘U PUPARU e SI FUSSI RE’.
Cura la regia di un gruppo di giovani della sua parrocchia ed ha portato in scena diversi Musical che hanno riscosso enorme successo di critica e di pubblico, Madre Teresa, L’isola della felicità ed altri.
Le sue commedie sono state rappresentate in tutto territorio della Sicilia, Calabria, Puglia e Marche. All’estero in Germania e Canadà.
Esperti esterni – progetto PON misura 3 azione2 “L’alchimia dei saperi” cod. prog.. 3.2-2005-310
IL SUO REPERTORIO BIBLIOGRAFICO
1. ZIZZANIA commedia campestre i due atti;
2. CINU FIMMINI E UN TARI’ commedia brillante in tre atti;
3. SCIAURU DI MUSTU ZUCCARINU, commedia campestre in due atti;
4. FATTI, FATTURI E FATTAZZI commedia brillante in tre atti;
5. CU AVI CRAPI AVI CORNA commedia brillante in tre atti;
6. CAVADDUZZU, CAVADDUZZU… commedia brillante in tre atti;
7. DON CICCIU ‘U PREFICU commedia brillante in tre atti;
8. ASSU DI COPPI E TRI DI VASTUNI commedia brillante in tre atti;
9. SI FUSSI RE’ commedia brillante in due atti;
10. ‘U PUPARU commedia brillante in tre atti;
11. AMMUCCIA CA TUTTU PARI…E DISPARI commedia brillante in tre atti;
12. MIEGLIU UN SORDU commedia brillante in tre atti;
13. PI CURPA DI LI VACCHI commedia brillante in un atto;
14. S’AVISSI UN LAPISI commedia brillante in un atto;
15. IL COLORE DELLA PELLE attto unico;
16. MI ALZERO’ ED ANDRO’ DA MIO PADRE attto unico;
17. IO SONO SOLAMENTE LUCA atto unico;
18. A SCUOLA commedia brillante in due atti;
19. SINZALI SENZA SALI commedia brillante in due atti;
20. VITA DI SAGRESTIA, OVVERO LE ROCAMBOLESCHE AVVENTURE DI PADRE NAZZARENO commedia brillante in un atto.
Alcuni lavori sono stati tradotti in lingua italiana quali:
- ODORE DI MOSTO ZUCCHERINO -Titolo originale : Sciauru di mustu zuccarinu;
- ZIZZANIA -Titolo orgininale Zizzania;
- CINQUE FEMMINE E UN TARI’- Titolo originale: Cincu fimmini e un tarì;
- PI CURPA DI LI VACCHI -Titolo originale: Pi curpa di li vacchi.
- FIDARSI, NO GRAZIE – Titolo originale: Ammuccia ca tuttu pari…e dispari
e-mail  pinogiambrone@virgilio.it
telefono 338.5995676

 

GIANNINO TITTY
Santina, detta Titty, Giannino nasce a Messina il 3 novembre 1968, e comincia a scrivere sin da ragazzina, dedicandosi in un primo momento, negli anni delle scuole medie, alla composizione di poesie, sia in italiano che in vernacolo siciliano, classificandosi infatti, tra l'altro, seconda al Premio nazionale di poesia "Vann'Antò", XX ed. del 1981. Negli anni del Liceo, si dedica alla stesura di piccoli sketch in francese, messi in scena in occasione dei saggi annuali tenuti nella suddetta lingua, con cui riscuote il plauso del pubblico e di alcuni giornalisti. Infine approda alla scrittura di copioni teatrali, inizialmente redatti in italiano, e successivamente tradotti in dialetto siciliano, lingua che sente "più vicina alla sua indole e ritiene più vivace ed incisiva". Le prime commedie furono "L'Inter-Vista" e "A Pitruzzu mu pigghiu jò", ma i primi riscontri li ottiene con il testo "Pippinu u bicchinu e Alma a fantasma" partecipando al Premio nazionale per il teatro "Luigi Capuana" , 2ed. del 2000 classificandosi infatti seconda. L'anno successivo allo stesso premio avrà la Menzione speciale per " A Pitruzzu... ". Nei 10 anni successivi preferisce dedicarsi alla famiglia, e abbandona temporaneamente la scrittura, che riprenderà nel 2011/12 scrivendo di seguito 4 opere: "U cuttigghiu di Vicu san Lorenzu", "Mastru NO!", "Attesa con sorpresa" e "Si Eva non s'avissi manciatu a mela", sempre in vernacolo. Nel febbraio 2012 la Compagnia Teatrale Ledimigi di Messina sceglie il suo testo "Pippinu u bicchinu..." per partecipare alla 5a Rassegna Teatrale ZANCLE Premio Adolfo CELI , in cui l'autrice otterrà il premio "Migliore Originalità del Testo". La stessa compagnia eseguirà il testo " Si Eva..." nella 6a ediz. della medesima Rassegna, nel dicembre 2012.
Nel febbraio 2013 partecipa, sempre con il testo "Si Eva.. ", alla seconda edizione del Premio letterario nazionale "Il buon riso fa buon sangue" organizzato dall'Associazione culturale Luce dell'Arte di Roma, dove riceve una Menzione Speciale.
Vive attualmente a Spadafora (ME).
sito internet www.tittygiannino.jimdo.com
e-mail tittyg68@gmail.com
telefono 334.3589590
 

GIORDANO TURI
Attore, autore e regista teatrale, è nato a Catania il 23 gennaio 1956. Ha recitato assieme a: Michele Abruzzo, Turi Ferro, Giulio Brogi, Fioretta Mari, Miko Magistro, Armando Bandini, Nino Frassica, Ida Carrara, Edoardo Siravo, Ciccino Sineri, Turi Scalia etc., ed è stato diretto da: Giuseppe Di Martino, Lamberto Puggelli, Armando Pugliese, Romano Bernardi, Roberto Laganà, Walter Manfrè, Orazio Torrisi ed altri ancora. Per il teatro ha scritto e diretto: "Musco"; "Cavvunedda"; "Farfarsa"; "Le avventure di Robin Hood"; " Micio Tempio, poeta catanese"; "Goldoni fra i comici"; "Gershwin, note di un artista"; "Don Chisciotti e Sanciu Panza"; "Lu rebellamentu di Sichilia" (vincendo nel 1991 il Premio Scena);"Omaggio a Pietro Mascagni" (commissionato dalla città di Vizzini per onorare G.Verga e La Cavalleria Rusticana); "Fenesta che lucive" (per il bicentenario Belliniano); Inoltre ha adattato e diretto: "'U contra" di N. Martoglio per il Teatro Stabile di Catania con Pippo Pattavina; "Orfeo ed Euridice" di Gluck per Notomusica Festival con la Camerata Polifonica Siciliana diretta da G. Ferrauto e i Pupi dei fratelli Napoli; "La partita a scacchi viventi" per la Settimana del Barocco di Militello; "Pierino e il lupo" di Prokofiev in dialetto siciliano con Tuccio Musumeci; mentre per il teatro danza ha adattato e diretto: "Romeo e Giulietta" da Shakespeare; "Carmen" da Mérimée; "Cavalleria rusticana" e "La lupa" da Verga, con musiche di Salvatore Furnari e coreografie di Salvo Di Mauro; nel 2001 ha sceneggiato e diretto, assieme a Mario Bruno, il cortometraggio "Bellini a Catania". Nel 2004 ha pubblicato i libri "Rarità teatrali di Nino Martoglio" e "1884 - Va in scena Cavalleria Rusticana" per conto del "Gruppo Sicilia Teatro" diretto da Tino Pasqualino.

 

GOLDONI CARLO
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

 

HENNEQUIN ALFRED

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

​

HENNEQUIN MAURICE

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

​

IONESCO EUGENE

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

​

ISIDORI MASSIMO
Massimo Isidori nasce a Guardea (TR) nel 1957, si diploma ragioniere e perito commerciale, in seguito si diploma anche come operatore informatico. Impiegato pubblico attualmente in pensione.
L’amore per il teatro è sbocciato sin dall’infanzia, trasmessogli dalla madre che, da ragazza, l’aveva coltivato in teatrini parrocchiali. Dopo apparizioni varie da bambino e adolescente a diciannove anni entra in pianta stabile in una compagnia amatoriale del proprio paese, interpretando sin da subito ruoli da protagonista. Nel 1987 si sposa e si trasferisce nel comune di Montecastrilli (TR), precisamente nella frazione di Castel dell’Aquila, dove nel 1995,insieme ad alcuni amici, fonda la compagnia GLI AMICI DEL TEATRO di Castel dell’Aquila che nel 2006 si trasforma in Associazione Filodrammatica. Dopo aver messo in scena copioni di diversi autori sente la necessità di scriverseli in proprio. Così dal2007 al 2014 nascono uno di seguito all’altro: IL CENTRO D’ACCOGLIENZA, L’EQUIVOCO, GEMELLI MA NON TROPPO, ME CE MANCAVA SOLO L’INDIA, I LADRI INDISTURBATI e IL VECCHIETTO. Con L’EQUIVOCO vince il primo premio come testo originale al concorso TEATRIAMO, rassegna del teatro amatoriale di Porano (TR) ed è tra i sei finalisti su trenta partecipanti al concorso nazionale del teatro dialettale “Premio Renato Brogelli” svoltosi a Terni nel 2012.
indirizzo via San Giuseppe 20 05026 Castel dell’Aquila di Montecastrilli (TR)
e-mail massimoisidori@alice.it
telefono 3398368787
posizione S.I.A.E. 183827

 

LABICHE EUGENE

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

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LA SPINA SALVATORE
Autore S.i.a.e., compositore di musiche e musiche di scena, ha lavorato con il Gruppo 'Amici del Teatro' di Nicolosi, con Gruppo Arte Teatro - La Fenice, con Aldo Lo Castro in 'VLAD TEPES, una leggenda, un mito' componendo le musiche e gli effetti sonori di scena, ha scritto per Pippo Barone e il suo teatro, compone le musiche di scena per la rappresentazione dei famosi 'Carri di S. Lucia' - Belpasso, nonche' scrive opere teatrali. Raccoglie e cataloga musiche e tradizioni musicali siciliane (anche strumentali e ritmiche) che inserisce in opere teatrali o le divulga in rappresentazioni mirate tramite un coro polifonico. Ha composto per Eliana Esposito canti e musiche per il teatro.
Vive a Belpasso in provincia di Catania.
e-mail salvo_laspina2002@yahoo.it

 

LELIO OTTORINO
(attore – regista - scrittore)
Nasce a Forli' nel 1950, da una delle più antiche famiglie di comici dell'arte, “I LELIO”, fin da giovanissimo calca le scene seguendo la tradizione di famiglia, la quale era formata da attori girovaghi che con un teatro viaggiante (carro di tespi) si spostavano di piazza in piazza portando il loro repertorio teatrale che spaziava tra opere classiche, i grandi drammoni e il teatro scuola.
Dopo la lunga esperienza maturata nella compagnia di famiglia “Gruppo 10” nel 1992 forma un proprio gruppo (il Gruppo del Lelio) di cui ne è attore e
regista.
Nel 2002 lascia la compagnia da lui fondata per formarne una nuova “L'Aquilone” per la quale scrive diverse opere originali (classiche e fiabesche) e traduce, riduce e adatta vari spettacoli di grandi autori classici (Goldoni, Molière, Pirandello, Shakespeare, Andersen, M.L.De Beaumont, Perrault, ecc. ).
Attore poliedrico passa indifferentemente da parti di caratterista a parti da primattore, unendo alla tecnica maturata sotto importanti registi, la naturale capacita istintiva, tipica dei figli d'arte.
Partecipa ad alcune pellicole cinematografiche di grande suggestione come: “Venezia gran teatro del mondo” di Alessandro Bettero, docufiction imperniata sulla vita e le opere di Carlo Goldoni, dove rappresenta il personaggio di Arlecchino.
Si occupa attivamente di insegnamento teatrale, ed è iscritto alla Società
degli Autori ed Editori con le numerose opere da lui composte.
e-mail ottoaquilone@virgilio.it

 

LEOTTA ALFIA
Nasco ad Acireale il 3 Giugno del 1964 e dopo 25 anni mi trasferisco a Santa Venerina, l’attuale mio domicilio. Poi la scuola e il lavoro occuparono il mio tempo e i miei pensieri.
Diplomatami alla Scuola Alberghiera, lavoro nel campo turistico dal 1981 quando un bel giorno, tra un cliente e un altro, con alcuni colleghi di lavoro, ci mettiamo a scrivere aneddoti divertenti realmente accaduti, tanto per il piacere di rileggerli insieme nelle occasioni d’incontro fra amici.
Da qui l’idea di farne una commedia teatrale e metterla in scena per il semplice gusto di divertirci e far divertire gli amici.
Ecco che 1994 nasce la mia prima commedia “ QUANNU E’ TROPPU E’ TROPPU “ originariamente scritta a 6 mani e successivamente, da me riveduta e corretta per platee più esigenti.
Visto il successo ottenuto, nel 1995 nasce anche la COMPAGNIA TEATRALE IL MELOGRANO, compagnia di Teatro amatoriale, di cui ne ho la presidenza fin dalla sua fondazione.
L’esigenza di reperire testi nuovi e originali per pochi personaggi, mi spinge a scrivere delle commedie brillanti per la mia compagnia, cucendo addosso a ciascun attore il proprio personaggio.
Carica umoristica, originalità, simpatia e ritmo, questi gli ingredienti dei miei lavori.
Attingo parecchio dalla vita quotidiana, dalla famiglia, dai rapporti fra marito e moglie, dalla religione……e dalla fantasia,……quell’isola felice che abbiamo in fondo al nostro cuore, dove spesso ci rifugiamo per sfuggire a quanto di brutto e insensato c’è nella nostra quotidianità.
Nei miei lavori, c’è sempre un messaggio, una morale, perché penso che scrivere sia una missione, con lo scopo di arrivare dritti al cuore di chi ci ascolta.
In 13 anni di attività,….. 23 testi teatrali, di cui 6 ancora inediti ( per scelta) rappresentati in tutta Italia e anche all’estero e 2 testi di cabaret
Tra i più gettonati:
T’ASPETTU ‘N PARADISU, MISSIONE IMPOSSIBILE, DUE EVASI IN MINIGONNA, PO’ BENI DE’ FIGGHI, L’ISOLA DEI GIRASOLI, CHI NON RISICA NON ROSICA, QUANNU E’ TROPPU E’ TROPPU……
In cantiere una sceneggiatura per lungometraggio

 

LO CASTRO ALDO
Nato a Catania il 4 gennaio 1947.
Autore - Regista (iscritto alla SIAE fin dal 1984).
Direttore artistico del "TEATRO DEGLI SPECCHI" di Catania.
Direttore del Laboratorio di Avviamento al Teatro del TDS.
Dopo le prime giovanili esperienze attoriali, decide di dedicarsi a tempo
pieno alla regia. Nel 1968 collabora con il C.U.T. (Centro teatro
universitario) e successivamente con il Teatro Club di Catania, fucina di
ricercatori e di giovani attori che tentano di rompere con la tradizione.
Nel 1970 presenta "La lezione" di E.Ionesco che riscuote un grande successo di critica e di pubblico. Nasce così la sua passione per il Teatro dell'assurdo, in nome del quale scriverà, un decennio più tardi, opere quali "Il Teatro delle meraviglie", "La commedia ricomincia", "Eustachio, ovvero Un affare serio". Sempre negli anni '70, firma la regia di diversi spettacoli fra cui "L'ultimo nastro di Krapp" di S.Beckett, "Mostellaria" di Plauto, "Sogno ma forse no" di L.Pirandello e di tanti altri.
Negli anni '80 - pur non abbandonando le tematiche avanguardistiche -
concentra la sua attenzione verso storie quotidiane attingendo sovente dalla tradizione e dalla cultura popolare. Nascono così "Senza pani si mori...", "'U pircanti", "La beffa"... Allo stesso periodo appartiene "Turiddu
Giuliano", basato sulla reale vicenda del fuorilegge siciliano e sua prima
opera rigorosamente storica. Da spunti autobiografici nonchè dalla sua
indole di acuto osservatore di contraddizioni ed ipocrisie della realtà
provinciale, trova ispirazione per scrivere diverse opere, fra cui "Ius
primae noctis", "L'arte sì ma di arrangiarsi!", "Tango, monsieur?"(insignita
in Romania col prestigioso premio UNITER) "Occhio non vede...", "Tre sorelle e un imbranato", fino ad arrivare al più recente"Il Principe Dracula",
incentrato sulla vicenda storica del principe romeno Vlad Tepes.
Nello scorso giugno 2005, infine, con un'altra opera dedicata allo stesso
argomento, dal titolo "Dracula. una storia, un mito", ha partecipato come
autore-regista al Festival Internazionale di Sibiu (Romania) ottenendo un
enorme successo di pubblico e di critica.
Recentemente gli è stato assegnato il riconoscimento "Una vita per il
Teatro", giusto per festeggiare le sue nozze d'oro col teatro.
Ma il fiore all'occhiello del Teatro degli Specchi e di Aldo Lo Castro è il
Laboratorio di Avviamento al Teatro che oggi è al suo 14° anno di vita. Una scuola che ha visto avvicendarsi centinaia di giovani e meno giovani. Oggi il Laboratorio del Teatro degli Specchi, diretto da Aldo Lo Castro è ormai una realtà consolidata, grazie all'impegno e alla professionalità di chi vi opera.
sito internet www.teatrodeglispecchi.it 
e-mail aldolocastro@yahoo.it 
telefono 347.8765555

 

LOREFICE SALVINO
SALVINO LOREFICE è nato a GELA, in Sicilia, il 28 Giugno 1953. 
Nel 1972 ha conseguito il Diploma di "Perito Chimico Industriale". 
Dal 1972 al 1982 ha frequentato la Facoltà di Ingegneria Chimica al Politecnico di Torino per poi trasferirsi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino. In questa città ha vissuto per sedici anni, prima per motivi di studio poi per motivi di lavoro. 
Nel 1981 Inizia la collaborazione a giornali e riviste quali Il Nostro tempo e Pagine Nuove, di Torino. 
Nel 1983 vince un concorso pubblico e viene assunto come assistente amministrativo all ' I.N.P.S. (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), dove attualmente lavora. 
Nel 1985 inizia la collaborazione alla rivista culturale Dialogo, di Ragusa, e si iscrive poi all'Ordine dei giornalisti - pubblicisti. In questo stesso periodo, e per dieci anni, svolge anche attività come dirigente sindacale nazionale, coordinando le strutture provinciali della Sicilia.
Nel 2004 Consegue la qualifica di "Esperto in Forme e Tecniche di Comunicazione". 
Nel 1986 si sposa. Ha due figli nati nel 1988 e nel 1992. 
Nel Gennaio 1989 si trasferisce a Ragusa, dove lavora e risiede con la famiglia.
PUBBLICAZIONI
Nel 1981 il romanzo Tenera vecchietta con l'hobby di un giardinaggio particolare, presso l'Editore Antonio Lalli, di Siena. 
Nel 1991 il testo della commedia Piazza della Vergogna, a cura del "Teatro del Vicolo", di Modica. 
Nel 2000 il romanzo Genj Malefici e Gatti Mammoni, presso Michele di Salvo Editore, di Napoli.
ATTIVITA' TEATRALE 
Otto pericolose simpatiche donnette. 
Tenera vecchietta con l'hobby di un giardinaggio particolare, versione teatrale del romanzo omonimo a cura dell'autore. 
I Nastri
Piazza della Vergogna
Amilcare Solferini
Se sposi quello, figlia mia, ti sistemi
RICONOSCIMENTI 
1984 - Qualche secondo di ritardo, ottiene il diploma d'onore al Concorso teatrale Candoni - Orazero per atti unici, indetto dal Comune di Udine. 
1985 - I Nastri, commedia in due tempi, viene segnalata al Premio Teatrale Vallecorsi, Comune di Pistoia. 
1986 - Piazza della Vergogna, commedia in due tempi, che tratta il tema della Mafia, viene segnalata al Premio Teatrale Anticoli Corrado, provincia di Roma.
1992 - La commedia Il Granchio, che tratta il tema della tortura e del razzismo, vince al Concorso Teatrale Anticoli Corrado, edizione 1992. 
2004 - Riceve il Premio Speciale Kiwanis Club di Gela come "cittadino gelese per aver portato onore a Gela con la sua attività di scrittore e per aver contribuito a far conoscere la cultura siciliana in Italia". 
2004 - il romanzo "Il Pirata dell'Isola dei bonsai", è vincitore, quale miglior testo, del Premio LIBERA LA CULTURA - FESTIVAL DELLE SERRE (XII edizione) indetto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Cerisano (Cosenza).
sito internet web.tiscali.it/salvinolorefice
e-mail salvino.lorefice@tiscali.it

 

LUCA SILVANO
Comincia a muovere i primi passi nel mondo del teatro a soli otto anni, prendendo parte ad alcuni spettacoli teatrali proposti da compagnie di filodrammatici. A quindici anni entra a far parte della compagnia teatrale “Don Bosco” di Sant’Agata Militello diretta da Mimmo Famiani e con questa porta in scena gli spettacoli “Tutti in ferie” di Pippo Modica e “Mamma li turchi!”. Nel 2001 viene chiamato a dirigere il “Giovane Teatro Santagataese” del quale rimarrà direttore artistico fino al 2008, anno dello scioglimento del sodalizio teatrale . Con il GTS porta in scena numerosi spettacoli nel corso degli anni come le commedie in dialetto siciliano “Non putemu fari malafiura!”, “U fidamzamentu pa festa di san Liboriu”, “I Vutazioni” (quest’ultima pubblicata dalla casa editrice B.O.S.) lavori teatrali brillanti quali “Sarto per signora” del francese George Feydeau , “Come si rapina una banca” di Samy Fayad e lo spettacolo medievale “Storia di un eremita” nell’anno 2006. Ha collaborato con diversi volti noti del teatro italiano come gli attori Edoardo Siravo, Cono Messina, il regista Aldo Lo Castro (del quale ha interpretato la commedia : “L’arte della beffa” nel ruolo di Bernardino) lo scrittore Vicenzo Consolo e il gruppo di musica etno – antropologica “Antichi suoni” diretti dal maestro Michele Saccone. Ha fatto parte della compagnia del teatro stabile “Insieme” di Catania coordinata da Enzo Sasso con il quale ha portato in scena lo spettacolo teatrale di George Feydeau: “Quando il marito va a caccia”. Ha collaborato anche con il dipartimento salute mentale del presidio ospedaliero di Sant’Agata Militello “Ugo Gullino”scrivendo e mettendo in scena lo spettacolo teatrale : “Cu l’avissi mai dittu”. Ha diretto la piecè artistica “Una magnifica angelica storia” , andata in scena nell’anno 2009 nella splendida cornice del monastero “San Filippo di Fragalà” realizzata in collaborazione con il gruppo artistico “giovani per Frazzanò” e sapientemente musicata del maestro Antonio Curcio .Nella stagione teatrale invernale 2010 ha interpretato la parte di Mario Santoni nello spettacolo teatrale : “Un milione di milioni al secondo” di Leone Spiccia (testo teatrale che vede protagonista una ragazzina affetta dalla sindrome di Down) con la regia di Cono Messina e la direzione artistica del professore Salvatore Di Fazio. E’ iscritto alla S.I.A.E. dal 2001 e ha all’attivo la stesura di circa trenta copioni Dal settembre del 2009 è entrato a far parte della produzione artistica “Piccola bottega dell’arte” di Sant’Agata Militello.
sito internet www.piccolabottegadellarte.it
e-mail silvanoluca@hotmail.it

 

LUNARI LUIGI
LUIGI LUNARI è nato a Milano. Si laurea in legge, studia composizione e direzione d'orchestra. E' stato giudice di pace.
Si occupa di teatro in varie direzioni, dedicandosi per periodi di varia durata all'insegnamento universitario, alla saggistica, alla critica. Per più di vent'anni dal 1961 al 1982 - collabora con Grassi e Strehler al Piccolo Teatro, esperienza dalla quale nascerà, nel 1991, il romanzo teatrale "Il maestro e gli altri". Svolge intensa attività di traduttore, e per l'editore Rizzoli sta traducendo l'intera opera di Molière, oltre a curare i volumi dedicati nella stessa collana a Goldoni. Vasta anche la sua attività saggistica, dedicata in particolare a Goldoni, Molière e Brecht.
Autore di notevole eclettismo, scrive fortunati originali televisivi ("Dedicato a un bambino", "Accadde a Lisbona", "Le cinque giornate di Milano"), e una serie di commedie di deciso impegno civile e di satira politica, quasi tutte ispirate alla realtà sociale italiana: da "Tarantella con un piede solo" a "Non so, non ho visto, se c'ero dormivo", da "I contrattempi del tenente Calley" a "L'incidente", "Il senatore Fox", "Sogni proibiti di una fanciulla in fiore", "Nel nome del padre", "Tre sull'altalena". Quest'ultima commedia si è imposta come un grosso successo internazionale: è stata tradotta in ventun lingue ed è correntemente rappresentata in tutto il mondo, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Svezia al Portogallo, all'Australia.
Il successo di "Tre sull'altalena" ha attirato l'attenzione del teatro mondiale su altre commedie di Lunari: alcune di queste - quali ad esempio "Il senatore Fox" e "Nel nome del Padre" - recentemente rappresentate a Parigi, Tokyo e New York. L'ultimo suo testo è "Sotto un ponte, lungo un fiume…" la cui prima rappresentazione avrà luogo a Calgary (Canadà) nel marzo 2005. Tra le altre sue opere vari saggi sul teatro anglosassone (tra le quali "Laurence Olivier", "Il movimento drammatico irlandese"), "Cento trame del teatro italiano" (una sorta di storia del teatro italiano considerata sotto il profilo tematico), "Essere o non essere" (antologia di monologhi teatrali), una "Breve storia del teatro", un originale saggio su "Maria di Nazareth" e un romanzo storico in tre volumi su "Hernan Cortés e la conquista del Messico". Nel 2004 l'Accademia Teatrale Campogalliani di Mantova gli ha dedicato un festival che si è svolto nel Teatro di Palazzo d'Arco, a Mantova, e in cui sono state presentate - tutte con la regia di Aldo Signoretti - "Tre sull'altalena", "Il senatore Fox" e "Nel nome del Padre".
Persona poco accomodante, ha sempre dovuto "venir via" da qualcosa. Dal Piccolo Teatro per averne denunciato l'inizio della decadenza, dall'Università per i troppi ignoranti che era costretto a laureare, dalla critica dell'Avanti per non aver parlato bene di un raccomandato di ferro.
sito internet www.luigilunari.com
e-mail luigi.lunari@libero.it
telefono 039.883177

E
F
G
H
I
L

MAGLIULO ANTONIO
Drammaturgo, regista e scrittore, Antonio Magliulo è nato a Napoli, da una famiglia di modeste condizioni economiche.
L’infanzia è la stessa di tanti altri fanciulli nati e cresciuti durante la ricostruzione post-bellica, con pochi mezzi e tante speranze nel cuore.
Il piccolo Antonio nasce con una debolezza bronchiale, da cui tuttavia si riprende presto, grazie al trasferimento della famiglia da Via Ranieri, un’angusta strada del centro storico ad un più arioso quartiere di Fuorigrotta. Qui stringe le sue prime amicizie e conosce Giovanna, la donna che diverrà sua moglie, una persona discreta, intelligente, fondamentale per la sua carriera artistica: lo aiuterà in tutti i modi possibili, sollevandolo totalmente dagli assilli quotidiani che la gestione di una famiglia impone.
Terminato il consueto percorso di studi, Magliulo vince un concorso nelle scuole secondarie statali, dove insegna Arti Visuali sino al 2006; successivamente accetta un incarico presso l’Unitre, come docente di storia del teatro, incarico che svolge tuttora.
La passione per le scene sboccia piuttosto presto, perché tutti in famiglia amano sia la musica che la prosa: il padre e la madre sono diplomati in pianoforte e la madre da giovane ha recitato per diletto. Fra gli autori preferiti: Eduardo, considerato un artista insuperabile.
Quattordicenne, dopo aver frequentato un corso di recitazione, Magliulo debutta nella filodrammatica di quartiere diretta da Oreste d'Amato, apprezzato attore e regista partenopeo.
A quindici anni, durante una passeggiata a Marechiaro, ha la gradita sorpresa d'incontrare Totò che sta girando la scena di un film. Il ragazzo rimane talmente colpito da quell’evento che decide di dedicarsi anima e corpo al palcoscenico.
Così, frequenta nuovi corsi teatrali ed entra a far parte della compagnia “Tre Stelle”, un’apprezzata realtà locale. Partecipa come interprete a diversi spettacoli: La classe degli asini; Due dozzine di rose scarlatte; Come Giulietta e Romeo; etc.
Più tardi, si accorge che, al ruolo di attore, preferisce quello di autore e regista, così comincia a scrivere i suoi primi copioni ed intraprende studi di regia teatrale.
Nascono, una dopo l'altra, opere comiche e drammatiche, destinate ad incontrare un crescente consenso di pubblico.
Alla fine degli anni ‘70, fonda, assieme ad un gruppo di studenti liceali (Amedeo Villani, Paolo Sommaiolo, Elvira Montesarchio, Angela ed Imma Villa, etc) la compagnia teatrale Maschere Nude, con la quale metterà in scena alcune commedie di Pirandello e la sua opera prima: La dignità, una commedia in tre atti, vagamente eduardiana, dal sapore agrodolce, che fa sorridere ma pure riflettere.
Nel corso del tempo, il gruppo subisce dei rimaneggiamenti; cambiano tutti gli attori; subentrano, fra gli altri: Amalia Mennillo, Enzo Morra, Ciro Zàngaro ed Ornella De Maria, Manuela D’Andrea, etc, che col loro talento contribuiscono alla sua affermazione.
Fa il suo ingresso in compagnia pure Fulvia Oliva, una diciassettenne che ha il teatro nel sangue e in breve tempo si farà strada, diventando un’affidabile e appassionata interprete e un’eccellente caratterista.
Nascono intanto altre commedie: ‘A ricchezza; L'amicizia; La speranza; La fedeltà; opere di genere impegnato, nelle quali l’autore indaga alcuni possibili significati di parole usate ed abusate. Si tratta di garbati affreschi di vita vera, che inducono al sorriso, ma fanno pure riflettere.
Dagli anni Novanta in poi, Magliulo prende a scrivere opere di genere comico-brillante (genere più congeniale al suo gruppo): Isabella e Isabrutta; Locanda del buon riposto; Carluccio fatto sindaco!; Don Chisciotte, Carluccio e la fattucchiera; Il lupo della streppa; Tutto esaurito, successo assicurato; Miss Kornelia unò-tué; La figlia di Sherlock Holmes; Una visita di riguardo; Agenzia Matrimoniale; Luce d'Oriente, la divina veggente; Meno male che cè la zia, La nonna è mobile; Il ritorno di Don Chisciotte; Tutti pazzi per la tv; etc.
Tali commedie, tutte rigorosamente nuove e originali, sono dotate di una trama semplice ma ben congegnata e di ritmi piuttosto sostenuti: battute brevi e pregnanti, capaci di tenere sempre desta l’attenzione del pubblico.
In queste “pieces” è evidente l’influenza esercitata non solo dai grandi autori del passato (Petito, Scarpetta, Eduardo) ma pure dal cinema di Totò e dallo stesso mondo del cabaret, oggi tanto apprezzato. Ciò rende le commedie di Magliulo dei formidabili congegni di comicità, una comicità efficace ma garbata, che non scade mai nella volgarità.
Spesso, fra i suoi personaggi, appaiono dei tipi fissi, ben caratterizzati, simili alle antiche maschere. Quella, ad esempio, dell’avvocato Tartaglia è ripresa della tradizione partenopea del XVII secolo, mentre altre “figure” sono invenzioni recenti e ben “indovinate”.
A interpretare la spassosa ma difficile parte del balbuziente è Vittorio Magliulo, figlio dell’autore, che si dimostra all’altezza del compito, suscitando consenso fra il pubblico.
Uno dei personaggi più riusciti è Carluccio, un Pulcinella dei giorni nostri, ingenuo ed astuto al tempo stesso, sempre squattrinato ed in perenne contrasto con le figure padronali. Tale figura è diventata una costante delle commedie comiche dell’autore-regista..
Ad interpretare Carluccio è Umberto del Cuoco, un eccellente e generoso artista, che milita da tempo nelle Maschere Nude ed ha contribuito in modo determinante al successo del gruppo.
Un’altra “invenzione” molto apprezzata è Kornelia, una tedesca trapiantata a Napoli, che parla un po’ napoletano e un po’ germanico.
Anche Nunzia è un “tipo” divertente, una popolana schietta, sanguigna, che fa la parrucchiera a domicilio ed ha un modo di esprimersi piuttosto colorito. Da citare pure Pepe Tamar, un’ ignorante, che fa sforzi inauditi per apparire fine, “coltivata”, col risultato di apparire ridicola.
A ricoprire detti ruoli è l’applauditissima Fulvia Oliva, ormai punto di forza della compagnia.
Altro prezioso apporto è quello del sessantenne Renato Paternesi, interprete capace e scrupoloso, cui solitamente sono affidati gustosi ruoli di persona impacciata e matura.
Fra i nomi di spicco, quello del giovane Antonio Bessarione che, grazie alle doti innate e a un tirocinio costante e rigoroso, ricopre ruoli da protagonista, con lusinghieri risultati.
Notevoli i contributi di Roberta Grasso, Elisa Prisco e Monica Telesca, delle valenti interpreti che sulla scena appaiono naturali e convincenti.
Completano il gruppo: Alessandro Paternesi, Gianluca Notariale e Daniela Calabrese, che recitano in modo spontaneo e convincente, secondo le linee guida di Magliulo, che crede fermamente nel teatro di regia.
Egli non fa differenza fra recitazione teatrale e cinematografica e ha sempre biasimato certe forzature accademiche che vogliono l’attore teatrale “falso, manieroso e impostato”. Secondo lui, il modo di recitare è uno solo: “quello naturale e spontaneo che proviene dal cuore, anche se sul palcoscenico, specialmente nel genere brillante, è lecito accentuare leggermente gesti ed espressioni del viso e della voce”.
Altro punto fermo della sua filosofia teatrale è lo spettacolo d’insieme o corale, per cui a muoversi sulla scena devono essere tutti i personaggi, con ruoli distinti, ma con pari dignità. Dice l’autore: “E’ un errore creare dei protagonisti onnipresenti, che dominano la scena in modo assoluto, oscurando gli altri personaggi e riducendoli a figure meramente riempitive”.
Nel corso degli anni l’artista partenopeo ha scritto anche pieces per i più giovani: Masaniello; Il fiore nella neve; La natura si ribella; ed una riduzione da Shakespeare: Sogno di una Notte di mezz’estate, rappresentate più volte con successo.
Durante la propria carriera, ha diretto moltissimi laboratori di recitazione ed ha collaborato a diversi allestimenti.
Da citare la regia di Napoli milionaria; di Eduardo De Filippo e Nu mese ‘o ffrisco; di paola Riccora, rappresentate presso il Teatro Mediterraneo, rispettivamente dalla compagnie dell’Isveimer e da quella dell’Alfa-Lancia;
Interessanti pure le regie di alcuni spettacoli: Stabat Mater; Sciopero in Paradiso; Donna Eleonora; etc portati in scena col “Coro di San Vitale” di Napoli, fondato e diretto dalla musicista Teresa Campana.
Nel decennio che va dal 1985 al 1995, Magliulo scrive tre opere che per tematica e situazioni in gioco bene si presterebbero a diventare film. Si tratta di: Viaggio in oriente; Piccolo sole d'Autunno; e L'angelo e l'elefante.
Ed è proprio con una di queste: L'Angelo e l'elefante, ambientata nella Napoli di fine ‘500, che l'autore ottiene (ne 2000) il primo premio nazionale di drammaturgia “Il Viaggio Infinito”. A consegnargli l’ambito riconoscimento sono nomi prestigiosi della cultura italiana, fra cui Barbara Ensoli e Pamela Villoresi.
Viaggio in Oriente (tradotta anche in lingua inglese dall’amico Vincenzo Morra) è stata ammessa a partecipare all’Onassis International Prize, una prestigiosa competizione, con quasi mille partecipanti.
E’ del 2001 il primo premio “Giffoni Film Festival” (La piccola bottega dei filmakers) conseguito con la propria classe, per la direzione del cortometraggio: Marinì, una storia come tante.
Altro prestigioso riconoscimento: il primo premio, ottenuto nel 2002 col lavoro in due atti, Piccolo sole d'autunno, presentato al Concorso Nazionale di Drammaturgia: “Parole in Scena”, promosso dall'Associazione teatrale Classe Zero di Aiello del Sabato e patrocinato dal Comune, dalla Provincia e dalle Comunità Montane dell'area irpina.
A consegnargli la coppa è il noto attore Angelo Orlando.
Diverse le pubblicazioni di saggi sul cinema e sul teatro, fra cui Invito al Teatro, Liguori editore; Corso di Teatro, Rocco Curto editore; Invito al Cinema, Marco Valerio editore; etc.
Molteplici gli articoli redatti per quotidiani sia cartacei che on line: “Sinestesie”; “Prometheus”; “Report on line”; “World Magazine”; “Napoli.com”; nei quali l’autore si occupa prevalentemente di arte e letteratura.
Sino ad oggi Magliulo ha scritto trentadue opere teatrali e diretto oltre trecento spettacoli, fra cui testi di Shakespeare, Beckett, Ionesco, Pirandello, Eduardo, etc.
sito internet www.antoniomagliulo.altervista.org
e-mail antonio-magliulo@libero.it

 

MARAN MONICA
Nata a Grado (Gorizia) l’ 8 aprile 1962 e residente a Ruda (Udine)
Appassionata di musica jazz e teatro inizia sin da giovanissima a cantare e suonare ed a esibirsi in qualità di attrice. Compone canzoni ed arie per cori gospel, sia in inglese che in italiano, scrive poesie e racconti.
Collabora in qualità di regista ed autrice con il Teatro della Mandragola che rappresenta i suoi lavori, piccole “pochade”,gialli,spettacoli musicali e di varietà.
Iscritta alla S.I.A.E. sezione DOR e sezione MUSICA numero posizione 134633.
e-mail mokjmaran@gmail.com

 

MARI MORENO
Nasce a Firenze nel 1978.
Attore, cabarettista, Inizia la sua carriera artistica molto giovane nelle Radio locali, a 18 anni approda nei villaggi turistici iniziando a scrivere e sperimentare testi prevalentemente comici, non si è mai ritenuto un autore, fino a quando non ha visto che le sue "opere" venivano rappresentate anche da altri e con ottimi risultati, adesso dopo 10 anni di villaggi è iniziato ad essere conosciuto nel settore, ha scritto Parodie, sketch di cabaret, spettacoli, Musical e tantissimi riadattamenti di spettacoli per un pubblico da villaggio, molti Tour operators, utilizzano e consigliano i suoi copioni per i propri villaggi.
Ha scritto qualche testo anche per la stampa e la Tv, ma la sua casa continua ad essere il villaggio turistico... sembra che le palme, il mare e il sole siano la sua ispirazione.
sito internet www.marimoreno.it
e-mail scrivi@marimoreno.it

 

MARTORELLI ALESSANDRO
Alessandro Martorelli è nato il 23 marzo del 1976 e vive a Massa d’Albe (AQ). Lavora come Responsabile delle Risorse Umane in una società di servizi alle imprese. Condivide la sua passione per il teatro con quella per la scrittura e la musica. Attore sin da bambino, è il co-fondatore della compagnia teatrale “Teatranti Tra Tanti”con cui calca le scene da più di un decennio. Dopo varie partecipazioni in raccolte letterarie di autori emergenti nel 2008 ha pubblicato il suo primo libro di racconti "Come nascoste da una notte senza luna" (Ed. Il Filo). Nel 2012 è uscito il suo romanzo "Anche i Pink Floyd possono sbagliare" (Ed. Montag) da cui ne ha tratto un monologo con musica dal vivo che ha ricevuto consensi di critica e pubblico.

 

MASETTI ZANNINI MARAIELENA
Scrittrice,attrice e regista teatrale e circense calcola tra le sue collaborazioni più significative quella con Dacia Maraini presso il Centro Nazionale di drammaturgia contemporanea e con i registi berlinesi del Teatro Inverso,tra le compagnie di ricerca più affermate in Europa.
Vincitrice di premi letterari a carattere nazionale e fondatrice del gruppo Le Chapiteau Fou è stata inoltre direttrice artistica di iniziative culturali quali il festival del cinema libero di Roma nel 2008.
Ha conseguentemente lavorato poi con il regista Gil Rossellini, il cui ultimo lungometraggio è stato presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma.
Per quanto riguarda la sua attività prettamente teatrale, tra i vari progetti, ha realizzato opere multimediali in versi come Inizio dalla Fine (teatro di Cinecittà-Teatro Manzoni-Roma) iniziando così un percorso di intensa collaborazione con realtà circensi quali Cirque du Soleil e Circus Bosch (Biennale di Venezia), con i quali ha portato alla luce il progetto caprese Ora Era L’Ira, da lei scritto, diretto e interpretato.
e-mail mamasetti@hotmail.com

 

MASOLIN MARCO
Autore, attore e poeta (ovviamente non lo dico per autolodarmi: faccio tutto malissimo, come da copione). La mia attività come attore è iniziata nel 1995 e procede 'alla grande', si fa per dire. Come poeta nasco nel leggendario 1978 con una poesia d'amore (sono un romantico inguaribile nonostante l'avvicinamento pericoloso all'età dell'Alzhaimer) collezionando diversi premi in giro per l'Italia. Scrivo anche racconti, uno dei quali ha ottenuto il primo premio presso il Comune di Roma qualche anno fa... Siccome non ho vergogna (forse la mia migliore qualità) sto tentando disperatamente di portare 'Gente del Nord' in un locale a Roma. Se ci riesco e se sopravvivo alla furia degli spettatori vi farò sapere com'è andata. A parte questo demenziale testo ho in ballo (è 'robba' seria, incredibile) un dramma che ho scritto su Edith Stein, la martire ebreo-cattolica che attualmente è al vaglio del Vicariato di Roma.
e-mail meslin@tiscali.it
telefono 338.2056565

 

MAUGERI LUZZU
E’ stato lo storico Direttore Artistico della compagnia Liotru da lui fondata nel 1968 e che ha mosso i primi passi nel piccolo Teatro S. Vincenzo di via Tezzano, annesso alla Parrochia S.S. Ritrovato di via VI Aprile nei pressi della Stazione Centrale di Catania. Ed e’ rimasto alla direzione artistica di quella che lui riteneva, a ragione, la sua creatura, il Gruppo d’Arte Liotru – cosi’ come inizialmente era denominata l’attuale Associazione Culturale Compagnia Liotru – fino alla sua morte avvenuta nel 1994 a seguito di una lunga malattia che ne aveva indebolito il fisico ma non che non riusci’ ad intaccare lo spirito e l’amore per il teatro. In ricordo il suo nome fu’ aggiunto a quello attuale della compagnia.
Nasce il 9 Luglio del 1922 e vive con gli zii benestanti che gli permettono, oltre agli studi, di imparare il pianoforte e la fisarmonica e di circolare in moto e in automobile, rarità per quell'epoca. I fine settimana andava a trovare la mamma che abitava in una zona popolare di Catania. E lì, nei cortili dove i bambini si riunivano a giocare, Luzzu li riuniva e li dirigeva per preparare delle scenette e far ridere i vicini.
Antesignano della scena popolare catanese, si dedico’ giovanissimo al teatro con l’amico Alfredo Danese – che lo defini’ “un grande trascinatore, pieno di trovate e di non comune perspicacia nell’affrontare l’imprevisto in un allestimento teatrale, simpatico e carismatico nel prodursi sulla scena” - nella filodrammatica di via Plaia. Con Danese si incontravano nelle proprie case e scrivevano riviste musicali che poi mettevano in scena al Teatro della Madonna delle Salette, con gli uomini vestiti da donna, visto che i preti non accettavano le donne sul palcoscenico.
In quegli anni sviluppa la sua passione per Eduardo De Filippo e traduce le sue opere dal napoletano al siciliano. Tanto e’ l’amore verso il teatro Eduardiano che la stagione 1977-78 della compagnia e’ dedicata al grande attore ed autore napoletano ed il cartellone viene costruito esclusivamente
con commedie di Eduardo De Filippo.
Assunto al Comune di Catania, si dedica al Cral degli impiegati comunali e con altri amici del teatro dialettale catanese mette su una Compagnia che per diverse stagioni teatrali ottiene un grande
successo esibendosi sul palco dello storico teatro "Rosina Anselmi", all’interno dell’attuale Palazzo della Cultura sito in via Vittorio Emanuele a Catania. Quando la compagnia si scioglie Luzzu Maugeri fonda l'attuale compagnia "LIOTRU" che finisce con la "u" come il suo nome a cui teneva tanto.
Il palcoscenico gli fu’ casa e scuola, per cui lo rimpiangono tuttora, come amico e maestro, quanti ancora oggi operano nel teatro amatoriale catanese.
Fu’ anche scrittore di testi dialettali e di parodie musicali di celebri commedie della tradizione popolare siciliana. Tra le sue opere ricordiamo:
- Al Capone, mio cugino
- Ore 9 lezione di stria
- U jaddu persi i pinni
- L'Antenata
- La cavalleria castigliana
- C'era una volta Napoli
- L'ultima sciantosa
- Tarzan
- Ragazze in colleggio
- Operazione S. Agata
- Sia fatta la volonta’ di Dio (parodia musicale della popolare “Fiat Voluntas Dei”).

 

MAURICI CALOGERO
CALOGERO MAURICI, ragioniere, impiegato.
Nato a Ribera (Ag) ma residente fino a vent'anni a Burgio. Qui inizia la sua prima esperienza teatrale come attore drammatico-comoco-brillante. Da circa diciotto annoi vive a Messina dove è anche impegnato nel sociale (volontario della Misericordia) e dal 1993 ricomincia ad intraprendere la sua passione da sempre: Il Teatro, che aveva lasciato per un po' per motivi gravi di salute. Nel 1996 dirige i Malavoglia con una sua opera "U Fidanzamentu Ufficilali" oltre ad essere il regista, è anche attore in un personaggio (Peppe)
particolare, molto comico, espressivo ottenendo in tutti i tre ruoli uno strepitoso successo di critica e pubblico. Successivamente spronato dal pubblico scrive altre opere che dal 2002 vengono rappresentate da tante compagnie della sicilia e oltre lo stretto. Dopo un altro grave problema di salute è costretto a rimanere fermo ma nonostante tutto, si rifugia in quei valori che ha sempre creduto fortemente: la fede, l'amore per la vita, per la famiglia, per gli amici, per il teatro e proprio quando pensava di rimanere fermo per sempre, riparte alla grande portandolo tra il 2002 e il 2003 ad essere l'autore più rappresentato in Sicilia per testi in vernacolo. Da allora nonostante non ha ancora tradotto nessun dei suoi testi, numerose compagnie della Calabria, Puglia, Marche, Liguria, e di recente (Gennaio 2007) nel Lazio, ad Ostia con A famigghia...difittusa, La Cipria e La Giubba hanno ottenuto uno strepitoso successo pur rappresentando il testo in italiano. Per sei anni consecutivi è l'autore più rappresentato in Sicilia. Calogero Maurici, lo dice con grande gioia e soddisfazione da non confondere assolutamente con la megalomania. Maurici rivolge alle compagnie teatrali un messaggio di cuore, sincero: di prendere coscienza di autori contemporanei perchè ce ne sono di bravi, che scrivono col cuore, ovviamente i classici sono e rimarranno sempre un patrimonio della nostra cultura, ma assicura che i suoi testi ed i testi di tanti altri autori contemporanei di cui Calogero è amico e stima sinceramente non solo siciliani ma anche di altre regioni, meritano di essere messi in scena perche certamente col tempo possono diventare un'altro patrimonio. Già Alcuni dei suoi testi sono considerati dei veri capolavori, perchà oltre ad essere molto attuali, scorrevoli, comico-brillanti, riescono a trasmettere quei messaggi che rimangono nel cuore di ciascuno, anche perchè sono adatti al pubblico di ogni ceto ed età. Fra le opere più importanti ricordiamo:
A FAmigghia...difittusa
Ora ca' a mamma muriu...cu su teni u papà?
Camurriusa, capricciusa, piducchiusa
Si ti voi maritari a travagghiari
Parrinu...Pi Vocazioni
U fidanzamentu Ufficiali
U Fidanzamentu Ufficiali " Pa seccunna Figghia"
Vedovo Arzillo cerca compagna
Papà vogghiu...a minigonna
Zitelloni...in casa
Bedda di fora...Fracida di dintra
Cummari e Cummareddi
Si Lu ziu calogero sapi a verità pirdemu l'eredità
Soggira e Nora...Gatta e Cagnola
Mio Marito cocco di mammina
Me soggira si voli fari zita
Du' Pazzi in vacanza
Tre Fidanzate...sono Troppe!  
All'università Cattolica di Milano Jenni Carbone si è laureata in lettere e filosofia presentando una tesi sullo spettacolo scegliendo Calogero Maurici  come autore contemporaneo e alcuni dei suoi lavori, in particolare A FAMIGGHIA...DIFITTUSA.
Maria Morello di Augusta si è laureata al DAMS di Bologna presentando la tesi su Calogero Maurici.
e-mail calogeromaurici@tiscali.it
telefono 090.638009 - 339.3359882 

 

MELES DOMENICO
Nato a Sant’Antimo in provincia di Napoli, il 28 ottobre del 1949 da Vincenzo ed Anna Laganà , agli inizi degli anni 60, inizia la sua carriera artistica, prima come imitatore poi come musicista ed in fine come autore.
Nel 1965, con un amico fotografo si reca spesso a Roma e presso gli studi di Cinecittà, e lì, furtivamente riesce ad assiste alle lezioni tenute da Gasmani. Già qualche anno prima, con la complicità di un amico pompiere era stato spesso al teatro San Ferdinando e lì aveva avuto modo di seguire il grande Eduardo durante le prove dei suoi lavori. Nasce così, gradualmente, la sua passione per il teatro. Entra a far parte di una compagnia amatoriale formata da universitari, prima come attore poi, dopo alcuni anni, come regista, mettendo in scena vari lavori. Durante questo periodo inizia a scrivere poesie cercando di ironizzare sui fatti della vita. Scrive atti brevi per se stesso poiché inizia, durante gli intervalli degli spettacoli a fare cabaret. Partecipa a qualche trasmissione radiofonica (“la Corrida”). Nel 1968 insieme ad alcuni amici forma un gruppo musicale. Nel 1970, abbandonata l’idea del gruppo inizia a fare piano bar e dopo poco scrive le sue prime canzoni. Nel 1982, incontra Tonino Cristiano, noto musicista-arrangiatore italo-americano, autore, con pseudonimo, di “For ever” cantata da Joe Damiani. Con Tony inizia a scrivere per alcune case discografiche, senza mai, però, avere il piacere di vedere il proprio nome sotto i suoi lavori. Il 27 dicembre acquisisce, presso la SIAE la qualifica di autore della parte letteraria e compositore melodista. Quando, nel 1996 cerca di imporre la paternità dei propri brani, si trova un enorme muro di gomma di fronte. Viste le difficoltà riscontrate per far valere i propri diritti, decide di fondare un’Associazione di Volontariato e dedicare tutta la sua produzione a scopi benefici. Con i Soci, del sodalizio, forma una Compagnia teatrale. Nello stesso anno scrive la sua prima opera teatrale: “Ciao vita“. Nel 1997 scrive due opere teatrali ispirate alla nascita di Gesù ed alla Sua Passione e morte : “ Chi nasce questa notte “ e “ La Passione “. Nel 1997 scrive “ Napule … Parla”. Nel 1998 scrive “ Il ricatto “ e “Je me fermo” due opere in vernacolo. Nel 2002 fonda l’Associazione di volontariato “Le Api“ (l’arte al servizio del sociale), forma una nuova Compagnia Teatrale “Le Api” ed inizia a promuovere spettacoli per raccogliere fondi da destinare in beneficenza ad Associazioni operanti sul proprio territorio per progetti tesi al miglioramento della qualità della vita, alla tutela dei diritti umani e alla salvaguardia dei minori.
e-mail mimmel.api@tin.it - amamimmo@alice.it

 

MOLIERE
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

 

MIGLIORINI GIANCARLO
Attore, Autore, Regista, Scenografo.
sito internet www.innamorarsiasettantanni.it
e-mail giancarlo-migliorini@libero.it
telefono 339.3164154

 

MOSSO MARIO
Autore, Regista e Interprete, nato a Roma il 28.4.1955.
Dopo una ventennale attività da musicista come batterista in varie band, nel corso della quale compone testi e musiche, oltre alla partecipazione come caratterista in alcuni programmi televisivi (Scherzi a parte, Al posto tuo) e radiofonici (Per voi masochisti – Radio3 suite), riscopre il vecchio amore per il teatro.
Ispirato dalla commedia “all’italiana” anni ’60, basata sull’equivoco, unisce le ritmiche più fresche e veloci della commedia “all’americana”.
Nella sua naturale avversione per certo teatro a base di classici fritti e stracotti, convinto assertore del potere benefico della risata come veicolo per messaggi che facciano anche pensare, presenta come autore, regista e interprete alcune sue opere brillanti e comiche, nel circuito teatrale Off: TI PRESENTO GIULIO (2000 e 2005); C’ERA UNA VOLTA, ANZI TRE! (2006 e 2011); TANTO TEMPO FA PIU’ O MENO A NATALE (2007, farsa breve in atto unico che gli frutta il primo premio nel concorso di scrittura teatrale “M. Mazzarella); COSA CI FACCIAMO NOI DUE QUI CON QUESTA COPPIA DI IMBECILLI? (2009); ROBA DA MATTI! (2010).
Nel 2011 ha curato la regia di “Era Settembre”, di Giorgio Pompei (Teatro Le Salette, in Roma) e di “E’ tempo di vacanze”, di Galeri\D’Angelo\Partesano (Teatro Italia, in Roma).
Nel 2012 ha curato la regia di “Una, nessuna, centomila… ovvero ma non potevo nascere cicala!”, di Rossella Mantini (Teatro Le Salette, in Roma).
Co-dirige il Laboratorio Teatrale Lorenzo, in Roma, fondato nel 2005 assieme all’attore Luciano Bosi e all’autore Giorgio Pompei, dove insegna Interpretazione e Regia, favorendo la crescita di nuovi interpreti, registi e autori, attualmente in attività.
e-mail mario.mosso@fastwebnet.it
telefono 340.1430365

 

NASTRO SALVATORE
Salvatore Nastro (autore teatrale, attore e regista teatrale) nasce a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli il 30 08 1982. Inizia a coltivare la passione per il teatro sin dalla tenera età entrando a far parte della compagnia drammatica dell'istituto tecnico che frequentava diretta dal Prof. Infante Giuseppe. Le tecniche altamente composte, le regole rigide nel sistema prove, l'assoluto rispetto per il testo scenico insegnate dall'Infante profondono nel Nastro una formazione pseudo-militaristica. L'amore per il sistema teatrale gli porta a formare un'indipendente compagnia teatrale ispirandosi alla Commedia Dell'Arte; la chiamerà “Compagnia Dei Matti”. Nello stesso periodo inizia a scrivere la sua prima commedia “Stabia Hall 1880; un doveroso tributo alla sua città e al suo illustre cittadino Luigi Denza autore della famosissima Funiculì Funiculà.
Il Nastro si libera dai rigori del testo scenico dando ampio respiro all'attore, stavolta sottomettendo il testo scenico ai lazzi spontanei e alle improvvisazioni a braccio. Sviluppa così un marchio indelebile nei suoi attori dando loro libertà di mettersi in gioco apportando personali cambiamenti sempre però in un margine d'azione controllato e costantemente monitorato
Il rigore del Nastro resta sul tema dell'organizzazione decentrando i molteplici compiti agli elementi più validi del gruppo. Il direttore artistico diventa anche direttore tecnico. E' lui stesso che disegna le luci, la scena e stila gli elenchi delle “robe” da trovare ma devolve ai suoi collaboratori il potere esecutivo. Ogni cosa ha il suo responsabile, di ogni mancanza ci dev'essere almeno una persona a risponderne. La gerarchia resta.
E' il momento che il Nastro si trova di fronte alla regia di un nuovo suo copione comico che diventerà poi il suo cavallo di battaglia: Il Matrimonio Del Podestà dove ci si cala nelle atmosfere della seconda guerra mondiale in cui si consumerà un anacronistico amore tormentato tra un gerarca fascista e un'ebrea. Lo spettacolo è l'espressione della visione teatrale del Nastro. Paradossali situazioni, estreme girandole comiche, lazzi creati “ad personam”, ritmi sostenuti e trame altamente intrecciate alla Feydeau, personaggi creati da un'evoluzione delle maschere della Commedia Dell'Arte rendono lo spettacolo unico e altamente divertente.
Il successo del “matrimonio” viene oscurato dal nuovo spettacolo del Nastro “Okkio a Pinokkio” visione caricaturale della favola di Collodi. Qui la libertà di espressione dell'attore viene malintesa e gli attori girano su sé stessi in maniera disarmonica. L'improvvisazione è usata in cattivo modo. Il testo scritto viene dimenticato per dare spazio a lunghe improvvisazioni pedanti al punto di allungare la rappresentazione di circa un'ora. Il risultato di questo “flop” fa meditare al Nastro di rientrare nei canoni del “rigore del testo”, profondendo in un solo personaggio la tecnica della libertà di espressione anziché estenderla a tutti, cosi facendo il problema è circoscritto. Nasce la maschera triviale e rustica di “Nunuzzo” ispirato al personaggio marginale del factotum di “Arezzo 29” di Olimpia Di Maio. Nunuzzo diventa maschera fissa nei futuri spettacoli del Nastro e rispecchia le tecniche recitative che Nastro vuole che gli altri attori prendano da esempio.
In pratica Nunuzzo è lo specchietto per le allodole dei futuri successi degli spettacoli de “I MATTI”. Nastro rielaborerà per la sua compagnia “Arezzo 29” e “Mpriestame a Mugliereta” della famiglia Di Maio riscuotendo grandi favori di pubblico mentre procederà la sua formazione accademica e universitaria tra DAMS di Roma e Accademia IL PRIMO di Napoli diretta dal drammaturgo e attore drammatico Arnolfo Petri.
Nel 2006 Nastro approderà alla compagnia teatrale “Anema e Core” di Santa Maria La Carità dove rappresenterà i suoi nuovi testi “Piume Di struzzo” e “...Così parlò lo Scarrafone!”. Intanto come autore scriverà “Sancte Catellum” dramma sul martirio di San Catello patrono della sua città, “Il Bastone e la Carota” commedia sui falsi moralismi destabilizzanti, “Il Santo Padrino” satira sulle politiche finanziarie di un'ipotetico e futuristico Papa Germano IV; “La Marcia Della Lupa” sulle cause sociali del fenomeno camorra che si classificherà primo al Concorso “La Noce D'Oro” di Maiori (Sa); “Il pianto di Gnastillo” inteso come documentario teatrale sulla infanzia negata; “Castrum Maris” galleria di pensieri letterari su Castellammare di Stabia.
Inizierà a collaborare come esperto teatrale in numerose scuole dell'hinterland napoletano, parteciperà come organizzatore a diversi eventi teatrali, intanto scriverà un saggio sul teatro medievale e sulle presunte origini della maschera di Pulcinella.

 

NATALE CARMINE
Carmine NATALE, Mino, è nato a Cassino (FR) nel 1960. Sposato, si è laureato in Pedagogia all’Università degli Studi di Cassino con la tesi di storia (ricerca d’archivio): Le diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo ai tempi dell’episcopato De Niquesa, 1872-1878.
Carmine era, per il sociologo Francesco Maria Battisti (1949-2008), “irrimediabilmente creativo”, e tra i “più interessanti e originali scrittori italiani”.
Saggistica o narrativa, Carmine propone una scrittura unica, in Italia: segno della “tenue esclamazione”, concepito con i suoi co-autori, indicante un’esclamazione leggera; verbo avere in una forma, più che legittima, risalente al medioevo, poi consolidatasi; forme desuete (accenti per gli omografi e accento circonflesso; semivocale j; terminologia arcaica); forme aferetiche e apocopate; punteggiatura ispirata alla spagnola.
Carmine (con la moglie Cinzia e i proprj genitori) à scritto, oltre ai soggetti per “corti” e fiction:
A pranzo co’ Don Merlo – L’ospite che non mangia (2007-2010)
‘Don Merlo è una Maschera: si deve capire se sia tragica o comica!’ (Davide Fischanger); ‘Non si tratta del “Merlo Bianco” di Alfred de Musset, ma ne condivide la rarità e lo spirito critico’ (Francesco M. Battisti). Don Merlo, attraverso un “saggio da recitare” – e mentre cita da Beckett, Boccaccio, A. Christie, Coen, Ionesco, Jarry, Kafka, Molière, Pirandello, e accenna alla medicina complementare –, informa su alcuni alimenti che potrebbero nuocere, e su molti veleni presenti nei cibi, nella dentistica, nell’abbigliamento e nella cosmetica. Lo stile dell’autore si esprime pure con – unica realtà nella letteratura teatrale? – un dialogo attraverso la scrittura chat. In prefazione: Francesco M. Battisti, sociologo; Cinzia de Vendictis, direttrice del “Centro Medicina Integrata” di Roma; Davide Fischanger, esperto laboratorj teatrali; Michele Mercogliano, letterato.
I SEGNI NEL TEMPO - ¿Dalla lingua de’ mercanti e dei banchieri a quella de’ chatter? (2005-2009)
Ardita comparazione dei segni grafici e delle mode lessicali fra i mezzi d’informazione italiani e la chat-lingua. Ànno presentato lo studio: Francesco M. Battisti, sociologo; Rino Cipriano, copywriter; Maurizio Lozzi, giornalista e sociologo.
LE MÒDE LESSICALI (2008)
Estratto da I SEGNI NEL TEMPO. Radio 2 RAI, Dispenser, à accennato, traendola da mestierediscrivere.com, all’analisi delle mode lessicali aggiornata al 2005.
L’OCA CHATTAJOLA – La mia esperienza in chat (2003)
Agile, ironica analisi della comunicazione fra chatter. Presentata da Francesco M. Battisti, sociologo; Michele Mercogliano, letterato; Marco Occhipinti, ideatore e Community manager mondochat.it; Maria Felice Pacitto, psicologa e psicoterapeuta; Roberto Vacca, scienziato-scrittore. Vacca, inoltre, à menzionato il libro nella pagina culturale de Il Messaggero, in occasione di una sua riflessione sulla chat.
LA FAME SESSUALE DI LINEA (2002, con lo pseudonimo di Càlan Ràsca)
Nato per una scommessa, è un brevissimo horror sessual-ripugnante, con riferimenti medici. INTERVISTA A UN TRANS. - La normalità di Clara (2009)
Intervista a un transessuale maschio che si prostituisce. Nel 2002, il titolo era Il Sesso degli angeli.
Carmine à collaborato, A) di Aldo Natale, ai due volumi (2008 – lulu.com, Lulu Press, New York; ilmiolibro.it, Gruppo Editoriale L’Espresso): A spasso con Erodoto, Tito Livio e altri Amici – Atene antica, e A spasso con Erodoto, Tito Livio e altri Amici – Roma antica. B) di Elia Tropeano (2004, Pitagora Editrice, Bologna): Terapie istantanee – manuale di neuro-programmazione digitale.
 

NAVARRA MAURIZIO
Artisticamente debutta “il secolo scorso”, non ha voglia di precisare l’anno, a Roma sotto la regia di Carlo Quartucci. Passa una vita vestendo l’uniforme militare e … appena in pensione torna di corsa al suo amore per il teatro, mai dimenticato.
Direttore artistico e regista delle compagnie teatrali amatoriali romane “Attrezzi di scena” e “Ottovolante” che sono attive rispettivamente da 9 ed 8 anni. Moltissime le opere teatrali messe in scena e le altre iniziative similari.
Da questo anno ha aperto un laboratorio teatrale per giovanissimi.
Giornalista. Docente universitario. Scrittore teatrale aderente alla SIAE. Ha vinto alcuni premi letterari per il Teatro e la narrativa. Ultimo in ordine di tempo, anno 2008: “Miglior dramma biblico” per l’atto unico “Giuda Iscariota”, nell’ambito della Rassegna – Concorso “Le giornate del dramma sacro”; Roma – Basilica di S. Gregorio al Celio.
Felicemente, nonno!
e-mail maurizionavarra1@tin.it

 

NUTINI DANIELE
Nato a Firenze il 31 Marzo del 1969, anno importante, che ha visto il primo uomo mettere piede sulla luna e la Fiorentina vincere il suo secondo e purtroppo ultimo scudetto.
Scherzi a parte, una delle sue più grosse passioni è il teatro, quello comico e brillante in genere. In particolar modo ama il teatro dialettale fiorentino, la farsa francese e le grandi commedie musicali di Garinei e Giovannini.
Nel 1987 all'età di 18 anni inizia a recitare commedie in vernacolo fiorentino grazie all'amico Andrea Piccioli che gli propone di iniziare l'avventura teatrale in una compagnia di giovani autodidatti nata 4 anni prima nel 1983.
Oltre a interpretare da caratterista molti personaggi, dal 1992 inizia ad intraprendere quella che insieme alla recitazione è la sua vera passione, adattare e rielaborare testi teatrali. Inizia quindi ad occuparsi della regia di spettacoli per gruppi giovanili, fino ad arrivare a svolgere questa attività per la propria compagnia (“La Gioconda”) nella quale oggi recita, scrive e cura la regia.
A tutt’oggi come attore amatoriale ha recitato in 25 spettacoli, tra testi dialettali, farse francesi ed inglesi e musical, mentre come regista, oltre a curare l’adattamento dei testi ha realizzato 10 spettacoli.
Nel 2003 realizza e nel 2004 registra in SIAE con grande soddisfazione il suo primo lavoro da autore: "Le pillole dell’amore", liberamente tratto da "Le pillole d'Ercole" di Hennequin e Bilhaud. La commedia è stata rappresentata ad oggi con grande successo da varie compagnie teatrali in Toscana, Emilia Romagna, Campania, Trentino Alto Adige, Lombardia e Puglia.
Nel 2006 dopo due anni di letture ed appunti realizza la sua seconda commedia comica dal titolo “Quando il diavolo ci mette lo zampino…” dedicata a sua figlia Asia, nata il 10/05/06.
Nel 2007 assieme all’amico Francesco Romano, completa la stesura della commedia brillante, dal titolo “Mi faresti un piacere ?”.
sito internet www.compagnialagioconda.it
e-mail d.nutini@tiscali.it
telefono 335-6332754

 

OTT FEDERICO e BIANCO LUCIA
- Federico Ott.
Nato a Torino nel 1968, nel 1990 si avvicina alla musica come promoter di rock band e cantanti. Si avvicina alla carriera artistica organizzando spettacoli all’interno di villaggi turistici e rassegne teatrali per località di villeggiatura. Fra le produzioni estive in riviera Aggiungi un posto a tavola (1993) e Cats (1994).
Appassionato enigmista negli anni ‘90 è stato rebussista collaboratore de La Settimana Enigmistica. Tra il 1994 e 1996 fonda con alcuni colleghi di università il mensile “Villaggio Globale” coordinando la redazione Musica e Spettacoli.
Negli anni 90 collabora con la compagnia “Se fosse Arte” per alcuni spettacoli per beneficienza. Interpreta Lucignolo in “Pinocchio la vera storia” e scrive e dirige la parodia “Star Trek, Duek, Unok … Contattok!”
Nel 1997 debutta in teatro in una produzione della compagnia Santi Briganti come protagonista de La Cabina, atto unico di Antonio Fava, in coppia con Daniela De Pellegrin.
Nel 1998 scrive con Claudio Zucca e Alessandro Ragona “Ollelon!!” monologo di teatro cabaret sui single che avrà molta fortuna con più di 300 date in Italia.
Nel 2000 per la compagnia “La carrettella” recita in “la famiglia Von Trapp“ e con Franco Bocchio e Luigi Piras ne “I Tre Bravi” di Dario Fo.
Verso la fine del 2003 si trasferisce in Spagna per lavoro ed abbandona temporaneamente il teatro.
Nel novembre 2011 incontra Lucia Bianco e le propone un soggetto pensato più di dieci anni prima. Da questo incontro nasce “E se così non fosse” (2012) una divertente commedia in atto unico sui meccanismi della coppia.
- Lucia Bianco.
Nata a Torino nel 1966 dove attualmente vive e lavora.
Negli anni ’90 si avvicina al mondo della danza frequentando corsi di Danza Scozzese e di Tango Argentino (presso il Laboratorio di Tango Argentino di Torino);
Nel 2000 inizia a frequentare dei corsi serali di arte orafa presso l’Istituto Ghirardi di Torino, a cui seguiranno un periodo di formazione presso un laboratorio orafo di Torino e infine un periodo di 6 mesi presso la scuola orafa “metallo nobile” di Firenze dove frequenterà un corso sull’oreficeria e il Design del gioiello. Nel 2006 inizia l’attività lavorativa con l’apertura del laboratorio orafo Lunaticabijoux in cui vengono disegnati e costruiti gioielli di Design contemporaneo; con le sue creazioni partecipa alle sfilate di moda dell’atelier Alberto Lusona e alla mostra sul Design organizzata dal comune di Rivoli nell’ambito di Torino Capitale del Design.
Nel 2012 segue a Torino il corso di Fotografia di Enrico Bellone.
Nel 2009 si avvicina al teatro con vari corsi e stages di improvvisazione teatrale sino al 2011. Frequenta poi i corsi di teatro della scuola Maigret & Magritte di Torino e nel novembre del 2011 incontra Federico Ott che le propone un soggetto pensato più di dieci anni prima. Da questo incontro nasce “E se così non fosse” (2012) una divertente commedia in atto unico sui meccanismi della coppia

 

PALMUCCI STEFANO
"Attore amatoriale da sempre, da oltre vent’anni fa parte del Piccolo Teatro “Arnaldo Martelli”, la Filodrammatica della Repubblica di San Marino. Nel 2005 ne è divenuto Presidente.
Dal 2001 ha scritto una dozzina di commedie che vengono ordinariamente allestite dal Piccolo Teatro “Arnaldo Martelli” e rappresentate in occasione della Festa nazionale del 5 febbraio, di fronte ai Capitani Reggenti e alle più alte cariche istituzionali dello Stato, poi replicate nei teatri della Repubblica di San Marino.
Dal 2009 ha cominciato ad esportare i propri lavori, dapprima in ambito regionale, poi un po’ in tutta Italia. A livello amatoriale, tradotto in italiano o nei vari dialetti, è stato rappresentato da Gerola Alta (SO) fino a Comiso (RG), passando per Genova, Firenze, Roma e molte altre città e provincie.
La sua prima commedia, “Il cuore sullo Stradone”, è stata proposta negli USA, a Detroit, per la comunità dei Sammarinesi del Michigan nel 2002. Nel dicembre 2014 la commedia “Che bel mestiere fare il giardiniere” è stata rappresentata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. Un allestimento de “La badante” è annunciato in Svizzera, nel Canton Ticino, per il 2015.
Vari allestimenti dei suoi lavori hanno vinto numerosi premi. Da menzionare, tra gli altri, il Premio Autore alla Xa Rassegna “Fausto da Longiano” nel 2011 e il I° classificato all’VIIIa edizione del Premio biennale per testi teatrali Città di Savignano, nel 2013. Sempre nel 2013 è stato finalista al premio “In punta di penna” organizzato dalla Associazione Four Roses di Castiglione di Sotto (PI).
Dal 2010 è iscritto alla SIAE in posizione n. 201804. Il sito Wikipedia, sotto la voce “Dialetto romagnolo”, lo cita come uno dei più quotati autori viventi di teatro dialettale romagnolo."
sito internet www.stefanopalmucci.com

M
N
O
P

PALUMBO MAURO
Mauro Palumbo é un giovane autore di Napoli, che ha composto numerosi testi teatrali, ma anche musicali, televisivi (sit-com) e cinematografici. Lavora anche in qualità di Regista ed Attore.
Ha scritto numerose commedie teatrali, commedie musicali, commedie per ragazzi, tra le quali si ricordano:
- “My fair man” (2008), commedia musicale in due atti;
- "Sotto l’arcobaleno" (2008), commedia musicale in due atti;
- " 'e Miserable " (2007), tragicommedia musicale in due atti,;
- " Tutt'assieme cu'tutt'o core" (2007), commedia musicale in due atti per ragazzi;
- " 'o'GGel " (2006), commedia musicale per ragazzi;
- " 'o Mag'de'Zoz " (2006), commedia musicale in due atti per ragazzi;
- "Borboni di Napoli - Memorie di un Servo" (2005), Teatro-Canzone in due atti;
- "Il Gobbo di NotreNaple" (2004), commedia musicale in due atti;
- " Trattoria 'Bella Napoli' " (2003), commedia in due atti;
- " Né servi, né padroni " (2003), commedia in due atti.
La sua idea trainante è di sperimentare innovazione, oltre che nei testi originali che propone, cercando commistioni tra i vari generi e creando, quindi, collaborazioni tra artisti che vanno dal living theatre al mimo, dalla commedia dell'arte al teatro tradizionale napoletano.
Si inserisce, dunque, a pieno titolo, tra gli autori napoletani contemporanei, sviluppando i suoi scritti tra tradizione e vivace modernità. La città di Napoli, per la quale nutre un complicato intreccio di amore-odio, è il filo conduttore delle sue opere giovanili.
Professionista dal 2002, appartiene in modo specifico al mondo del teatro, dove opera come regista indipendente ed attore teatrale. ed ha vinto numerosi premi con la sua attività, tra i quali si segnala:
- Menzione speciale miglior progetto musical (" 'e Miserable") 1° concorso di drammaturgia SIAE - ETI - AGIS Lazio (Roma);
- Corte della Formica (Napoli): 1° Premio Giuria Popolare;
- Premio Pulcinellarte (Villaricca, Napoli): 1° Premio Giuria Popolare - 2° posto giuria tecnica;
- Fantasio Piccoli (Macroselezioni Napoli): 1° Premio Giuria Popolare;
- Premio Teatro Amore Mio, Polla (Salerno): Miglior Regia – Miglior attore;
- Rassegna “La Guglia d’oro”, Ancona: Miglior attore caratterista;
- Rassegna“Il Grifone”, Guardia Sanframondi(Bn): Migliore Spettacolo - Premio speciale Gradimento del Pubblico;
- Scena in Corto (Varese): Miglior Testo;
- Premio Manduca & Masuottolo: 1° posto giuria tecnica; 1° Premio Giuria Popolare;
Insegna teatro in molte scuole pubbliche di Napoli e Provincia, tra le quali l'Istituto per non vedenti "Martuscelli" (Vomero), la “Bracco” (Vomero), la "T.L.Caro" (Secondigliano), il 61° Circolo “Nazaro Sauro” (Secondigliano), il “Caracciolo”, un istituto professionale nella Sanità (Caracciolo-Salvator Rosa), "C.Colombo" (Frattaminore), "V.Fornari" (Bagnoli), "Cinquegrana" (Vomero), "E.Morante" (Quarto), "S.Pellico" (Lettere), "Nevio" (Vomero). Il suo intento è di cercare di accendere lampadine artistiche nei cuori dei bambini di oggi, troppo spesso soffocati e disincantati nei sogni da TV e Playstation.
Praticamente, un don Chisciotte del teatro…
sito internet www.myspace.com/tabularisa
e-mail tabularisa@libero.it
telefono 328.7127022

 

PAPADIA GIANLUCA
Sono nato a Pozzuoli(NA) il 15/09/1970. Lavoro come programmatore dal 1990. Dal 1986 ad oggi ho scritto molte poesie. Da sempre appassionato di teatro, nel 1990 ho fondato con alcuni amici la compagnia teatrale 'I Filodrammatici Puteolani' con la quale abbiamo portato in scena i classici del teatro napoletano, da Scarpetta ad Eduardo. Nel 1992 ho scritto il mio primo romanzo 'Il cilindro rosso'. Il genere non poteva che essere quello della fantascienza: il mio primo amore. Nel 1996 ho scritto la mia prima commedia 'Non è tutta colpa di mia suocera'. Nel 1997 sono entrato nella compagnia teatrale 'Teatro per noi' cimentandomi con i classici del teatro inglese, da Noel Coward a Joe Orton. Nel 1998 ho fondato la compagnia teatrale 'Cilindri di maiale ed erba amara' per portare in scena solo le mie commedie. Nel 1999 la nuova compagnia debutta con 'Non è tutta colpa di mia suocera'. Nel 2000 ho scritto la seconda commedia teatrale 'Tre etti di fede affumicata'. Nel 2002 ho scritto la sceneggiatura del cortometraggio 'POMOD’ORO' in concorso al festival 'Le luci di Brindisi' promosso da TELE +. Da allora mi diverto a scrivere soggetti per il cinema ed anche una sceneggiatura per un lungometraggio 'I nipoti della guerra' (2006). La passione per il teatro è sfociata in tante altre commedie: 'Circo Popolare Artico' (2001) , 'Il Quadrato che non quadra' (2002), 'Cous Cous Club' (2006), 'Lasciate un messaggio dopo il beep' (2006), non ancora rappresentate in teatro. Nel 2008 ho scritto uno spettacolo per burattini ' La cioccolata di Pulcinella'. Ora sto scrivendo il mio secondo romanzo 'L'amore che fa male' e un'altra commedia '13 giorni dopo'.
Riconoscimenti:
• Nel 2005 la mia poesia 'Il fuoco dentro' è stata pubblicata nell'antologia 'Navigando nelle parole vol.14', Edizioni Il Filo.
• Nel 2006 sono arrivato secondo al 'PREMIO ELSA MORANTE PER INEDITI' con la commedia 'Il Quadrato che non quadra'.
• Nel 2007 la commedia 'Il Quadrato che non quadra' è stata finalista del 'PREMIO INTERNAZIONALE MERANO-EUROPA' .
sito internet https://www.myspace.com/gpapadia
e-mail gpapadia@libero.it
telefono 081.5264006 - 347.6105151

 

PARDINI GIAN CARLO
Pardini Gian Carlo nasce a Carrara il 20 Marzo 1961.
Dal 1985 dopo aver ottenuto il diploma di dizione presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano inizia a dedicarsi al teatro sia in veste di attore, aiuto regista che autore dei testi rappresentanti. (Compagnia Teatro Brillante di Carrara).
Si dedica a scrivere testi teatrali comici, (titoli: Assassinate la zitella, Portami il vampiro, Purga e cioccolato, Una cascata di sorelle, Cara valigia ) apprezzati e messi in scena da numerose compagnie amatoriali italiane ed anche estere . ( gruppo teatrale italiano presso l’Università tedesca di Bamberg ; rappresentazione a Londra dall’associazione “Escape in art” )
Ha partecipato a diversi premi Solinas (racconti per il cinema e sceneggiatura).
Nel 2009 ha sceneggiato interpretato e diretto il corto cinematografico “Passione di Marmo”, in concorso al “David di Donatello” e al “Filmcaravan Imperia short film festival”.
(Sono figlio di quella palpabile aria di libertà, che soffiando dolcemente, mi spinge come una foglia verso una meta sconosciuta. L’importante è volare...)
Contemporaneamente non tralascia l’altra sua grande passione: la pittura.
Da pittore figurativo di mano facile e cuore semplice lascia il certo per l’incerto, scegliendo di sperimentare incessantemente.
Attratto con piacere infantile dai rimescolamenti dalle sovrapposizioni, dai miscugli, dai pigmenti non rinuncia a proporre opere nelle scenografie teatrali.
Come un cane vagabondo senza collare, Gian Carlo Pardini è sempre alla ricerca di una meta alimentandosi della sua inseparabile creatività.
Nel 2007 partecipa all’estemporanea “Il piasseo di Lerici” applicando su una grossa tela abbigliamenti intimi che simulando una roccia attraggono e seducono il pubblico. Con questa tecnica compositiva unita alle sperimentazioni precedenti, elaborerà diverse soluzioni che saranno importanti per la sua prima personale, curata da Elisa Mazza, presso l’associazione culturale Kansar di Pietrasanta. Dopo il concorso “Barberart” seguirà l’altra sua importante personale a Genova presso la galleria “Immagine e colore” proponendo i suoi “cuscini”
… Il mio cibo è: la mia inseparabile e vitale creatività.
sito internet www.facebook.com/pardini.g.carlo
e-mail pardini15@virgilio.it
telefono 347.2698706

 

PERNAZZA MANUEL
Manuel Pernazza nasce a Roma il 12 Agosto del 1999, da piccolo s’innamora della maschera di Pulcinella tramite l’artista Carlo Piantadosi. Debutta con una Pulcinella per burattini nel 2004 presso il teatro di Roma “San Carlino” e da li inizia la sua attività teatrale. Manuel Pernazza è il più giovane interprete della maschera di Pulcinella oggi (attore, burattinaio e autore), ha vinto il premio “Anima” con il comune di Roma ed è stato nominato “Ambasciatore del Museo di Pulcinella”. Ha studiato teatro con vari maestri, tra cui Carlo Boso, Gabriele Guarino e Cecilia Errede. Manuel sulla scena ripropone scenari classici del Teatro Ottocentesco con la maschera di Pulcinella, in particolare modo le commedia del celebre Antonio Petito. Manuel è anche autore di diverse commedie tra cui : La storia di Donna Rosa Leone; Il rapimento di Donna ‘Sabella; Pulcinella in galera per fame; Pulcinella servitore di Teresina; il suicidio di Pulcinella; Il passaggio dell’amor morto; Pulcinella pigliato per un conte spagnolo (ed è autore anche di numerosi adattamenti di commedie scritte dai maestri Antonio Petito e Giacomo Marulli.). Dopo circa dieci anni che Manuel interpreta questa gloriosa maschera, gli viene donata la maschera dal Pulcinella “Silvio Napoli” prima di una rappresentazione di Manuel per il presepe vivente di Valogno. Interpreta una maschera come Pulcinella, influisce certamente nella vita di un attore, perché avere due volti in uno che si alternano senza che nessuno lo sa è una vera magia, ma io sarò sempre io e Pulcinella sarà sempre Pulcinella solo sul palcoscenico diventiamo una cosa unica. Tramite i miei spettacoli, a volte decido di far parlare Pulcinella, ma per parlare intendo denunciare. Mi ha sempre affascinato il Pulcinella Ottocentesco, nella sua ultima evoluzione per la grande umanità che ha acquistato, perché si afferma che Pulcinella è la maschera che rappresenta meglio l’essere umano. Affrontare tale maschera è un bel compito, ma per questo devo tanto a un mio carissimo amico : Flavio Capuzzo Dolcetta. Appena inizia a interpretare come attore Pulcinella creai una compagnia insieme a Flavio dal titolo “Il Carro di Pulcinella”. I miei primi canovacci li scrissi proprio assieme a lui, come “Il minestrone di Pulcinella”, ”Pulcinella in galera per fame” e “Il tesoro di Pulcinella”. Il ricordo più bello, forse, è di quando stavo a casa di Flavio e facemmo una commedia sulla finestra che affacciava su piazza Pasquino a Roma. Su quella piazza c’era un ristorante e tutti i clienti a fine spettacolo fecero un grande applauso. Questo è stato il periodo della mia vita dove ho capito che il teatro è la vita di un attore, e se uno vuole la vita può trasformarsi in un bellissimo palcoscenico … ma senza equivocare troppo. Da piccolo spesso recitavo nella ludoteca dell’ospedale Bambino Gesù per dare un sorriso a chi non sorride facilmente. Ho partecipato a diversi festival tra cui “Le regioni del teatro” con un adattamento della commedia di Antonio Petito : “I due amanti di Lauretta” e “Comed’arte” con un duetto dal titolo “Pulcinella servo sciocco e spaventato da nu brigantaggio femminile”. Sono uno studioso di teatro, in particolare di commedia dell’arte e di Teatro Napoletano e ho aperto su questo una mia ricerca personale sulla maschera del Pulcinella. Manuel non ha avuto un vero maestro da cui apprendere la maschera di Pulcinella, ma da piccolo fu ospitato dietro le quinte dal burattinaio Mauro Apicella e dal teatro dei burattini del Pincio.
e-mail antonio.petito.pernazza@gmail.com
telefono 392.1899480

 

PICERNO SILVANO
Autore teatrale di Altamura (BA), esordisce nella scrittura di brevi testi
in vernacolo come "Mimì concorrente" e "Al mercato". Nel 1999, in occasione del Bicentenario della Repubblica Partenopea, scrive "Fame di libertà", sicuramente il suo testo teatrale più riuscito e maturo, che si rifà, nella struttura e nel ritmo narrativo, alla scuola eduardiana. Di grande spessore storico e morale, riesce a coniugare anche una spiccata ilarità, che fa scorrere veloce il testo fino al tragico epilogo. Il testo è segnalato anche nell'annuario del 2000 della SIAE "Teatro in Italia", quale novità dell'anno ed è stato rappresentato più volte, persino in Francia, al Festival
Internazionale di Teatro Amatoriale a Saint Leger du Bourg Denis.
Altri testi di cabaret scritti da Silvano Picerno sono: CalliFogna Dream
Men, Le ragazze di Piazza Foggiali, Nel nome di Silvano, Uno spot da sogno e Il latin lover. Nel 2000 scrive persino una sit-com in nove puntate dal titolo "Casa Loporcaro", realizzata e messa in onda su Canale 2 Tv, da cui ha tratto una versione teatrale dal titolo "Chiamatemi Nico!"
e-mail silvanopicerno@inwind.it

 

PIRANDELLO LUIGI
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

 

PRINCIPATO FRANCESCO
Francesco Principato è nato a Sciacca (AG) nel 1958 e attualmente vive a Porto Empedocle (AG) fra la Marinella camilleriana e il pino del Caos.
Ha compiuto studi giuridici ed è impiegato. E’ sposato ed ha due figli.
Scopre tardi il rapporto con la scrittura ed è tuttora molto misurato nella produzione lettera ria.
Scrive il primo romanzo, ‘Livello zero’, nel 1995 e gli viene pubblicato dalla Ila Palma di Palermo.
Più a sud di Tunisi, il secondo romanzo, ha vinto il concorso ‘Econline – Il romanzo breve’ del 2004.
Nel 2008 pubblica ‘Il cratere di Pirandello’ con Massimo Lombardo Editore.
Numerosi racconti sono ospitati in diversi siti web (Stampalternativa, Naufragi, Fabulando, ecc.)
Da qualche anno scrive per il teatro.
La prima commedia, ‘Giustizia’, è del 2001 ed è finalista al premio E. M. Salerno; è stata selezionata per il premio internazionale Aristotele Onassis di Atene e tradotta in inglese.
La seconda commedia, ‘Il cratere di Pirandello’, vince il 53^ premio Vallecorsi, viene prodotta da TeatrOltre ed è in scena dall’estate 2004.
Nel 2005 la commedia ‘Dito di donna, dito di bambino’, scritta in coppia con Claudio Elliot è finalista al premio Fondi – La Pastora
Nel 2006 è ancora finalista al premio E. M. Salerno con la commedia ‘Giornalisti!’. E’ stata tradotta in francese a cura dell’Università di Nizza.
‘Il codice Purpureo’, commedia del 2007, vince il concorso Applausi 2009 ed è attualmente in fase di produzione.

 

RECCHIA MARIO
Mario Recchia, è nato a Monopoli in provincia di Bari il 1/11/1951. Vive sulle colline del Chianti, lavora a Firenze. E’ venuto ad abitare a Firenze in una fredda mattina di Ottobre del 1963, e quella stessa mattina, di quella Firenze, se ne innamorò.
“Appulotoscano” ama definirsi. Per l’amore che nutre per Firenze e per l’amore che conserva intatto per la sua Monopoli, la quale, gli ha donato la vita e dove, di tanto in tanto, si rifugia alla ricerca di “linfa vitale”; durante un’intervista televisiva, disse:
“…amare Firenze e Monopoli, è come amare due bellissime donne, senza che l’una sia gelosa dell’altra, vivo dunque questa dualità, in maniera meravigliosa…”
Ha esordito alcuni anni fa con la pubblicazione del libro di racconti brevi e poesie dal titolo
“…e cala il silenzio…” edito dalla casa editrice “i miei colori”.
Poi, la passione e l’incontro con il teatro, lo hanno portato a scrivere diverse commedie in vernacolo ed in lingua.
Fra le tante, citiamo “Amleto…ì vinaio” e “La profana commedia”, entrambe commedie di tre atti in vernacolo fiorentino scelte dalla casa editrice “libreria chiari” di Firenze per essere pubblicate nella prestigiosa collana “COMMEDIA FIORENTINA”.
Alcune delle sue commedie, sono state rappresentate con successo da diverse compagnie teatrali della Toscana e non solo.
Difatti, la commedia “Amleto…ì vinaio” oltre ad essere stata rappresentata nei teatri Toscani, recentemente, è stata tradotta e rappresentata in dialetto Milanese da prestigiose compagnie teatrali Lombarde, inoltre, la stessa commedia è stata “girata” in versione cinematografica e verrà presentata nelle sale cinematografiche prossimamente, mentre “La profana commedia”è stata tradotta e rappresentata in dialetto Pugliese da diverse compagnie locali.
Ha fondato la compagnia teatrale “la carrozzella” della quale ne è anche regista, con la stessa compagnia teatrale, ha riscosso e continua a riscuotere diversi successi nei migliori teatri della Toscana.
E’ impegnato nella diffusione e la valorizzazione del teatro vernacolare, in quanto è fermamente convinto che la commedia vernacolare non deve essere vista solo “per farsi due risate” , ma, deve essere collocata, insieme a tutte le altre commedie, in vernacolo e non, nell’olimpo del glorioso teatro Italiano. Altro importante lavoro del commediografo si intitola “Tragedia ‘n San Frediano” dramma in tre atti in vernacolo fiorentino, rappresentato al teatro “Le laudi” con successo il 31 Marzo 2005.
L’ultimo suo lavoro si intitola “ ‘n casa dì fiaccheraio” è stato premiato al prestigioso concorso “Firenze alla ribalta” ed è stato rappresentato in “prima” assoluta al teatro “Le laudi” il 7/8 Febbraio 2009 riscuotendo un grande successo in entrambe le rappresentazioni facendo il “tutto esaurito”.
Il famoso cantante Gino Latilla, amico di Mario Recchia, dopo essersi commosso alla rappresentazione de “la profana commedia” disse: “questo è teatro con la “T” maiuscola”
Mario Recchia è fattivamente impegnato anche nel campo della beneficenza.
sito internet www.lacarrozzella.it
e-mail mario.recchia@lacarrozzella.it
telefono 055.827434 – 339.2984297

 

ROGGERO FRANCO
Inizia a scrivere negli anni ’60 .Scrive e mette in scena molte riviste,autore di una cinquantina di scenette comiche ,un atto unico e due commedie musicali. Iscritto alla SIAE nel 1964 .
Poi scrive una quarantina di canzoni in lingua piemontese che canta accompagnandosi con la chitarra e lavora in molti locali di Torino come cabarettista .Fa dei recital per il Teatro Stabile con le sue canzoni .Lavora per radio e TV locali. Scrive testi per la televisione che interpreta con altri attori.
Poi per una ventina d’anni non scrive più. Nel 2007 inizia a scrivere commedie in piemontese del genere comico-brillante per una piccola compagnia amatoriale di Valgioie (To)
In quattro anni ne scrive sedici,di cui otto già rappresentate ,alcune ,tradotte in italiano rappresentate anche nel Veneto,in Abruzzo e nelle Puglie nella versione dei dialetti locali. Ora è il fondatore e titolare della Nuova Compagnia Teatrale Rivolese.
OPERE TEATRALI
Sarebbe troppo lungo elencare tutte le opere teatrali che ha scritto e messo in scena. Citiamo le opere più significative :
LA DOLCE VITA RIVOLESE (rivista 1964)
LE BIANCHE CROCI DEGLI EROI ( Atto unico1965)
GLI ANGELI MUOIONO A PRIMAVERA (commedia musicale1966)
NIVOLE ( recital di canzoni piemontesi 1974)
UN POETA E UN CANTASTORIE ( 1975 con Dumini Badalìn)
RÒBE DA MAT (1976 cabaret piemontese)
NIVOLE E ROTAM (1977 cabaret piemontese)
ABECEDARI PËR NA MANDOLERA (1978 con Dumini Badalin)
Le commedie in piemontese che sono andate in scena in questi ultimi
anni con numerose repliche
E LA VITA L’E’ BELA ( 2007)
LA DOTTORESSA ANDALUSA ( 2008)
QUEL SIMPATICO ZIO PARROCO (2009)
UN CAMMELLO PER ELEUTERIO ( 2009)
AGENZIA MATRIMONIALE (2010)
RISATE SOTTO LE STELLE ( 2010 Cabaret)
IL NIPOTE CHE VIEN DALLA CAMPAGNA (2011)
NA STÒRIA GARIBALDIN-A ( 2011)
Commedie non ancora rappresentate e anno in cui sono state scritte :
E LA MERICA L’E’ LUNGA L’E’ LARGA
(Primo premio al concorso Langa Astigiana) ( 2010)
IL PAESE DI PORCELLOPOLI ( 2007)
LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI o quasi…( 2007)
BELA COME NA REUSA (2008)
TUTI FÒRA DIJ CIAP ( 2009)
NA SORPREISA PËR PAPÁ ( 2009)
QUANDO L’AMORE C’E’ … ( 2010)
IL LAVORO NOBILITA (2011)
TERA DIJ MÈ VEJ (2011)
(Primo premio al concorso Langa Astigiana del 2011)
e-mail roggerofranco@yahoo.it e roggero.franco@alice.it
tel. 011.958.96.10 cell. 338.66.14.982
e-mail roggerofranco@yahoo.it - roggero.franco@alice.it 
telefono 011.9589610 - 338.6614982

 

ROJO MIRISCIOTTI ANGELO
Nato a Napoli nel 1951. Ingegnere per lavoro ma cultore appassionato del Teatro in tutte le sue forme. Nel 1990 fonda scuola di Recitazione per ragazzi - TEATRO FUTURO - presso la quale insegna Storia del Teatro e Tecnica della Recitazione per oltre 10 anni. Nel 1998 crea LA PICCOLA SCUOLA DI TEATRO di Napoli ove continua nell'insegnamento stavolta agli adulti e porta in scena numerose sue sue Opere ed adattamenti ( soprattutto dell'immenso ed adorato Raffaele Viviani). Nel 2005 crea l' Associazione TEATRALE PROVE d'AMORE che opera a Napoli tuttora sia come scuola di Recitazione che come Compagnia Teatrale (semiprofessionistica).
Tra i riconoscimenti ricevuti come Autore : Vincitore del Concorso di Drammaturgia APPLAUSI 2007 con la Commedia " Commissariato Stella; vincitore del Concorso di Drammaturgia Applausi 2008 con l'opera drammatica "RIFIUTI" (che tratta impietosamente il problema della disabilità); vincitore del Concorso di drammaturgia F: Romano 2008 con l'Opera "DE PROFUNDIS"; vincitore del Concorso di Drammaturgia F. Romano 2009 con l'Opera "SIPARIO.."
Tra i maggiori successi in Teatro e più rappresentati da altre Compagnie anche al di fuori di Napoli : " Garibaldi"; " Napoli Giorno e Notte; "Rifiuti; "Prove d'Amore; "Che Natale..!"; "SessssO" ; "Viagra"," Bluff..!", Sipario:.!"
De Profundis; "Uocchie c'arragiunate"; "Quando lo sa papà";il Musical "Crastole 'e specchio" musicato dal Maestro Marco Scialò etc.
sito internet www.teatroprovedamore.com
e-mail mirisciottiangelo@libero.it
telefono 368.3559941

 

RONCOLETTA LUCA
È un ragazzino con 40 anni anagrafici ma la giovinezza nel sangue. La sua dolce metà ha fatto del teatro la sua seconda ragione di vita (la prima sono i nostri figli. Io? Vengo dopo la lavatrice nuova). Questo avrebbe dovuto spingere sangue giovine verso quelle drammaturgie di spessore di cui spesso ha sentiti recitati i copioni. Ma il nostro sapeva che da qualche parte c'era spazio anche per le risate. Ha così fatto della commedia brillante un divertente passatempo. Non sa, il comunque quarantenne, se scriverà ancora ma quello che ha scritto lo dedica alla sua prima ragione di vita (quell'attrice e i suoi marmocchi (due: Fiaba e Sebastiano)).
Vive (e morirà) a Verona e ha un'altra grande ragione di vita (ma è solo terza, appena dopo la lavatrice nuova), per la sua squadra (anche se in netta contrapposizione con la tifoseria locale della quale non condivide i lazzi razzisti).
e-mail lucaroncoletta@virgilio.it
telefono 340.1094903

 

ROSSI ANNALISA
Attrice, regista teatrale, autrice di testi per adulti e bambini, insegnante di teatro, operatrice di teatroterapia (donne e minori a rischio, diversamente abili, stranieri) in associazioni di volontariato e cooperative sociali. Presidente dell'Associazione Culturale Laboratorio Metropolitano fino al 2010.
La mia formazione comprende, oltre agli studi universitari teatrali purtroppo non conclusi, lo studio del canto moderno e lirico, la recitazione, la drammaturgia (con Dacia Maraini e Francesco Silvestri), la sceneggiatura (con Stefano Reali).
Tra gli autori portati in scena: classici (Checov, Goldoni, Pirandello) e soprattutto contemporanei:Dario Fo (“Non tutti i ladri vengono per nuocere”- “I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano” “La Marcolfa”), A.Trigona (Pena Capitale, morte di un uomo), Manfridi (la Cerimonia), Rosario Galli (Il Teatro fa bene).
Tra le mie messinscene da segnalare "La Luna in Gabbia", (tre atti unici di Rossi-Mormile-Trigona ) a novembre 2004, migliore rappresentazione di autori contemporanei nell'ambito del Premio Fondi La Pastora.
Ora sono il Presidente dell'associazione LiberLAB Onlus, e direttore artistico della Compagnia LiberScena, entrambe impegnate alla diffusione del teatro anche come mezzo di integrazione, riabilitazione e riscatto sociale. Da novembre scorso l'associazione LiberLAB onlus gestisce un locale messo a disposizione da uno degli associati, e ristrutturato come piccolo teatro, a Gallicano nel Lazio. Oltre ad essere sede delle attività istituzionali a favore dei soggetti svantaggiati, sempre tramite l'arte, il teatro, di 50 posti, vedrà una stagione teatrale centrata sul teatro italiano contemporaneo, aperta ai nuovi autori.
e-mail annalisa.rossi1961@yahoo.it - liberlab.onlus@yahoo.it
telefono 06/94355337 - 338/1061510

 

SALOMONI CLAUDIO
SALOMONI CLAUDIO, nato a Piacenza il 03 febbraio 1964 sotto il segno dell'acquario. Autore, compositore e scrittore per diletto, da qualche tempo ho affrontato il teatro ed ho scritto alcune commedie brillanti. Il lavoro che amo di più è scrivere musica, per questo il mio lavoro più "sentito" è un musical. Credo che chi va a teatro per vedere un opera di un autore sconosciuto voglia divertirsi e, con questa ottica, cerco di scrivere i miei lavori.
e-mail claudio.salo@tin.it
telefono 335.6693264

 

SANTORO ROBERTO
Napoletano, residente in San Giorgio a Cremano (NA).
Commercialista con la passione per il teatro e per la musica.
Commedie scritte :
Che ne parlammo a ffà
Mamma mia
E ‘a luna sta a guardà
‘A nava cammina ….
‘O Principe
L’eredità
La commedia “ Che ne parlammo a ffà “ in due anni, dal 2002 al 2004 è stata rappresentata dalla Compagnia Teatrale Instabile di Bellizzi (SA), ed è stata vista, complessivamente, da circa 5.000 spettatori con notevole gradimento da parte del pubblico.
La commedia “ Mamma mia “ ha vinto il I° premio quale miglior testo inedito alla V rassegna del Premio Miseno ed è stata rappresentata oltre che a Miseno nel luglio 2003 anche al Teatro Sannazaro il 2 ed il 3 novembre 2003 con due serate di tutto esaurito, e con grande successo di critica e di pubblico. Inoltre è stata portata in giro, negli ultimi tempi, dalla Compagnia Teatrale Instabile di Bellizzi riscotendo grande successo ovunque.
La commedia “ … e ‘a luna sta a guardà “ , vincitrice della VI rassegna del Premio Miseno, è stata rappresentata al teatro Trianon di Napoli il 2 e 3 ottobre 2004 dalla Compagnia Teatro Amatoriale “ L’incontro “ di Napoli.
Un altro lavoro di genere cabarettistico “ Radio Parco “ è stato invece messo in scena da Jenny Vella e Max Giannini il 3 settembre 2004 nella manifestazione “ Mezzanotte nei parchi “ organizzato con il patrocinio del Comune di Napoli.
Ancora ha scritto i testi per il “ Concerto per Forcella “ , un lavoro di musica e prosa rappresentato dalla Compagnia L’Incontro col patrocinio del Comune di Napoli.
La commedia “ ‘A nava cammina …. “ è stata rappresentata a Miseno il 29/7/2005 dalla compagnia Instabile di Bellizzi nell’ambito della VII rassegna del Premio Misero, piazzandosi al II° posto; è stata poi rappresentata con successo al Teatro Totò di Napoli nei giorni 4 e 5 febbraio 2006.
La commedia “ ‘O Principe “, liberamente dedicata alla figura di Raimondo Di Sangro, Principe di San Severo, è stata rappresentata al Teatro TAM di Napoli in occasione dei Misteri di Napoli per il Maggio dei Monumenti 2006, dalla Associazione Culturale Callysto Arts, e replicata poi in San Giorgio a Cremano alla villa Bruno.
“ L’Eredità “ , ultimo lavoro dell’autore, sarà rappresentata alla IX Rassegna del Premio Miseno 2007 nel luglio prossimo, dalla Compagnia Teatrale L’Incontro di Napoli.
Attualmente sta scrivendo i testi per una sit-com televisiva che dovrebbe andare in onda in autunno su una emittente televisiva campana.
e-mail sanrobe@tin.it
telefono 081.5749460 - 348.6600943

 

SAPIENZA ANTONIO
ANTONIO SAPIENZA, è nato a Siracusa nel 1936, ma vive a Catania –Massannunziata, sulle falde dell’Etna.
Figlio d’Arte, infatti il nonno, scultore, fu attivo a Siracusa nei primi anni del novecento, mentre il padre, modellista navale, operò nel Connecticut negli anni trenta. Dal 1981, dimessosi da Ufficiale dell’A.M., si occupa a tempo pieno, di Scrittura, Regia teatrale e Pittura.
Ha scritto numerose opere di narrativa, di poesia, foto-racconti e testi teatrali. Tale produzione è tutta pubblicata su Internet nei Siti Personali: www.antoniosapienzateatro.net (e-mail antoniosapienza4@virgilio.it) e https://web.tiscali.it/artsap99 e, quindi, ripresi e diffusi da tanti altri Siti analoghi; mentre, attualmente, solo alcune di tali lavori sono a disposizione del pubblico anche su carta stampata: NICO E IL NONNO, IL MAGO DI CORFU’, e COSIMO CON UN BRACCIO (con quest’ultima opera ha vinto il premio nazionale di narrativa, IBISKOS, 1998); tutte le altre sono state stampate e pubblicate nella rubrica “VETRINA del sito “ILMIOLIBRO”, nel quale si trovano anche, a disposizione del pubblico, in cinque volumi, più di cinquanta opere teatrali - tra drammi e commedie.
E’ un autore plurirappresentato: infatti numerosi suoi testi sono state messi in scena, da parte di Compagnie Teatrali, presso teatri di tutta l'Italia; mentre altre opere sono state rappresentate a cura di Enti Pubblici italiani - assessorato alla Cultura del Comune di Catania, 1^ Università T.E. Di Catania - e anche esteri: Tolosa (Francia) – a cura dell' Università di Tolosa II, Facoltà di Italiano.
Quale autore teatrale siciliano, è stato ampiamente citato nel volume edito da l’Harmattan Parigi: “Cent ans de thèatre sicilien – da Pirandello, Martoglio, Rosso di San Secondo, ecc.- di Evelyne Donnarel, docente di Letteratura Italiana all’Università di Tolosa II.
E’ stato inserito, significativamente e con dovizia di commenti, da Mauro Longo, giornalista, scrittore e storico del Teatro Siciliano, nel suo libro “nuovoteatro” (a Catania dal 2005 al 2007); volume di opinioni, riflessioni, documentazione e critica sul teatro siciliano, sugli artisti, e sui personaggi di spicco del teatro siciliano e, in particolare, catanese, aggiornato fino al 2007.
Una sua opera, “Il Consenso”, è stata rappresentata alla prima edizione du Festival de Theatre d’Auteurs Contemporains Italiens -Marsiglia, 6 maggio – 16 giugno 2004, promosso dall’Institut Italien Culturel, finanziato dalla Comunità Europea, e patrocinato dall’Ente Teatrale Italiano (altri autori rappresentati: Michele Perriera, Romeo de Baggis, Antonio Tabucchi e Elio Vittorini). Un'altra opera, “Maria di Nazareth”, ha partecipato alla prima rassegna del Teatro Sacro, al Teatro Comunale Fenaroli di Lanciano - 20 aprile 2007- (altre opere rappresentate: Donna de Paradiso di Jacopone da Todi e Magnificat di Alda Merini).
Già Docente di Drammaturgia e Storia del Teatro presso l’Università G. Marconi, Unitre di Catania, ha scritto, come supporto alle lezioni, un saggio sulla Drammaturgia, Recitazione e Arte della Rappresentazione, accompagnato da una breve e divulgativa "Storia del Teatro".
Regista sintetico, simbolista, dai tratti metaforici, ha messo in scena diverse sue opere teatrali per le quali, oltre a firmarne la regia, e la scenografia, ha curato anche la ricerca delle musiche e la scelta delle luci.
Firmandosi Sap, è l'irruente Maestro della tecnica della pittura a spatola con la quale, da colorista, consegna alla luce le sue opere ... "dalle cromie accese, cangianti, luminose, danzanti, espressive, informali dai tocchi surreali. Ma quando adopera il pennello, egli è delicato come una dolce lirica.
Ha al suo attivo numerose mostre personali di pittura, allestite in Gallerie e nei Foyer dei teatri dove metteva in scena le sue opere teatrali; e, su invito, ha partecipato ad alcune selezionate mostre collettive, sia in Italia che all’estero.
E’ stato sotto contratto con la Galleria d’Arte “LaMostra Gallery” di Cardiff (U.K.) - presso la quale ha esposto, in permanenza, dal 2002 al 2005.
Nel 2003 è stato nominato socio onorario dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti.
E’ associato, da molti lustri, alla SIAE - nr. 68460 - Sezione DOR (drammaturgia) e Sezione OLAF (Arti Figurative).
sito internet www.antoniosapienzateatro.net
e-mail antoniosapienza4@virgilio.it - antoniosapienateatro@gmail.com

 

SARTRE JEAN-PAUL
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

 

SCAMMACCA ANGELO
SCAMMACCA ANGELO nasce a Catania il 20 febbraio 1950, fin da giovane ha sempre avuto passione per il palco, suonando la batteria con un nutrito gruppo musicale composto da nove elementi fra gli anni 65-70. Però fra un colpo di rullante ed uno di piatto, era solito ascoltare le letture delle commedie che il padre Pippo man mano andava scrivendo (ne ha scritte 19). Ma il tarlo lavorava di nascosto, infatti mentre spontaneamente suggeriva qualche ritocco, o qualche correzione d’espressione, sotto sotto, cominciò a covare la passione per il teatro. Chiamato in parrocchia per gestire un gruppo di ragazzi, fra le tante cose svolte, venne spontanea la realizzazione e la messa in scena di lavori teatrali…. e come si dice: “metti il pane ai denti che la fame si sente”, comincia a scrivere. Solitamente scrive opere brillanti e piacevoli, di garantita comicità ed in dialetto siciliano, tranne gli ultimi due lavori che sono in lingua, riscontrando fra l’altro, una grande soddisfazione da parte delle compagnie che durante le rappresentazioni riscuotono un notevole successo. I suoi lavori a tuttoggi sono: “Cu di sceccu… ni fa ‘n mulu”, “Sintimenti”, “U riccu di lastricheddu”, “Servizio completo”, “Tu non vidi cu l’occhi mei”, “Me l’ha detto un amico”, “L’asso nella manica”, “ Dietro l’angolo”, “ Lustru di luna” (in dialetto ). “Tutta colpa di un caffè”, “La muta voce dell’eco” (giallo in lingua italiana).
e-mail angeloscammacca@katamail.com
telefono 095.455324

 

SCARAVELLI ENRICO
Enrico Scaravelli nasce a Pegognaga, in provincia di Mantova nel 1928 e risiede a Genova dal 1931. Diplomato geometra, è stato funzionario direttivo del Comune di Genova. Si diletta, per hobby, a scrivere racconti e fiabe per ragazzi, pubblicazioni di fatti di guerra, poesie sia in lingua sia in genovese che in mantovano, vincendo numerosi premi nazionali e regionali.
Ha pubblicato due brevi raccolte di poesie dal titolo "Mare Dolce" (Ediz. Pirella) e "Un'ancora" (ediz. autori autogestit). Quest'ultima ha anche ha pubblicato una sua serie di "Racconti e Favole non solo per bambini) Paroliere, ha scritto un centinaio di canzoni in lingua e in genovese.
Sue canzoni sono state incise in dischi, cassette, C.D. cantate da Tony Dallara, Bobby Solo, Betti Curtis, Enrico Musiani, Gino Latilla, orchestre e complessi vari. Ha scritto per la rivista "Diogene" di Reggio Emilia. Commediografo, ha scritto oltre sessanta testi teatrali in genovese, mantovano e in lingua.
Già presidente dell'Associazione Culturale San Fruttuoso e della Compagnia Teatrale San Fruttuoso. Sue commedie sono state rappresentate, oltre che dalla citata Compagnia Teatrale San Fruttuoso, anche dalla Compagnia dei Giovani della Lanterna, dal Teatro Stabile dialettale della Regione Liguria, dalla Compagnia Stabile della Città di San Remo, dalla Filodrammatica Don Bosco di Varazze, dalla Compagnia Amici di Fegino, dalla Teatralnervi, dalla Compagnia il Palcaccio di Mantova, dalla Compagnia "La Lanterna" di Nogara (VR), "Cumpagnia dal surbét" di Cànolo (RE), Compoagnia del sottoscala di Scanzorosciate (BG), ecc...

 

SCARPETTA EDUARDO

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

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SCARPETTA VINCENZO

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

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SCHIRINZI ITALO
Sono nato a Catania, sono cresciuto a Roma e vivo da moltissimi anni in Toscana.
In gioventù ho creato e diretto gruppi teatrali al Liceo e all' Università, scrivendo divertenti copioni per i nostri spettacoli di varietà da solo o insieme al mio caro amico Toni La Guardia, cantante ed eccellente parodista, che ne curava la parte musicale. Ho pubblicato con Prospettiva editrice sei libri di novelle ( “Lo scirocco”, “La palla di pezza”, “Trenta e lode”, “La piacentina”, “Vivere di niente”, “La goccia d'acqua” ) ed un romanzo (“ Shopping per due “). Da qualche anno ho ripreso a scrivere per il teatro. Il mio genere preferito è la commedia, più o meno brillante.
Nelle mie commedie tratto quasi sempre temi di attualità, utilizzando un linguaggio leggero ed ironico, che mi consente di “giocare” sui mali della nostra società senza prendermi troppo sul serio né affliggere l'incolpevole spettatore con artifici lessicali studiati apposta per confondergli le idee. La mia prosa è, quindi, semplice, armoniosa e, come ha detto qualcuno, “da essa traspare una certa musicalità, che unita al ritmo delle battute di solito brevi ed essenziali, la rende anche gradevole all'udito”. Sui contenuti è opportuno spendere due parole. I temi trattati sono sempre originali e, ad eccezione di un caso, peraltro scelto a ragion veduta, non ripercorrono mai sentieri già battuti da illustri predecessori. Le battute sono fresche e spontanee, e inducono spesso lo spettatore al sorriso e, a seconda dei casi, anche alla risata, senza l'ausilio della “parolaccia”, di cui oggi si fa purtroppo un uso molto frequente, quasi sempre gratuito e selvaggio. In altri termini, il mio è un umorismo “pulito”, anche quando affronta temi, che potrebbero indurre in tentazione un autore meno attento e rigoroso del sottoscritto. Sulla qualità delle mie commedie potrei riportare il giudizio espresso da qualche critico benevolo, ma preferisco astenermi dal farlo per non rischiare di apparire presuntuoso.
Secondo me i giudizi che contano sono quello dei “ teatranti”, che scelgono il testo da rappresentare e quello degli spettatori, che assistono allo spettacolo, reagendo alle sollecitazioni messe in atto dall'autore. Tutto il resto è “ aria fritta”.
Commedie: “Il certificato”; “Anche la verità può avere i baffi”; “L'amante di terracotta”; “L'uomo della strada”; “ Se perdi il nesso logico...”; “ Il primo amore non si scoda mai”.
Atti unici: “ Il figlio della concausa”; “ La magica ricetta di Rosetta”.
Di ciascuna commedia o atto unico ho scritto anche la versione in dialetto siciliano per soddisfare le esigenze di qualche mio vecchio corregionale. Ecco i rispettivi titoli:
Commedie:“U teatranti”; “Si la verità avissi i baffi”; “ 'A mugghieri di l'onorevoli ci si ntasau u lavandinu...”; “Na scupa ppi spazzari nu munnu”; “Si sparisci u nessu logicu..”; “ U ciauru di la mugghieri”;
Atti unici: “ U figghiu da concausa”; “ 'A magica ricetta di Rosina”.
e-mail italoschirinzi@alice.it
telefono 340.5837903

R
S

SEI MARIO
Mario Sei, autore, attore e regista di commedie brillanti in dialetto calabrese.
Vive in Calabria, dove lavora per una grande Azienda di telecomunicazioni.
Nel 1988, fonda insieme ad alcuni suoi amici, una compagnia teatrale: la piccola fucina teatrale.
Nello stesso anno, entra a fare parte della piccola fucina, il compianto Ciccio Viapiana, autore catanzarese di commedie intense e brillanti.
La collaborazione tra Mario Sei e Ciccio Viapiana dura ben 14 anni, oltre ad un rapporto di grande stima ed amicizia.
La fucina porta in tantissime piazze – oltre 270 - le commedie di Ciccio Viapiana e di Mario Sei.
Tante quelle scritte da Mario Sei, citiamo Avìa Ragiuna chidda bonanima, che segna l’esordio di questo autore nel 1988 e che riscuote un grandissimo successo per la particolarità dei dialoghi, e per la trama divertente, diventa, infatti, un fiore all’occhiello della piccola fucina teatrale.
Successivamente scrive una commedia che rimane però nella memoria dei commediografi dell’epoca dal titolo “pana e guai non mancanu mai…”, una commedia bella, suggestiva, delicata e che affronta il tema dell’accettazione. La commedia ha un grande successo e vince tantissimi premi e tantissime rassegne per il testo e per la regia, assunta all’epoca da Cicco Viapiana.
Scrive anche un’altra commedia, “L’amicizia va ‘ntè scarpi alla giustizia”, che però non porterà in scena, poiché, per un grave lutto familiare, lascia la compagnia teatrale nel 2000.
La passione per il teatro rimane e negli anni successivi, pur essendo lontano dal palcoscenico, frequenta dei corsi di teatro, in particolare uno stage presso la Scuola di arti espressive dal titolo “la sceneggiatura teatrale creativa” ed un corso su “l’importanza di essere autori di teatro”.
Nel 2009 Mario Sei, a distanza di alcuni anni, ritorna sul palcoscenico e lo fa con nuovi compagni d’avventura, fondando Teatro 6 “piccola fucina teatrale”, a ricordo della compagnia amatoriale del 1988 e dei tanti bravi attori che insieme a Mario Sei si formarono proprio all’interno della piccola fucina.
Ritorna quindi al teatro con un nuovo testo, dal titolo “U mundu è na rota”, una commedia riuscitissima, che ottiene fin da subito l’approvazione piena del pubblico.
U mundu è na rota, tratta il dramma di un anziano in balìa delle due sue figlie e poi affidato ad una sedicente e seducente badante straniera. Una commedia bella, frizzante, esilarante, in cui però non mancano i momenti di intima introspezione e di sana riflessione.
Teatro 6 “ piccola fucina teatrale” ha immediatamente il pieno riconoscimento ed assume un ruolo importante nel panorama delle compagnie teatrali amatoriali.
Mario Sei, fonda nel 2010 la sezione dedicata ad un Laboratorio dei Giovani Artisti, ed inizia anche un primo approccio al Teatro Sociale, insegnando ad alcuni ragazzi in difficoltà le prime tecniche teatrali e l’amore per il teatro, sottolineando l’importanza di esprimersi con il linguaggio del corpo. Scrive e dirige un’altra simpaticissima commedia sull’uso smodato della tecnologia e dei social network, dal titolo “tuttu curp@ do progressu”, in cui viene evidenziata la corsa alla globalizzazione l’isolamento a cui i nostri anziani sono sottoposti... sono però previsti, al riguardo, dei colpi di scena.
A brevissimo verrà rappresentata la nuova commedia dal titolo “Facimu sta prova”, una commedia nella commedia, molto frizzante e allegra in cui sono richieste particolari e ricercate tecniche teatrali, mentre i ragazzi del Laboratorio Giovani Artisti porteranno in scena “Succediu nu qurantottu!” 
Collabora nel frattempo con alcune scuole per la preparazione di saggi di fine anno scolastico e con la giovane Associazione Antelios, un’associazione culturale molto impegnata nel e per il sociale.
Scrive per il giornale web infooggi.it e cura in particolare la rubrica infooggi vernacolo, in cui si parla con grande convinzione dell’importanza del dialetto nella cultura calabrese.
Laurea conseguita presso la facoltà di giurisprudenza, Mario Sei collabora con alcuni scrittori e poeti, scrive poesie, monologhi, le sceMette e parodie, organizza eventi musicali, teatrali e di danza, collaborando con scuole di danza e formazioni musicali di alto prestigio.
Le commedie di Mario Sei trattano sempre temi importanti, dall’accettazione alla solitudine, dall’emarginazione all’emigrazione.
Far ridere, facendo riflettere, è il filo conduttore in ogni commedia di questo autore calabrese.
sito internet teatro6.jimdo.com 

 

SILVESTRI TINA
Nella vita è una maestra irrequieta alla continua ricerca di strategie educative accattivanti che possano far vivere ai suoi alunni la scuola come una grande avventura e non come un dovere. Scrittrice lo è diventata per caso. I primi testi sono state piccole scenette da far recitare ai suoi alunni. Nel 2000 in seguito ad un equivoco realmente accaduto in famiglia scrive il suo primo vero copione "E sorde", messo in scena nel teatro parrocchiale dai suoi alunni di classe quinta. Fu un vero successo: una recitazione encomiabile che commosse tutti i genitori! Avvenne poi un evento particolare: alcuni spettatori giocarono il terno che era citato nella recita e vinsero al bancolotto . Nel 2003 per sostenere le colleghe della sua scuola nella realizzazione del progetto educativo"Crescere nella cultura della legalità" di cui è progettista e responsabile si dedica alla stesura di copioni per ragazzi e scrive "La strada è di tutti" per gli alunni delle classi prime, "Se ami l'ambiente ricicla" per gli alunni delle classi seconde, "La rivolta dei segnali stradali"per gli alunni delle classi terze" .Nel 2004 scrive "Bulli e pupe" per cercare di arginare il fenomeno del bullismo abbastanza diffuso tra i ragazzi. Sempre nel 2004 scrive "Il Portafoglio" che i suoi alunni hanno messo in scena, con la sua regia, al Palaeden di Napoli partecipando al concorso teatrale "Edenoscar"e il suo caro alunno Cristian, di dieci anni,(uno dei concorrenti più piccoli) vince addirittura la targa come migliore attore. Nel 2005 scrive "Di questa tivù non se ne può più" dedicata a sua figlia Rita, una teledipendente doc, che ha messo in scena con i suoi alunni di quinta nel teatro della scuola. Nel 2007 scrive "Vieni all'Happy hour" chiestole via mail da un attore che desiderava qualcosa di molto comico. I copioni sono depositati all Siae Tutte le sue opere e materile didattico possono essere visionati sul suo sito.
sito internet tinasilv.beepworld.it
e-mail slvcct@libero.it

 

SPAMPINATO GIAMBATTISTA
GIAMBATTISTA SPAMPINATO è nato a Belpasso (Ct) il 15 giugno 1929. Ha intrapreso l’attività artistica inizialmente come attore e regista dunque, nel 1966, come autore. Complessivamente ha scritto 42 opere, alcune delle quali premiate nelle maggiori rassegne letterarie a livello regionale e nazionale. Attualmente risiede a Catania in compagnia della moglie, Jolanda.
sito internet www.giambattistaspampinato.it
e-mail giambattistaspampinato@giambattistaspampinato.it

 

STARVAGGI PAOLO
Nato a Vizzolo Predabissi (MI) nel 1977, è autore (iscritto alla SIAE dal 2003), nonché attore e regista teatrale. E la sua bravura in tutti questi campi non ammette giudizi esitanti.
Come autore inizia nel 2000 con la stesura di "Direzione: Betlemme", lavoro teatrale in atto unico che racchiude l'intento di raccontare l'Epifania in chiave ironica. Sempre nel 2000, dopo il successo del precedente spettacolo, scrive "Iena ridens", commedia-raccolta di barzellette su cui qualcuno ha giustamente sentenziato: "E' una cavolata, ma fa morire dal ridere".
Nel 2001 inizia a scrivere commedie più elaborate, come il giallo comico "Il signore è servito", nel quale tutto gira intorno a un malinteso, o la pièce al femminile "Tutto un altro mondo" (primo premio al concorso FOM Ragazzi 2002), tentativo ben riuscito di entrare nella vita e nei sentimenti "intricati" di sei teenagers.
Nel 2002, ispirandosi al famoso "Helzapoppin", Starvaggi ritorna alla risata provocatoria con "I soliti idioti", commedia musicale ad alto tasso comico e dal ritmo serrato, una vera e propria immane espressione del nonsense.
Nel 2003 trasforma una nota leggenda in "E' arrivato Robin Hood", nuova commedia musicale degna del Quartetto Cetra, una vera e propria sagra di canzoni famose "servite" sul piatto di quell'ironia speciale che abbiamo un po' tutti fin da piccoli: cambiare i testi dei ritornelli più famosi.
Nel 2004 scrive la commedia fantascientifico-natalizia per ragazzi “Un marziano sotto l’albero”. Sempre per i ragazzi, realizzerà la fiaba comica “Una goccia nel castello”, una versione in prosa dell’opera comica “Fra’ Diavolo”, il curioso “Al diavolo l’eredità” (liberamente ispirato al “Mandarino” di Eça de Queiroz) e “Il mio amico Sherlock”, con protagonisti Holmes e Watson da bambini.
Nel 2008 si dà alla commedia sofisticata con “Un tè con Margherita”, ambientato nell’Italia degli anni ’70. Siamo invece nella Detroit anni ’20 in “Profumo di gangster”, farsetta veloce ma piena di colpi di scena.
Dopo due parodie di generi cinematografici (l’horror in “La mummia è sempre la mummia” e la spy-story in “Faccia da spia”) si arriva al più impegnativo “MDF – Morale della favola”, testo imperniato sulle vicissitudini di un aspirante scrittore che, grazie al surreale incontro con i personaggi della fiaba che sta scrivendo, riuscirà a risolvere i suoi problemi lavorativi, sentimentali e di coscienza. Questa frenetica attività è valsa a Paolo Starvaggi il premio Autore dell’Anno 2010 del GATaL.
(biografia a cura di Annachiara Gimondi e Giovanni Spagnoli)
sito internet www.compagniameteor.com
e-mail paolo.starvaggi@unimi.it
telefono 339.7985084

 

TOSCANO GIUSEPPE
Cresciuto in una grande città del nord dove si trasferì giovanissimo dalla Sicilia, ha tendenzialmente mostrato fin dalla adolescenza una particolare vocazione a scrivere. La tematica delle sue opere teatrali riflette il contrasto vivo tra la realtà vissuta, quella delle fantasmagoriche luci artificiali della metropoli e quella del sogno ingessato di una Sicilia immersa nell'abbagliante luce del sole o in quella dolcissima e pensante dei suoi notturni.
Ma tutto questo, in punta di penna e, soprattutto, quasi inconsciamente, come dimostra la freschezza accattivante dei suoi migliori momenti di scrittore. Egli scrive per il teatro e per il pubblico teatrale che nei suoi personaggi, nei loro piccoli drammi e nelle loro gioie si riconosce, accettandoli come cosa propria.
sito internet web.tiscali.it/teatroinlinea
e-mail teatroinlinea@tiscalinet.it

 

TOSI GIORGIO
GIORGIO TOSI, 50 anni, è autore di commedie in dialetto ma non solo. Esordisce nel 1979 al Teatro dei Filodrammatici di Piacenza e da allora ha avuto sempre numerose rappresentazioni a Piacenza e provincia. Da qualche tempo spedisce i suoi copioni dialettali anche fuori del proprio territorio. E' stato rappresentato con ottimo successo prima a Bologna e nel Basso Lodigiano e attualmente in Romagna, in Abruzzo, nel Milanese e tra non molto a Milano città. I suoi testi in vernacolo hanno svecchiato il modo di scrivere teatro dialettale in città, apportando una ventata di freschezza e di modernità: i suoi testi, infatti, sono rapidi, con un taglio da teatro leggero italiano, poco legati alla piacentinità: possono infatti essere tranquillamente essere trasposti in ogni altra realtà provinciale. Ma non produce solo in dialetto. In lingua, a cui ha ripreso a dedicarsi dopo una pausa di molti anni, ha prodotto un paio di monologhi, una commedia musicale e qualche breve racconto grottesco ("Racconti schifilTosi"). Da sempre scrive canzoni (testo e musica) dei più svariati generi. 
Opere dialettali: 
OCCIO ADA!…EDA IDA!
'L PARIVA TANT UN BREV RAGASS..!
SARAL ANCORA UN BRAV RAGASS? (seguito della precedente) 
PENSIONE VITTORIA
ADESS I'ENN TUTT A POST!
LA NOTT 'D LA MARIOLANA
L'AVA DITT 'C STAVA MIA BEIN!
Opere in italiano:
LA IENA (ovvero LA DONNA MADRE) monologo per donna
IO CHE NON SON SUPERFICIALE monologo per uomo
GRAZIE, COMUNQUE commedia musicale 
Raccontini SchifilTosi:
QUANDO LEI NON TI ESCE PIU' DI TESTA brevissimo
L'AVVENTURA DI UN POVERO UOMO breve breve
LINDA FELICE ovvero LINDA INNAMORATA DELL'AMORE
OCCHI DI MADRE
sito internet www.tosigiorgio.it
e-mail giorgio-tosi@libero.it
telefono 0523.778217 - 328.8428822

 

TREMAGI
TREMAGI (MArco, MAssimo, MAurizio e GIanni) – Pseudonimo nato nel 1982
Maurizio Bazzi, Gianni Marietta, Massimo Marietta e Marco Moretti sono i fac totum della “Companìa Teatral Carla S.” di Torino. Il gruppo realizza i suoi spettacoli facendo riferimento alla tradizione del teatro popolare piemontese, portando sulle scene copioni sempre di impronta comica. Con lo pseudonimo di “TreMaGi”, curano gli allestimenti della “Carla S.” dalla preparazione delle scene alla regia, facendo costante riferimento al motto di “divertire divertendosi”. Insieme alla produzione di testi per l’allestimento di commedie piemontesi, loro attività principale, i Tremagi non disdegnano di dedicarsi ad altri filoni artistici: dal cabaret alla lirica, dal musical alla rappresentazione folkloristica, dal recital alla rievocazione storica.
- Maurizio BAZZI (pseud.: TREMAGI) – n. 1959
Fin dal 1975 (“Su le maniche, Camillo!”) attore e fondatore della Companìa Teatral Carla S. di Torino, dal 1982 assume lo pseudonimo di “TreMaGi” curando la produzione dei testi, le sceneggiature e la regia degli allestimenti del gruppo, insieme a Marco Moretti ed ai fratelli Massimo e Gianni Marietta.
- Gianni MARIETTA (pseud.: TREMAGI) – n. 1956
Si unisce alla Companìa Teatral Carla S. di Torino nel momento in cui il gruppo decide di passare al teatro piemontese (“Peul sempre d’esse” - 1978), introducendo molteplici personaggi comici con innata valenza e spontaneità. Dal 1982 assume lo pseudonimo di “TreMaGi” curando la stesura dei copioni originali e gli allestimenti del gruppo, insieme a Marco Moretti, a Maurizio Bazzi ed al fratello Massimo. È inoltre un apprezzato poeta e prosatore piemontese, vincitore di diversi premi letterari.
- Massimo MARIETTA (pseud.: TREMAGI) – n. 1959
È uno dei fondatori della Companìa Teatral Carla S. di Torino (“Su le maniche, Camillo!” 1975); divide la sua passione per la prosa con quella della lirica. Dal 1982 assume lo pseudonimo di “TreMaGi” curando la stesura dei copioni e le produzioni del gruppo, insieme a Marco Moretti, a Maurizio Bazzi ed al fratello Gianni.
- Marco MORETTI (pseud.: TREMAGI) - n. 1953
Nel 1978 entra a far parte della Companìa Teatral Carla S. di Torino, prospettando l’idea di abbracciare il teatro piemontese con “Peul sempre d’esse” di Armando Mottura. Dal 1982 assume lo pseudonimo di “TreMaGi” curando la stesura dei copioni originali e gli allestimenti del gruppo, insieme a Maurizio Bazzi ed ai fratelli Gianni e Massimo Marietta.
e-mail tremagi@carlaesse.it

 

URSELLI TOMMASO
Il suo testo teatrale “La porta” è stato selezionato all’interno del Festival di Drammaturgia Contemporanea Tramedautore organizzato da Outis nel settembre 2002 e ne è stata fatta lettura scenica presso il Teatro Arsenale di Milano, regia di Annig Raimondi. Viene successivamente messo in scena, con la regia di Maria Antonia Pingitore, presso il Teatro “Giuditta Pasta” di Saronno per la rassegna “Palcoscenici Sommersi”; presso il Teatro Edy, Centro Sociale Barrios, Milano; presso “Favola di Mattoni”, Cusano Milanino; per il “New Contaminate Art Festival”, Festival dei Teatri Invisibili di Aversa.
Il suo testo teatrale “Piccole danze quotidiane” è stato letto da un gruppo di cinque attori al Teatro Out Off di Milano all’interno del ciclo di serate “Città in condominio” (marzo 2003) e, nel settembre 2003, dall’attrice Egidia Bruno presso la Triennale, per il Festival di drammaturgia contemporanea Tramedautore.
Nel 2004 fa parte del comitato promotore di “Città in condominio”, iniziativa svoltasi sempre presso il Teatro Out Off di Milano; scrive, per l’occasione, i testi “Voci dalla città” e “Ma che ci faccio io qua”; di quest’ultimo testo viene fatta lettura scenica anche presso la Fnac dagli attori Tommaso Banfi e Marta Comerio, all’interno del progetto “STAZIONI” del Teatro Arsenale, e in piazza Freud a Milano all’interno dell’iniziativa “Città in Rivoluzione” organizzata da Esterni. Nell’agosto 2004 viene invitato da Outis a partecipare, nell’ambito del Festival di Montalcino, all’iniziativa “Il teatro che verrà”; in questa cornice il suo testo “Voci dalla città” viene presentato, in forma di “mise en espace” con la regia di Silvia Mercantelli, presso il Teatro degli Astrusi. Nel 2005, con il testo “La città racconta…”, vince la prima edizione del premio “Parole in scena”, bandito dal comune di Marano (Modena) e destinato a lavori di teatro-ragazzi. Conduce laboratori teatrali rivolti a : 
- educatori, mediatori culturali e studenti presso la Scuola per Operatori Sociali ESAE e presso il C.E.L.I.M. di Milano 
- ragazzi delle scuole elementari e medie 
- utenza di diversi C.S.E. (Centri Socio Educativi) e centri per soggetti portatori di handicap - presso il C.E.L.I.M. di Milano, il progetto “DI CORPI E DI PAROLE”, laboratorio teatrale a frequenza settimanale e aperto a tutti.
e-mail tommasourselli@yahoo.it 
telefono 347.7921961

 

VASSALLO NUCCIO
Mi ritengo un amatore del teatro nel vero senso della parola e, come tale, ho iniziato, oltre mezzo secolo fa, a respirare la polvere del palcoscenico nel teatro prestigioso dell'Istituto Salesiano che all’epoca era una istituzione; la mia città, Catania, ha una ottima tradizione teatrale ed io posso dire di aver calcato le scene di quasi tutte le compagnie amatoriali della città e mi sono anche affacciato sporadicamente anche al teatro professionistico; sono stato per tanti anni direttore artistico di uno dei teatri più antichi della città ed in quel periodo ho iniziato la mia esperienza come autore e regista. Una mia passione particolare è la ricerca di testi nel panorama internazionale e la trasposizione, elaborazione e traduzione che li rendano adatti alla messa in scena nel teatro amatoriale. Credo di poter affermare che il repertorio delle opere teatrali in mio possesso sia  molto vasto. Le commedie da me scritte od elaborate sono regolarmente depositate alla SIAE e mi possono essere richieste giacchè tante sono in formato word.
e-mail nuppo10@tin.it

 

VEBER PIERRE
Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

 

VERZUCOLI GABRIELE
GABRIELE VERZUCOLI, vive e lavora come insegnante a Firenze. Ha iniziato giovanissimo (16 anni) a far teatro frequentando i corsi del glorioso TEATRO DELL'ORIUOLO, dove, dopo aver terminato la scuola di recitazione partecipa ad alcune produzioni. Dopo varie esperienze in vari gruppi giovanili, inizia a recitare con GIOVANNI NANNINI alfiere del teatro vernacolare fiorentino, attore la cui fama ha travalicato anche i confini della toscana, tutt'oggi fa parte della sua compagnia, dove oltre a recitare collabora all'adattamento di testi, rivisitazioni di copioni e scrittura teatrale. Dal 2003 dirige la scuola di teatro vernacolare fiorentino 'Stasera mi butto...speriamo d'un fassi troppo male' presso l'associazione Icaro di Firenze. Testi rappresentati: 'L'amico di' babbo', 'Firenze chiacchierona', 'Cocci,cerotti e fantasia' e 'Un nonno per marito' (adattamento di un testo del famoso commediografo Emilio Caglieri).
e-mail gabver@alice.it

 

VITTICI CAMILLO
CAMILLO VITTICI è Medico di Famiglia ed esplica la sua attività a Bagnatica (BG). Trae la sua passione dal teatro amatoriale paesano di cui è stato attore e regista. Dal suo lavoro trae l'ispirazione per le sue commedie. I temi sono attuali: dalla fecondazione da utero in affitto ('Quanta fatica per fare un figlio!'), alle problematiche politiche attuali ('La Lega ce l'ha duro'), fino a descrivere la realtà delle Case di riposo ('Ci sono cascato come un pollo'). Sono commedie di estrema comicità, a volte provocatorie, che rispecchiano la situazione dei giorni d'oggi e le loro implicazioni sociali.
sito internet xoomer.virgilio.it/testi
e-mail vitt@sfera.net

 

VIVIANI RAFFAELE

Sintesi biografica curata da Pasquale Calvino

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ZUCCHINI ANTONELLA
ANTONELLA ZUCCHINI inizia la sua attività di attrice e autrice di commedie in vernacolo fiorentino casualmente, chiamata nel 1992 a recitare una piccola parte da una compagnia amatoriale locale nella commedia “L’Acqua cheta” di Augusto Novelli.
Dopo il successo di questa esperienza e il suo inserimento nella compagnia, si pose il problema di allestire commedie adatte alla compagnia stessa. Da questa esigenza Antonella Zucchini, entrata a far parte della Compagnia “I Raccattachi”, inizia a scrivere tenendo conto delle risorse disponibili della compagnia, del numero e delle caratteristiche di ciascuno degli attori.
Quando la compagnia “I Raccattachi”si scioglie lei continua a curare la regia delle sue commedie per altre compagnie. I suoi testi vengono rappresentati al Piccolo Teatro di Rufina, al Teatro di Rifredi e al Teatro Le Laudi di Firenze, al Teatro Manzoni di Calenzano, durante le iniziative dell’”Estate Sestese” e della rassegna teatrale “Chi ride campa cent’anni” a Montemurlo, nonché nell’ambito di svariate feste paesane e rassegne varie.
Nel 2000 cura il libro “Echi e Figure” pubblicato da Polistampa per conto dell’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Firenze. Si tratta di una raccolta di memorie e ricordi di un gruppo di anziani ospiti di Case di Riposo del Comune di Firenze.
Nel febbraio 2005 crea un laboratorio teatrale in vernacolo fiorentino per adolescenti tuttora attivo.
Sempre nel 2005 scrive il soggetto e la sceneggiatura del cortometraggio “Cuore namibiano”, di cui è anche interprete. Il “corto” viene segnalato al concorso CORTOCINEMA “Città del libro 2005” di Campi Salentina (Le), viene selezionato alla serata finale del Preturo Corto Festival 2005 a L'Aquila e nel giugno 2006 “Cuore namibiano risulta fra i 48 cortometraggi selezionati (su 150 provenienti da tutto il mondo) per la seconda edizione di “A corto di donne”, rassegna di cortometraggi al femminile in programma a Pozzuoli (Na)
Ultimamente le sue commedie hanno oltrepassato i confini della Toscana e sono state rappresentate (alcune tradotte) in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
Il 2 dicembre 2006 viene insignita del FIORINO D’ORO nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio per aver vinto il 1° Premio della XXIV edizione del “Premio Firenze” per testi teatrali, con la commedia “Missione da i’ Paradiso”.
sito internet www.antonellazucchini.com
e-mail antonellazucchini@libero.it

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